Se per corteccia di quercia intendi il sughero, allora dopo averlo bollito a lungo e spazzolato a fondo, potresti, in teoria, inserirlo in vasca, ma comunque rimangono 2 problemi: in acqua galleggia (''quasi'' per sempre) e alla (molto) lunga, comunque, si deteriora, rilasciando in continuazione tannini e fine particolato. Per ovviare a quest'ultimo inconveniente si può verniciare con smalti trasparenti e rigorosamente atossici, ma ciò conviene farlo solo per progetti particolari (costruzioni di pareti posteriori, paludari,......).
Se invece intendi la corteccia di qualsiasi altra quercia, te lo sconsiglio vivamente: creerebbe solo un sacco di problemi (non sono corteccie che resistono bene all'acqua, come il larice o il cipresso calvo). Un discorso diverso si potrebbe fare invece per il LEGNO di quercia, ma anche qui si dovrebbe sapere di quale specie stiamo parlando. La rovere, ad esempio, è stata usata fin dall'antichità per costruire imbarcazioni. Il Leccio, al contrario, è meno adatto. E occorre controllare minuziosamente la superficie del legno per scovare eventuali fori o scanalature, probabili indizi di animali all'interno (larve, coleotteri, tarme,......), i cui resti sarebbero difficile da eliminare anche con bolliture e spazzole (ma sicura fonte di fosfati, nitrati e co.).
Ciao
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