Salve a tutti amici dolciofili inserisco anche qui questo topic che ho aperto in reefcafè convinto che la diffusione di quanto accaduto sia importante per tutti
Voglio riportare qui a tutti voi questo episodio allucinante accaduto al Presidente dell'AIPD di Livorno il dottor Tornar.
Chi ha avuto il piacere di partecipare ai Convegni di Goccia Blu Toscana presso il Parco del Mulino (sede della Associazione Italiana Persone Down) magari se lo ricorda e si ricorda anche l'incredibile lavoro che tutti quei ragazzi hanno fatto con e per noi dimostrando, qualora ce ne fosse bisogno, che certe discriminazioni ci insultano sia come uomini che come padri ... non sono mai andato a Gardaland e da oggi sono sicuro che mai ci andrò ... un caro saluto
" Voglio raccontarvi cosa è successo a Gardaland Viaggio nel mondo della discriminazione
Nella vita si sa capita di fare scelte sbagliate e sulle quali vorremmo poter tornare indietro David voleva andare a Mirabilandia ma poi si è lasciato convincere da me e dalle mie ragioni legate al viaggio in montagna,e così eccoci a Gardaland la mattina del 22 Settembre.Una mattina ideale,clima gradevole, David allegro e con un programma sognato e deciso da tempo che prevedeva una serie di attrazioni da vivere e condividere col suo amico padre.Mi reco ai botteghini per acquistare i biglietti assieme a lui,la cassiera ci invita ad utilizzare un ufficio apposta per l’ingresso,le dico che non voglio trattamenti particolari,“SONO LE REGOLE”.Nell’ufficio in questione sono accolto da una Signora gentile che stampa un biglietto Gratis per David ed uno ridotto per me in quanto “accompagnatore” le faccio presente che non sono un accompagnatore ma il Padre. “SONO LE REGOLE”.Mi consegna un opuscolo di Gardaland con la piantina delle attrazioni,”ce l’ho già rispondo” Con voce suadente mi spiega che questo elenca le “REGOLE” per l’accesso di mio figlio alle attrazioni.Resto perplesso,do un’occhiata e vedo che si parla di giochi “adrenalinici”,Avventurosi e Fantasia.Con onestà non ci faccio molto caso e penso che l’Organizzazione sconsigli attrazioni tipo Raptor e varie a testa in giù che ben mi sarei guardato dal fare perché sono terrorizzato dall’altezza.Ma ad una più attenta lettura mi rendo conto che tra le attrazioni che le REGOLE negano a mio figlio ci sono giochi PERICOLOSISSIMI E MORTALI quali il Brucomela,la Monorotaia che a Lui non interessavano E SONO CONSENTITI A I PICCOLI DI 5 /6ANNIed altri che invece David sognava di fare.Intercetto due Guardiani uno maschio e l’altra femmina.Alla mia richiesta di spiegazioni rispondono che tali “REGOLE” sono fatte per tutelare mio figlio e che non ammettono deroghe.Inutile rispondere “Guardi che in qualità di Padre,Medico e Presidente dell’Associazione persone Down di Livorno non ho bisogno della Vostra Tutela.”Chi mi conosce sa che sono un tipo remissivo,infatti un secondo dopo chiamo i Carabinieri di Peschiera del Garda per una atto di DISCRIMINAZIONE. Arrivano dopo pochi minuti,andiamo in una saletta della Direzione dove ci raggiunge il Responsabile di Gardaland.Mi ripete la storiella della tutela e delle “REGOLE”.(non possiamo permettere l’accesso a Cardiopatici e Disabili su quelle attrazioni per motivi di sicurezza),La mia risposta è:”No usate un metodo DISCRIMINATORIO per l’aspetto somatico di mio figlio”.Fingono di sdegnarsi ma li incalzo,”Come fate ad individuare un cardiopatico ? (beh ce lo dovrebbe dire Lui),e “a proposito di disabili come riconoscete un ragazzo Autistico ?” (Non lo possiamo riconoscere) e come riconoscete un Ragazzo Down ? (beh si vede subito) e allora come vedete lo DISCRIMINATE dall’aspetto fisicoPropongo di rilasciare una dichiarazione liberatoria oppure un Certificato Medico,non lo accettano “Perché non ha valore davanti alla legge”A quel punto preannuncio una querela nei loro confronti e dopo NON aver stretto la mano che IL RESPONSABILE mi porgeva,(per me rappresentava Gardaland),rientro nel Parco per rispetto a David che nel frattempo mi chiedeva “perché non vogliono i ragazzi Down ?.L’incubo continua fino a quando arrivati davanti a “fuga da Atlantide” (una canoa che scende una rampa con tuffo finale nell’acqua) un Guardiano ci dice che le “REGOLE” non consentono a David di accedere.A David che ha fatto Rafting in Trentino più volte e che per poterlo fare ha dovuto superare una prova di nuoto nelle fredde acque del torrente Noce,A David che fa Vela o che va sul gommone e lo guida,A David che lavora come Barman,A David per la cui autonomia lottiamo da 32 anni .
A quel punto esplodo urlando tutto il mio sdegno ed il mio dolore e attirando l’attenzione di diversa gente e li accuso di DISCRIMINAZIONE .Faccio presente che sui cartelli posti fuori dell’attrazione non c’è cenno di proibizioni per le Persone Down.La risposta è che dovevo guardare l’opuscolo.Ovviamente non hanno il coraggio di renderlo visibile a tutti e magari turbare l’Utenza “normale”Alla fine quando le forze e la voce mi abbandonano con David esco da questo luogo scellerato che viola la Nostra Costituzione,le Leggi dello Stato,le Dichiarazioni per la tutela dei soggetti Disabili dell’ONU.
di Daniele Tornar "
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