A scanso di equivoci vorrei chiarire, come già fatto con scriptors nel topic sul vanadio, come la penso in generale su qualunque ricetta chimica:
- se una specie chimica (in questo caso l'alluminio) ha utilità ai fini di quello che si vuole ottenere (e finora sembra non averla) è opportuno fare uno sforzo ed inserirla.
- se invece ha funzioni di adittivo (stabilizzante, biocida ecc), una volta individuata e provata, ognuno ha l'opzione di fare detto sforzo ed inserirla, in base alle reali necessità.
- Alla luce di questo si mettono solo le cose con funzioni comprovate e non si inscerisce a caso perchè abbiamo letto una composizione da qualche parte.
- Questo tipo di discussioni vanno considerate come tese ad escludere la specie da una buona formulazione, posto che non abbiano una funzione utile alla formulazione stessa.
Nello specifico per l'alluminio ritengo non vi siano ancora elementi certi per affermarne l'utilità, pertanto nelle mie attuali formulazioni non c'è.
Ciò detto segnalo un documento che contiene informazioni sulla fitotossicità di alcuni elementi:
http://www.apat.gov.it/site/_files/a...alimentari.pdf
E' un documento tecnico legale riguardante l'utilizzo di acque reflue nelle tecniche agronomiche, che in alcuni passi ci può fornire informazioni utili. Parliamo di irrigazione applicata all'agronomia ed è doverso segnalare
l'approssimazione che le
piante acquatiche siano equiparabili a quelle delle colture agricole. Inoltre che le
tecniche di irrigazione (che comprende la fertirrigazione, a volte anche su foglia) siano
equiparabili alla fertilizzazione in colonna. IMHO, per conoscenza diretta di fertirrigazione su bonsai, con buona approssimazione ci da informazioni utili.
A pagina 39 leggiamo:
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Quote:
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Alluminio
Nei suoli acidi (pH≤5,5) può esplicare effetti fitotossici, con riduzione delle produttività delle colture, mentre nei suoli alcalini (pH≥7) lo ione può precipitare, scomparendo così qualsiasi effetto tossico
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Questo ci suggerisce che ai pH acidi dell'acquario (5,5<pH<7,0) l'alluminio ha moderate proprietà fitotossiche e inizia a disturbare la crescita (non uccide le piante). A pH alcalini (pH>7) sparisce e ce lo ritroviamo sul fondo (=prima di acidificare l'acqua in qualunque maniera dobbiamo rimuovere il fondo per non ritrovarcelo in soluzione in concentrazioni rischiose).
Ma a quali concentrazioni è possibile inserirlo?
A pagina 40 viene indicato come limite:
Uso continuo (IMHO fertilizzazione in colonna): 5 mg/l
Bene, ora prendiamo in considerazione le concentrazioni e visto che ad ora non stiamo formulando ma discutendo, ci accontentiamo di un calcolatore di concentrazioni (purtroppo sull'etichetta dell'Easylife Profito non sono riportate e documenti ufficiali non ne trovo, se li avete segnalateli):
http://calc.petalphile.com/it/
Alla dose indicata dal produttore (10 ml su 100 l a settimana) troviamo, appena fatto il dosaggio e prima di qualunque assorbimento, 0,001 ppm (circa mg/l) di alluminio, una dose traccia 5000 volte inferiore alla tossicità indicata sopra. Ed ecco una stima del margine di sicurezza. Come già sapevamo il prodotto in esame è ottimo.
NB: le concentrazioni espresse dal calcolatore (che non è un documento ufficiale) vanno intese come un'indicazione di massima, ma mi auguro che sia un primo passo verso qualcosa di più certo su questo "benedetto" alluminio.