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Non sono d'accordo su quello che dici Esox perchè ok che la natura si equilibra da sola, però una volta finita una preda, i predatori ne cercheranno un'altra e nel mentre procreeranno trasmettendo ai figli, con passare del tempo,determinati geni migliori di quelli dei padri, di conseguenza migliorandosi e adattandosi a nuovi condizioni.Tutto è una catena, diciamo che l'uomo(intelligente) nel suo piccolo aiuta a mantenere un equilibrio.
Una, indicami una sola specie estinta a causa della predazione di una o più specie di predatori nel loro habitat.
E' semplicemente impossibile.
Ti ho fatto l' esempio di un piccolo lago apposta, ambiente ristretto, predatori e prede a stretto contatto, ma anche fra 100 anni il numero dei predatori sarà proporzionale a quello delle prede.
Se così non fosse, in amazzonia tra piranha, caimani, arapaima ecc come potrebbero ancora sopravvivere i pescetti che teniamo in acquario?
Poi se vuoi inizio ad elencarti quelle estinte negli ultimi 300 anni a causa dell' uomo.
Originariamente inviata da Martyx
Allora se vogliamo metterla sul punto che l uomo non fa altro che fare danni, ribadisco che allora quello che facciamo ai nostri pesciolini è una tortura a non poter dare loro una casa loro adeguata, perchè anche se cerchiamo di dare loro il meglio, sappiamo benissimo che starebbero meglio in natura.
Infatti è quello che ho scritto nel mio primo post di questa discussione:
"Ovvio un pesce vive meglio senza il pescatore che lo infilza con un amo, così come vive meglio in un lago che in vasche di 100 , 200 ,300 L ecc, come un cane o un gatto vivrebbero meglio in natura, (attenzione ho detto in natura, non a randagiare e vagabondare in città) con il loro apparato riproduttivo ancora al suo posto, piuttosto che sterilizzati perchè sennò fanno danni, in un appartamento di 100mq.
E' tutto un discorso egoistico, per la nostra felicità ed il nostro piacere ne rimette un' altra creatura."
E quello della crudeltà sugli animali è un discorso del tutto soggettivo e sul quale ognuno agisce di conseguenza; ma dire che l' uomo contribuisce a stabilire l' equilibrio biologico del pianeta quando è appurato, comprovato e dimostrato che invece provochiamo solo squilibri, nel 2011 è un discorso che non mi sarei mai aspettato di sentire.
Ragazzi...è scientificamente provato che un'alimentazione latto-carnea favorisce in modo esponenziale il rischio di malattie cardio-vascolari, tumori e malattie metaboliche come diabete e dislipidemie...per non parlare dell'inquinamento, della deforestazione, degli sprechi dovuti all'allevamento intensivo.
Pensato solo che la Terra può sostenere meno di 2 miliardi di persone che mangiano carne e latticini, e pensate anche che la stragrande maggioranza dei cereali prodotti nel mondo finisce come foraggio, invece che alimentare gli altri 4 miliardi di persone, che invece muoiono letteralmente di fame...
Poi non parliamo delle crudeltà, quello è un discorso di sensibilità soggettiva...ma le altre cose sono dati oggettivi, sotto gli occhi di tutti.
E non venite a dirmi che l'uomo è predatore per natura!! Dove sarebbero le prove? Abbiamo denti da carnivoro? Muscoli masticatori da carnivoro? Metabolismo da carnivoro? NO!
Il nostro sangue ha ph 7.4, è leggermente basico come quello degli erbivori...i carnivori hanno il sangue acido, sotto il 7, perché i metaboliti della carne sono acidi.
L'uomo ha iniziato a nutrirsi di altri animali durante le glaciazioni, quando ogni altro cibo non era disponibile...in sostanza, si è adattato all'ambiente, che è la nostra vera forza...ma le glaciazioni mi pare siano finite da tempo!
E non venite a dirmi che l'uomo è predatore per natura!! Dove sarebbero le prove? Abbiamo denti da carnivoro?
Io ho i canini... quali altri denti sono da carnivoro?
Originariamente inviata da Venus
Muscoli masticatori da carnivoro?
Non saprei... la carne comunque la mastico abbastanza bene. La trovo più tenera di molti vegetali.
Originariamente inviata da Venus
Metabolismo da carnivoro? NO!
Il nostro sangue ha ph 7.4, è leggermente basico come quello degli erbivori...i carnivori hanno il sangue acido, sotto il 7, perché i metaboliti della carne sono acidi.
L'uomo ha iniziato a nutrirsi di altri animali durante le glaciazioni, quando ogni altro cibo non era disponibile...in sostanza, si è adattato all'ambiente, che è la nostra vera forza...ma le glaciazioni mi pare siano finite da tempo!
Dove lo hai letto? Puoi citare un articolo anche lontanamente scientifico (che non venga da un sito vegano per cortesia)?
La discussione era anche carina, ma la pseudoscienza lasciamola fuori, per cortesia.
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Scambio endler e piante varie con ampullarie e caridine. Scambio a mano a FI e prov.
