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Wikipedia dice anche castronate in chimica. Ti consiglio di incrociare i dati con altri siti o con dei testi, se possibile. Non si è riusciti a dimostrare la sua tossicità tant'è che alcuni farmaci che ci propinano sono a base di sali di alluminio.
Hai detto poco: stabilizzare. Propendo anche io per questa ipotesi. Come chimico vorrei proprio capire cosa e come. Viene inserito in alcune ricette di integratori di micro da sali come tricloruro di alluminio (AlCl3) che però ha proprietà flocculanti ovvero fa precipitare. Probabilmente ai bassi dosaggi di cui si discute risulta totalmente incapace di espletare questa azione.
Piuttosto ci interessa di più la sua capacità fortemente riducente. Questo implica che ha forte tendenza ad ossidarsi [in Al(OH)3 e Cl2] e potrebbe essere che lo faccia prima del Fe++ agendo quindi da antiossidante nei confronti di quest'ultimo. Non si tratterebbe di un alternativa ai chelanti, ma piuttosto di una protezione ulteriore. Ipotesi tutta da verificare.
Sono convinto che serva più a stabilizzare i concentrati per mesi, piuttosto che il diluito in vasca per giorni ove sarebbe presente in tracce. Se quest'affermazione è corretta non serve determinarlo in vasca.
Ti consiglio di incrociare i dati con altri siti o con dei testi, se possibile.
allo scopo di...?
Originariamente inviata da MarcoA
Ti consiglio di incrociare i dati con altri siti o con dei testi, se possibile. Non si è riusciti a dimostrare la sua tossicità tant'è che alcuni farmaci che ci propinano sono a base di sali di alluminio.
Hai detto poco: stabilizzare. Propendo anche io per questa ipotesi. Come chimico vorrei proprio capire cosa e come. Viene inserito in alcune ricette di integratori di micro da sali come tricloruro di alluminio (AlCl3) che però ha proprietà flocculanti ovvero fa precipitare. Probabilmente ai bassi dosaggi di cui si discute risulta totalmente incapace di espletare questa azione.
Piuttosto ci interessa di più la sua capacità fortemente riducente. Questo implica che ha forte tendenza ad ossidarsi [in Al(OH)3 e Cl2] e potrebbe essere che lo faccia prima del Fe++ agendo quindi da antiossidante nei confronti di quest'ultimo. Non si tratterebbe di un alternativa ai chelanti, ma piuttosto di una protezione ulteriore. Ipotesi tutta da verificare.
Sono convinto che serva più a stabilizzare i concentrati per mesi, piuttosto che il diluito in vasca per giorni ove sarebbe presente in tracce. Se quest'affermazione è corretta non serve determinarlo in vasca.
Mi sfugge il senso e lo scopo del topic. Prima chiedi qual'è il perché dell'alluminio nel fertilizzante, poi ce ne spieghi la funzione... non mi fraintendere, è tutto molto interessante, ma forse dovresti presentare il tutto come un articolo, più che come topic...
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
Quanto al resto stiamo facedo delle ipotesi, visto che non si trovano risposte certe, se non che ce lo vendono in alcuni fertilizzanti come un toccasana per le piante quando invece serve probabilmente a conservare i fertilizzanti sugli scaffali dei negozi (e perchè no anche nelle nostre case in convenienti taniche da 25 l).
Non comprendo cosa ci trovi di strano se nelle ultime sere io abbia preso spunto dal topic ed abbia studiato l'alluminio riportando poi qui. Avresti preferito che tenessi per me i dubbi ma anche le risposte possibili?
Magari alla fine un bell'articolo sugli adittivi dei fertilizzanti verrà fuori, ma per ora sarebbe pieno di domande e ipotesi.
Dovresti iniziare a preoccuparti, dato che ci sono altri elementi che non mi spiego nei fertilizzanti... . Se vuoi c'è già il vanadio disponibile...
Non comprendo cosa ci trovi di strano se nelle ultime sere io abbia preso spunto dal topic ed abbia studiato l'alluminio riportando poi qui. Avresti preferito che tenessi per me i dubbi ma anche le risposte possibili?
Per carità! Ci mancherebbe!
Originariamente inviata da MarcoA
Dovresti iniziare a preoccuparti, dato che ci sono altri elementi che non mi spiego nei fertilizzanti...
Non usando fertilizzanti, il problema mi tange pochino...
E in ogni caso, a che ti serve dosare i microelementi uno a uno, se non hai test per verificarne le carenze? (escludendo, forse, un'analisi di laboratorio, che magari tu hai modo di fare, ma l'acquariofilio "medio" no). Chi ha mai visto una vasca con carenze da, che so, vanadio? Stronzio? Cobalto? Mi paiono "dettagli" fatti solo per vendere.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
Vorrei semplicemente levare di mezzo i "mi sembra", i "forse", i "probabilmente", le "ipotesi" ecc.
Ho un obbiettivo ambizioso: acquisire una certa padronanza per miscelare sali e sostanze organiche per ottenere fertilizzanti (per acquario e bonsai - quest'ultimo settore molto più indietro dell'acquariofilia in questo campo).
I microelementi e gli adittivi, sono una parte fondamentale dato che per i macro il discorso è abbastanza lineare ma da soli non bastano.
Ci vorranno probabilmente anni, in cui sono pronto a tornare sui miei passi, ma non ho fretta. Mi piace condividere le informazioni che, come in questo caso possono servire, a chi non può farsi il fertilizzante, a farsi una cultura e a valutare cosa gli propinano i negozi.
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Ho un obbiettivo ambizioso: acquisire una certa padronanza per miscelare sali e sostanze organiche per ottenere fertilizzanti (per acquario e bonsai - quest'ultimo settore molto più indietro dell'acquariofilia in questo campo).
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L'intento non è male, e per raggiungerlo devi necessariamente conoscere a cosa servono i singoli elementi. Avere la possibilità di titolarli secondo me serve a poco. Vedendo le piante possiamo individuare potenziali carenze, ma neanche queste possono definirsi univoche(ad esclusione di alcune che sono come una vidimazione), perchè assomigliano ad altre.
Per esempio, una carenza di Manganese, potrebbe essere identificata dalle nuove foglie, che si mostrano pallide e giallastre(no clorofilla). Le venature però restano verdi, guardando la potenziale lamina fogliare che è diventata trasparente. E le cito quindi pensare alla carenza portata ad esempio. Ma, sorpresa, potrebbe non essere cosi, in quanto gli stessi sintomi, si potrebbero avere con un eccesso di ferro, che potrebbe non far assimilare l'elemento manganese.
Ad occhio, e non possedendo laboratori di analisi, possiamo individuare le carenze se sono riconducibili ad elementi mobili o no.
Purtroppo, sono poche le marche che oltre alla composizione, danno anche le relative percentuali(che sono veramente infinitesimali IMHO). In una di queste(Seachem) l'elemento alluminio non è presente, il che mi fa pensare che nelle altre, lo sia più per un discorso di completezza che di reale funzionalità.
In questi anni sulle fertilizzazioni fai da te, penso di aver letto di tutto e di più, e quando ci si impatta sugli elementi in tracce e sui microelementi(ivi compreso il Mikron) ho visto più insuccessi che successi.
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!