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Originariamente inviata da Marco AP
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Tornando a noi... tu pietro dici che se si regala o scambia non per scopi di lucro, il registro non serve e su questo siamo d'accordo, la legge parla chiaro. Io però ribadisco che la legge obbliga anche ad essere in possesso di un cites se l'animale rientra in allegato A o B e che questo cites deve sempre seguire l'l'animale. Tu invece, da quello che ho capito, sostieni che questo non è obbligatorio se uno detiene quell'animale non per scopi di lucro e di conseguenza il negoziante non è obbligato a rilasciare nessun documento di cessione ai fini cites. Sei sicuro di questo? Se si... da dove lo si deduce? Non sto parlando di registro, ma di identificativo cites. Fammi capire, grazie.
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Ne sono certo. Basta prendere visione di un registro cites per rendersi conto di come i campi obbligatori risultino essere quelli delle voci "carico"e "scarico"con il relativo spazio dedicato all'indicazione del numero di cites.non esiste nessun campo relativo all'indicazione del nominativo e dei dati personali dell'acquirente.questo non vuol dire che il negoziante non debba avere il cites per gli animali venduti,ma solamente che non vi e'obbligo alcuno di rilascio del certificato.se poi l'acquirente vuole richiederlo il negoziante può ,ma non deve,darglielo.faccio un esempio pratico:io negoziante acquisto da un grossista o importo direttamente 100 animali in appendice due con relativo cites.all'atto dell'acquisto devo segnare sotto la voce carico,sul mio registro,n.100pezzi,indicandone la specie(acropora,euphilia,tridacna ecc)ed il numero.per ogni singola vendita devo provvedere ad inserire l'animale sotto la voce scarico.se dopo aver venduto 50 animali mi arriva la forestale,per un controllo ,mi chiederà il registro per controllare se vi e'coincidenza tra gli animali venduti e quelli presenti in vasca.tutto qui.non esiste un cites per ogni singolo animale.esistono cites per le specie importate.quindi se io negoziante acquisto cento acropore ci sarà solo un numero di cites per la specie,a prescindere dalle quantità.
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Originariamente inviata da tene69
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Caro pietro sei sempre il solito simpaticone , io non faccio disinformazione e ho capito tutto .
Sia la dottoressa che l'ufficiale dicono che bisogna avere il cites.
Se domani mi piomba in casa la forestale e mi fa la multa perché non ho il cites per ogni singolo pezzo, me ne sbatto i cosiddetti se poi in tribunale mi daranno ragione in quanto li detengo per hobby.
I soldi per pagare i tuoi colleghi i non li ho e se li ho preferisco farmici un viaggio.
Ti abbiamo chiesto un parere e tu parli di essere il primo a denunciarci
Che dire un vero amicone
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Amicone fa rima con tante parole ma soprattutto con una che ti si addice molto...io al parere ho risposto,se pero'poi si vuole fare demagogia o ipocrisia non mi va più.si e',infatti,passati da un argomento interessante a parlare di tutela dell'ambiente,di boicottare i negozi che non danno i cites,alle furberie dei negozianti che non vogliono dare i cites per riutilizzarli per coprire spedizioni illegali.ti domando:se questi sono i principi ispiratori della discussione,per come si e'sviluppata,PIÙ CHE LEGITTIMI,sia ben chiaro,perché non devono valere per il mercatino?perché AP non comincia a dare il buon esempio se ci tiene davvero alla tutela dell'ambiente?