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Rip, condivido il tuo discorso, ma fino ad un certo punto, nel senso che la longevità non sempre va d'accordo con il benessere.
Io ho un Veliferum che sta con me da oltre 10 anni ma non per questo è da consigliare in una vasca piccola come la mia, è stato un errore prenderlo 10 anni fa e se qualcuno mi chiedesse un parere lo sconsiglierei, allo stesso modo di un Hepatus nel medesimo litraggio.
Un conto sono i pesci "delicati" ai quali ti riferivi tu, che indipendentemente dalle dimensioni delle vasche, spesso muoiono per cause di carenze di tipo alimentare, ed un altro conto sono pesci che vivono, ma vivono male ed inadeguatamente alla laro natura per via di un ambiente non idoneo che abbiamo deciso di destinargli.
Sì, sono d'accordo e difatti ho detto che un Hepatus (o altri acanturidi) non lo prenderò più in futuro. Ma se longevità non equivale a benessere, mettere in acquario un pesce che sappiamo già, prima o dopo, morirà di fame è ancora più crudele, secondo me. Ma la cosa non viene stigmatizzata nello stesso modo e credo di aver capito il perchè.
Ciao
Originariamente inviata da Wurdy
Rip, condivido il tuo discorso, ma fino ad un certo punto, nel senso che la longevità non sempre va d'accordo con il benessere.
Io ho un Veliferum che sta con me da oltre 10 anni ma non per questo è da consigliare in una vasca piccola come la mia, è stato un errore prenderlo 10 anni fa e se qualcuno mi chiedesse un parere lo sconsiglierei, allo stesso modo di un Hepatus nel medesimo litraggio.
Un conto sono i pesci "delicati" ai quali ti riferivi tu, che indipendentemente dalle dimensioni delle vasche, spesso muoiono per cause di carenze di tipo alimentare, ed un altro conto sono pesci che vivono, ma vivono male ed inadeguatamente alla laro natura per via di un ambiente non idoneo che abbiamo deciso di destinargli.
Sì, sono d'accordo e difatti ho detto che un Hepatus (o altri acanturidi) non lo prenderò più in futuro. Ma se longevità non equivale a benessere, mettere in acquario un pesce che sappiamo già, prima o dopo, morirà di fame è ancora più crudele, secondo me. Ma la cosa non viene stigmatizzata nello stesso modo e credo di aver capito il perchè.
Ciao
Secondo te perchè? Mi interessa il tuo parere
Personalmente, da quando sono mod di sezione, ho cercato proprio di attirare l'attenzione sulla brevità della vita di alcuni pesci particolarmente delicati ma altrettanto acquistati, quindi con gran numero di esemplari morti.
Ho cercato di farlo non dando dogmi o consigli che lasciano il tempo che trovano, ma facendo parlare i numeri delle esperienze dirette degli utenti del forum: il topic è questo: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=198640 ed è in evidenza in questa sezione.
Alcuni dati sono emersi, anche se mi aspettavo più partecipazione.
Ho provato ad aggiungere qualche specie, ma le risposte sono state talmente modeste che non avevano nessun valore statistico
Tu sei bravissimo, per carità. E i tuoi consigli sempre utili. Se io avessi problemi con qualche pesce scriverei a te per avere consigli.
Sul perché si criticano di più alcune cose di altre, io ho la mia idea. E cioè che mentre a inserire pesci in ambienti troppo piccoli sono in genere i neofiti, è più facile cazziarli, anche da parte di alcuni che magari non hanno troppi titoli per farlo (non parlo certo di te).
Al contrario il Chelmon è un pesce che viene allevato anche dai cosiddetti "esperti", magari per risolvere momentanei problemi di aiptasie, e con loro non c'è la stessa durezza. Anche se il comportamento è più grave perché sanno benissimo che il pesce morirà a breve.
Originariamente inviata da Wurdy
Originariamente inviata da rip
Sì, sono d'accordo e difatti ho detto che un Hepatus (o altri acanturidi) non lo prenderò più in futuro. Ma se longevità non equivale a benessere, mettere in acquario un pesce che sappiamo già, prima o dopo, morirà di fame è ancora più crudele, secondo me. Ma la cosa non viene stigmatizzata nello stesso modo e credo di aver capito il perchè.
Ciao
Secondo te perchè? Mi interessa il tuo parere
Personalmente, da quando sono mod di sezione, ho cercato proprio di attirare l'attenzione sulla brevità della vita di alcuni pesci particolarmente delicati ma altrettanto acquistati, quindi con gran numero di esemplari morti.
Ho cercato di farlo non dando dogmi o consigli che lasciano il tempo che trovano, ma facendo parlare i numeri delle esperienze dirette degli utenti del forum: il topic è questo: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=198640 ed è in evidenza in questa sezione.
Alcuni dati sono emersi, anche se mi aspettavo più partecipazione.
Ho provato ad aggiungere qualche specie, ma le risposte sono state talmente modeste che non avevano nessun valore statistico