Non ricominciamo con il solito dibattito su vegetariani e carnivori. (affrontato decine di volte su questo forum)
Mangio (anzi ADORO la carne) e non mi interessa minimamente se tu sei erbivoro.
Io non cerco di cambiare le tue abitudini alimentari, per favore cerca di fare lo stesso.
Io sono un naturalista di professione e un amante della natura “in toto” per inclinazione e carattere.
Amo e rispetto ogni forma di vita, ma anch’io sono un “animale” ed anch’io sono incline alle leggi della Natura. La carne ed il pesce sono parte integrante dell’evoluzione e della dieta dell’uomo. L’uomo è ONNIVORO. E parte del suo successo evolutivo sta proprio in questo e nel fatto che, essendo un animale generalista, ha sfruttato le risorse alimentari dell’ambiente in cui si trovava. Prendete ad esempio tutte le tribù ancora non civilizzate(dal Polo Nord alle foreste equatoriali): nella loro dieta c’è anche la carne.
Posso farne a meno della carne, ma è una scelta che non deve toccare la sfera morale o etica. Rispetto i vegetariani (ci mancherebbe), come rispetto ogni forma di espressione e stile di vita che non vada ad interferire con la libertà altrui. Ma è ovvio che anche i vegetariani debbano rispettare le mie scelte. Ed io non metto mai paletti alle mie scelte. Magari un giorno anch’io diverrò vegetariano, ma se accadrà sarà una scelta ragionata su benefici ed effetti e non (ripeto) su questioni morali o etiche.
Non ho mai ucciso nessun animale volontariamente (a parte le zanzare), ma se stessi in un isola fuori dalla civiltà, non esiterei minimamente a procacciarmi la carne ed il pesce per sopravvivere.
Sono favorevole alla pesca se questa serve al mio sostentamento.
Sono decisamente contro la caccia alle balene, ma non mi sognerei minimamente di impedire la caccia di una balena ad una popolazione inuit. Perché loro con una balena ci vivono un anno intero e non sono certamente loro una minaccia all’estinzione delle balene.
Gli aborigeni australiani fanno pochissimo uso di carne. Ma in determinati periodi dell’anno, quando il resto del cibo scarseggia, anche loro uccidono e mangiano carne (soprattutto canguri). E ogni volta che ne uccidono uno, ringraziano lui per essersi offerto come cibo e Madre Terra perché glie lo ha permesso.
Questo mi fa rammentare un’altra cosa: sono sicuramente d’accordo su un altro punto espresso già in questa discussione: bisogna sempre avere rispetto per gli animali anche se questi diventeranno “cibo”. Occorre riservare a loro una vita dignitosa fino alla loro morte e non farli assolutamente soffrire quando avverrà (ricordo tra l’altro che è un reato). Questo significa anche non creare degli allevamenti intensivi di animali, batterie affollate di suini, ovini e polli e mucche alla catena per tutta la vita.
E voi mi direte: ma se non procedi in questa maniera, non riuscirai mai a garantire un’offerta di carne che basti per tutti. Ed infatti proprio qui sta la chiave di volta. La società moderna consuma TROPPA carne.
Il punto della questione, secondo me, non è se è giusto o no mangiare pesce e carne, ma se è giusto mangiarne le enormi quantità che la società moderna ci ha abituato a fare. Per la salute della nostra Terra (intesa come ecosistema totale) un consumo eccessivo di carne è pericoloso e preoccupante per i suoi equilibri trofici e termodinamici, e quindi per noi. Basterebbe mangiare carne un paio di volte la settimana, eppure molti di noi mangiano carne tutti i giorni (pensate anche agli affettati).
Basterebbe diminuire sensibilmente il consumo di carne (senza bisogno di azzerarlo) per avere innumerevoli vantaggi dal punto di vista ambientale, ecologico, sociale (fame nel mondo) e della nostra salute fisica.
Capito questo, saremo già un bel pezzo avanti (evoluzionisticamente parlando).
Io sono un naturalista di professione e un amante della natura “in toto” per inclinazione e carattere.
Amo e rispetto ogni forma di vita, ma anch’io sono un “animale” ed anch’io sono incline alle leggi della Natura. La carne ed il pesce sono parte integrante dell’evoluzione e della dieta dell’uomo. L’uomo è ONNIVORO. E parte del suo successo evolutivo sta proprio in questo e nel fatto che, essendo un animale generalista, ha sfruttato le risorse alimentari dell’ambiente in cui si trovava. Prendete ad esempio tutte le tribù ancora non civilizzate(dal Polo Nord alle foreste equatoriali): nella loro dieta c’è anche la carne.
Posso farne a meno della carne, ma è una scelta che non deve toccare la sfera morale o etica. Rispetto i vegetariani (ci mancherebbe), come rispetto ogni forma di espressione e stile di vita che non vada ad interferire con la libertà altrui. Ma è ovvio che anche i vegetariani debbano rispettare le mie scelte. Ed io non metto mai paletti alle mie scelte. Magari un giorno anch’io diverrò vegetariano, ma se accadrà sarà una scelta ragionata su benefici ed effetti e non (ripeto) su questioni morali o etiche.
