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Bisogna solo vedere a livello di ufficio provinciale della forestale la procedura da seguire.
Ed è appunto quanto chiedo nella mail che ho copia/incollato qui: OPERATIVAMENTE, CHE CACCHIO DOBBIAMO FARE NOI ACQUARIOFILI?!?
Una volta che ho un documento scritto nero su bianco su carta intestata della Forestale che mi dice come mi devo comportare, mi adeguo o perlomeno so che non sono in regola e perchè.
Quote:
Questa e la risposta dopo la mail dell'ufficio di Torino.
Ci dia qualche giorno di tempo per le risposte. Faremo sapere.
Servizio CITES Torino
Corpo Forestale dello Stato
Ottimo, un primo risultato l'abbiamo ottenuto!
...se, come spero, ti rispondono che per scambi/regali di talee non devi registrare nulla nè sei tenuto a fornire il CITES, vi spiego un'idea a cui stiamo lavorando da un pò io e altri miei compagni di merende.
Se invece ci rispondono che il codice CITES serve ad accompagnamento di ogni corallo, anche taleato, vi spiego una variante all'idea di cui sopra.
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Pur non essendo un "tecnico" credo che la tesi di Pietro Romano sia condivisibile in quanto nei nostri scambi/vendite non c'è fine di lucro. O almeno non dovrebbe esserci
Non è così, perchè non c'entra nulla il lucro, il cites prescinde totalmente da questo. L'identificativo Cites è una sorta di "carta di identità" dell'animale e va di pari passo con esso, ovunque il corallo si trovi.
Pietro, se hai 5 minuti, leggi questo articolo http://www.acquaportal.it/_archivio/...li-3/cites.asp che ho scritto un po' di tempo fa e dimmi se quanto scritto è corretto o meno. Tu sicuramente sai interpretare meglio il tutto. Grazie
Marco le cose non stanno proprio cosi',infatti l'intera materia e'regolata dalla legge 7 - 2 - 1992 n.150,modificata dal decreto-legge 12 - 1 - 1993 n.2,convertito in legge,con modificazioni,dalla legge 13 -3 - 1993 n.59 in cui viene specificato,all'art.2 che:
"salvo che il fatto costituisca piu'grave reato,e'punito con l'ammenda da lire 20 milioni a lire 200 milioni o con l'arresto da tre mesi ad un anno,chiunque,in violazione di quanto previsto dal regolamento (CEE)n.338_87 del Consiglio,del 9 - 12 - 1996,e successive attuazioni e modificazioni,per gli esemplari appartenenti alle specie elencate negli allegati B e Cdel regolamento medesimo e successive modificazioni:
.....omissis
F)detiene,utilizza PER SCOPI DI LUCRO,ACQUISTA,VENDE,ESPONE O DETIENE PER LA VENDITA O PER FINI COMMERCIALI,OFFRE IN VENDITA O COMUNQUE CEDE ESEMPLARI SENZA LA PRESCRITTA DOCUMENTAZIONE,limitatamente alle specie di cui all'allegato B e C del Regolamento..."
dal tenore letterale di tale legge e'evidente,come gia'detto,che i privati non hanno nessun obbligo di tenuta di registro cites ne'di relativa compilazione,laddove si tratti di scambi e-o cessioni gratuite.mi limito,inoltre,a rilevare come,il commerciante sia tenuto al carico e scarico degli animali dal registro,ma non vi e'alcun obbligo circa l'indicazione specifica del nominativo dell'acquirente.spero di essere stato sufficentemente chiaro ed esaustivo.
Grazie Pietro... ma visto che sono incasinato, lascio a Piccinelli la traduzione di quanto sopra. Vai Paolo, studiati le leggi che ha riportato Pietro e illuminaci
Pur non essendo un "tecnico" credo che la tesi di Pietro Romano sia condivisibile in quanto nei nostri scambi/vendite non c'è fine di lucro. O almeno non dovrebbe esserci
Il concetto "fine di lucro" non e' cosi' complicato.
Se scambi non c'e'.
Se vendi c'e'.
Comunque se siete amanti della natura e delle barriere coralline, cercare di portare avanti il discorso che ogni corallo di ogni amatore sia identificato e' un discorso etico oltre che legale.
Da oggi impegnamoci a seguirlo.
Quanto meno per una talea, portiamoci dietro come eredita' il CITES della madre. E' il suo pedigree. Perche' negarglielo?
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Originariamente inviata da Marco AP
Originariamente inviata da lupo.alberto
Una domanda:
quando ho comprato on line dei coralli SPS nella fattura d'acquisto, accanto all'articolo acquistato, trovavo un numero Cites. Purtroppo ora quei coralli sono crepati per errori miei nella gestione della vasca: cosa andrebbe fatto in queste occasioni?
Basta avere il numerino o serve un vero e proprio certificato?
Stasera provo a mandare anche io la mail alla Forestale.
Bella domanda... Se hai il registro cites segni il decesso sul tuo registro, diversamente, penso che la morte vada denunciata alla forestale che poi provvederà lei ad aggiornare i propri archivi... ma qui sto deducendo e nulla più, non ho la minima certezza su questo.
Se non ricadi nei casi che devono tenere il registro:
In teoria anche lo scheletro morto necessita di Cites. Quindi se tieni lo scheletro tieni anche il CITES, altrimenti puoi buttare il numerino.
Comunque se siete amanti della natura e delle barriere coralline, cercare di portare avanti il discorso che ogni corallo di ogni amatore sia identificato e' un discorso etico oltre che legale.
Da oggi impegnamoci a seguirlo.
Quanto meno per una talea, portiamoci dietro come eredita' il CITES della madre. E' il suo pedigree. Perche' negarglielo?
Hai colto esattamente il fulcro di tutto il discorso... poi ci sono mille corollari come ad esempio tagliare le gambe ai trafficoni, aumentare la nostra consapevolezza, etc.
Ma il senso della cosa è tutto lì.
Pensa che su REEFCENTRAL esiste un'intera sezione destinata all'acquariofilia sostenibile... ci facciamo lasciare indietro dai barbari?!?