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Originariamente inviata da ilVale
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Originariamente inviata da miniatlantide
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E' un discorso lungo ma la differenza vera sta nella capacità di "proiezione" che nel caso di intelligenza come la intendiamo noi permette di fare un tentativo che si è solo pensato e di cui non si ha esperienza, in questo caso l'aquila si ferma sulla preda afferrandola e senza lasciarla si porta alla prima postazione emersa che può trovare per mangiarla. Il fatto di spostarsi fuori dall'acqua, ambiente in cui l'aquila non consuma normalmente il pasto, trattenendo il cibo, nell'unico modo in cui può farlo, non prevede esattamente un vero ragionamento, inteso come pianificazione del fare. Sicuramente come detto sopra la fame (istinto primordiale), può far eseguire azioni fuori dall'ordinario ma il farne tesoro, la stratificazione e somma e il sapere annetterle l'una all'altra fa la vera differenza. Ciao!
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Per spiegare cosa sta dietro alle azioni dell'aquila ci vorrebbe un libro; in due righe non l'avrei saputo riassumere meglio.
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Quindi, quando l'uomo trasformò la sua zampa in arto superiore usando un bastone come attrezzo per difendersi o cacciare ha attuato il suo istinto , quando lo ha ripetuto per la seconda volta è scattato il ragionamento?
Quindi se il rapace ripeterà l'azione, annettendo il suo sapere e l'esperienza vissuta e stratificandola con le sue cognizioni farà la differenza?
Ma non è che ci stiamo dimenticando che è l'istinto lo starter dell'evoluzione?
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Tutto ciò che è "diverso" ci arricchisce poichè ci pone davanti realtà alternative su cui riflettere
ne sarai avverso solo nel caso in cui contrasta con i tuoi interessi personali, in quel caso, la denigrazione è l'arma per non gestirlo