Non ho mai ucciso nessun animale volontariamente (a parte le zanzare), ma se stessi in un isola fuori dalla civiltà, non esiterei minimamente a procacciarmi la carne ed il pesce per sopravvivere.
Sono favorevole alla pesca se questa serve al mio sostentamento.
Sono decisamente contro la caccia alle balene, ma non mi sognerei minimamente di impedire la caccia di una balena ad una popolazione inuit. Perché loro con una balena ci vivono un anno intero e non sono certamente loro una minaccia all’estinzione delle balene.
Gli aborigeni australiani fanno pochissimo uso di carne. Ma in determinati periodi dell’anno, quando il resto del cibo scarseggia, anche loro uccidono e mangiano carne (soprattutto canguri). E ogni volta che ne uccidono uno, ringraziano lui per essersi offerto come cibo e Madre Terra perché glie lo ha permesso.
Questo mi fa rammentare un’altra cosa: sono sicuramente d’accordo su un altro punto espresso già in questa discussione: bisogna sempre avere rispetto per gli animali anche se questi diventeranno “cibo”. Occorre riservare a loro una vita dignitosa fino alla loro morte e non farli assolutamente soffrire quando avverrà (ricordo tra l’altro che è un reato). Questo significa anche non creare degli allevamenti intensivi di animali, batterie affollate di suini, ovini e polli e mucche alla catena per tutta la vita.
E voi mi direte: ma se non procedi in questa maniera, non riuscirai mai a garantire un’offerta di carne che basti per tutti. Ed infatti proprio qui sta la chiave di volta. La società moderna consuma TROPPA carne.
Il punto della questione, secondo me, non è se è giusto o no mangiare pesce e carne, ma se è giusto mangiarne le enormi quantità che la società moderna ci ha abituato a fare. Per la salute della nostra Terra (intesa come ecosistema totale) un consumo eccessivo di carne è pericoloso e preoccupante per i suoi equilibri trofici e termodinamici, e quindi per noi. Basterebbe mangiare carne un paio di volte la settimana, eppure molti di noi mangiano carne tutti i giorni (pensate anche agli affettati).
Basterebbe diminuire sensibilmente il consumo di carne (senza bisogno di azzerarlo) per avere innumerevoli vantaggi dal punto di vista ambientale, ecologico, sociale (fame nel mondo) e della nostra salute fisica.
Capito questo, saremo già un bel pezzo avanti (evoluzionisticamente parlando).
Non potevo non quotarti perchè sono ASSOLUTAMENTE (scusate il caps) d'accordo.
L'evoluzione dell'uomo è dovuta al fatto che è riuscito a trovare le risorse necessarie per la sua sopravvivenza.Non bisogna esagerare ne da una parte e ne dall'altra bisogna sapersi regolare.
Basterebbe mangiare carne un paio di volte la settimana, eppure molti di noi mangiano carne tutti i giorni (pensate anche agli affettati).
Basterebbe diminuire sensibilmente il consumo di carne (senza bisogno di azzerarlo) per avere innumerevoli vantaggi dal punto di vista ambientale, ecologico, sociale (fame nel mondo) e della nostra salute fisica.
Capito questo, saremo già un bel pezzo avanti (evoluzionisticamente parlando).
Se non sei pescatore non puoi capire il fascino della pesca, non c'è niente da fare :)
Sottoscrivo, e per rispondere a jellyfish dico che non penso di fare niente di male a scattare una foto con un monumento della natura, tu la faresti una foto sotto a un baobab? Certo, mi potresti rispondere che l'albero non soffre, ma non penso che una carpa dopo una pescata sia così shoccata, stressata e sconvolta come dici te, tant'è che nel laghetto privato di un mio amico è capitato di pescare la stessa ad intervalli di mezz'ore.
Qualche settimana fa pescai sull'Arno una carpa regina da "frega" di 7 cm, probabilmente rimase incastrata sull'amo per sbaglio. Per pura curiosità la portai a casa(se lo sa la forestale mi arresta) e la misi in una vasca di plexiglass da 20 litri con filtro meccanico e pompa da 400 L/h, mangiò da subito(mais) e due giorni dopo il taglietto nel labbro inferiore provocato dall'amo si era rimarginato completamente senza lasciare cicatrici.
Mi ci ero talmente affezionato che quando l'ho liberata mi sono informato in provincia per sapere se c'era qualche lago totalmente privo di black bass, lucci o pesci gatto che se la potevano pappare.
Me ne hanno indicato uno in mezzo ai boschi praticamente, m'è toccato fare una scarpinata incredibile e alla fine grazie al gps dell'iphone e a google maps ho trovato il laghetto e l'ho liberata...
Ovvio che non ho la certezza che non sia preda di qualche altro pesce ma perlomeno l'ho tolta dall'Arno, dove sarebbe durata neanche un anno...
Ma forse sto andando un tantino OT....
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