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Vecchio 16-03-2010, 19:23   #1
cris80im
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voglio arrivare a parlare se è potenzialmente pericoloso per un pesce a respizazione branchiale vivere in un acquario con una forte fertilizzazione a co2?di notte a che concentrazioni puo arrivare un acqaruo se non si interzene con l'areazione?
(a mio parere personale non sono dati da sottovalutare a discapito della salute dei pesci, visto che decidiamo noi di introdurre co2 come fertilizzante)

altro punto si puo incrementare la disponibilita di carbonio per le piante, con un metodo alternatico alla co2, ma che rimanga pratico funzionale, e soprattutto biologico?
(alcune ditte producono carbonio organico liquido, ma non so quano sia naturale la cosa)

per rispondere al messaggio di prima. i cardinali cominciano a soffrire avvelenamento da carbonio sopra concentrazioni di co2 di 50MG/L
dato pervenuto dalla guida denerle pubblicata nel 96 in cui dichiarava che non c'era nessun pericolo ad arrivare a concentrazioni simili.
per i guppy asseriva a concentrazioni di 500Mg/L (per me è follia)
ora sappiamo tutti che è consigliato non superare i 30 mgper non incorrere appunto in quei problemi

non tutti i pesci da fondo hanno questo problema visto che alcuni riescono ad intergare ossigeno dall'atmosfera, vedi i corydoras. il probllema è proprio in quelli che mangiano le alghe, che appunto sono comodi in un acquario molto piantumato.
cris80im non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 17-03-2010, 08:45   #2
Paolo Piccinelli
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Originariamente inviata da cris80im Visualizza il messaggio
voglio arrivare a parlare se è potenzialmente pericoloso per un pesce a respizazione branchiale vivere in un acquario con una forte fertilizzazione a co2?di notte a che concentrazioni puo arrivare un acqaruo se non si interzene con l'areazione?
(a mio parere personale non sono dati da sottovalutare a discapito della salute dei pesci, visto che decidiamo noi di introdurre co2 come fertilizzante)
Una corretta fertilizzazione per le piante fornisce 25 mg/litro di co2, se è di più fa male anche a loro o, meglio, evapora senza apportare alcun beneficio.

Le mie vasche sono dotate di controller e posso assicurarti dati alla mano che la concentrazione non sale MAI sopra i 30 mg/l, nemmeno alle 5 del mattino.

Quote:
altro punto si puo incrementare la disponibilita di carbonio per le piante, con un metodo alternatico alla co2, ma che rimanga pratico funzionale, e soprattutto biologico?
Attività batterica... se somministri molto cibo (anche più del necessario, dice qualcuno) e lasci sul fondo 3 cm di melma marrone i batteri ivi presenti generano tutta la co2 che serve alle piante... ma l'acquario farebbe schifo.
La dottoressa Walstad conduce così le sue vasche senza alcun problema.

C'è poi chi usa acido acetico sia per acidificare che per fornire carbonio, chi usa il seachem excel, chi il "carbonio liquido"... ma io lascerei perdere, sono solo soldi buttati.

__________________
Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Paolo Piccinelli non è in linea   Rispondi quotando
Vecchio 17-03-2010, 09:17   #3
Marco Vaccari
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[/quote]
Attività batterica... se somministri molto cibo (anche più del necessario, dice qualcuno) e lasci sul fondo 3 cm di melma marrone i batteri ivi presenti generano tutta la co2 che serve alle piante... ma l'acquario farebbe schifo.
La dottoressa Walstad conduce così le sue vasche senza alcun problema.

C'è poi chi usa acido acetico sia per acidificare che per fornire carbonio, chi usa il seachem excel, chi il "carbonio liquido"... ma io lascerei perdere, sono solo soldi buttati.

[/QUOTE]

....per quel che riguarda "i soldi buttati".... conosco persone all'estero e anche in Italia che allevano e riproducono specie molto difficili, ma soprattutto accrescono bellissimi pesci, senza comprare un biocondizionatore..... Certo, le vasche non sono propriamente estetiche nel senso canonico del termine.... cespugli di piante galleggianti, fanghiglia attiva sul fondo, lumache dappertutto, mop di lana acrilica sia per dare nascondigli ai pesci sia per aumentare il numero dei batteri....
ma le vasche funzionano bene così, per anni, con i regolari cambi d'acqua.....
E spesso per le piante ci vuole il machete per sfoltirle....
Personalmente trovo questa ricerca dell' acquario giardinetto, sia "Zen" che "olandese" ...un'esagerazione acquariofila, certo, il mio è un commento criticabilissimo e assolutamente personale.. ma trovo questo giocare con la CO2, con mille fertilizzanti, contare magari le bollicine al secondo e, non plus ultra, adattare la vita dei pesci alla crescita eccezionale delle nostre piantine, una specie di "Piccolo Chimico".... secondo me, o si decide di fare una vasca di sole piante (e va bene così) o si decide di vare una vasca dedicata ai "soli pesci".... e in natura, dove nuotano hemigrammus o betta, non c'è il praticello di eleocharis all'inglese...
...ma ripeto, che questo commento è assolutamente un parere personale...
ciao ciao!
Marco
Marco Vaccari non è in linea   Rispondi quotando
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Tag
acquari , olandesi , paradosso

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