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Vecchio 06-02-2011, 21:13   #1
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Piccola riflessione sui "nano"

Tempo fa avevo letto un topic in cui un ragazzo veniva dissuaso dall'usare termini come nanofish o nanoacquari. Riflettendoci sopra credo che siano termini, se non sbagliati, quantomeno da usare più cautamente. Nel mercato si sono diffusi da un pò cubetti, piccole vasche ed acquari poco funzionali ma dalla forma accattivante. Tralasciando quelle assurdità di bettiere ed acquari al di sotto dei 10l (in cui anche delle caridine starebbero strette) quando ci si riferisce a nanovasche solitamente ci si muove dai 20 ai 30l. Sul forum quando un utente si presenta con questi litraggi gli vengono consigliate o delle caridine o un betta, giustamente. Vedo sempre più spesso persone che si presentano con questi acquari stracolmi e sono rimasta parecchio sorpresa quando su un forum italiano interessato a questi litraggi (con sito linkato su AP) ho letto di acquari e di consigli sulla popolazione che non stanno né in cielo né in terra.

Vorrei quindi riassumere un po' le idee sui pinnuti che si è soliti inserire in queste vaschette, è una bozza che vorrei arricchire con le vostre considerazioni ma credo renda l'idea del perchè sia sbagliato parlare di microrasbore o nanofishes senza le dovute cautele:

Iniziamo con la famiglia pseudomugilida, pinnuti papui veramente belli, si stanno diffondendo a gran richiesta anche da noi, i più conosciuti sono pseudomugil gertrudae, pseudomugil furcatus e pseudomugil signifer, i primi non superano i 3cm mentre gli altri arrivano ai 5 cm quindi non sono proprio piccolissimi, per questi ci vorrebbero almeno una quarantina di litri netti. Rimanendo nella Nuova Guinea ci sono le splendide iriatherina werneri, per un gruppetto di queste non si dovrebbe scendere al di sotto dei 50l nonostante i maschini arrivino a 5cm mentre le femmine rimangano sui 3,5 cm.

Andando in Asia troviamo i pinnuti da nanoacquari più diffusi. Iniziamo con i tanichthys albonubes forse non tutti sanno che richiedono acque con temperature particolari, dai 16°C (ci sono fonti discordanti) ad un massimo di 22°C. Passiamo ai vari danio, tra i ciprinidi asiatici più diffusi: danio margaritatus, danio choprae, danio albolineatus e danio erythromicon, nonostante la gente si ostini a tenerli al di sotto dei 30l per margaritatus e erythromicon si consigliano dai 45l in su (e posso confermarlo perchè tenendo in 110l un gruppetto di 8 danio margaritatus noto lo stress che portano i corteggiamenti e le varie parate), per i choprae ci vorrebbero una sessantina di litri e per i albolineatus oltre 70l. Richiedono anche loro temperature non troppo elevate con un massimo di 24°C. Troviamo poi tutte le splendide boraras che in 30l dovrebbero starci: boraras merah, boraras maculatus, boraras brigittae e boraras urophthalmoides, di queste solo le ultime due possono vivere in acqua con durezza media mentre le altre necessitano di acque davvero molto tenere. Passiamo poi al dario dario che viene inserito nei piccoli acquari come pesce da fondo, anche lui necessita di vasche più grandi ma soprattutto di un'alimentazione incentrata sul cibo vivo, difficilmente accetta il secco e non è sempre cordiale con i compagni di vasca.

Arriviamo poi agli evergreen, ai pinnuti più diffusi nelle nostre vasche che spesso vengono rinchiusi in 20l o poco più. Innanzitutto gli endler, poecilidi piccolini e colorati ma che vanno inseriti in rapporto un maschio ogni tre femmine e che in breve tempo riempiniono qualsiasi vasca di avanotti (a differenza di guppy e co loro non predano i figli). Poi i maltrattatissimi neon e cardinali, penso che ormai tutti sappiano che nonostante la stazza necessitano di lunghe vasche per farsi buone nuotate. Concludo coi pesci da fondo, dagli oto ai corydoras più minuti, rimangono pesci da gruppo e come tali vanno inseriti in un buon numero di esemplari, cosa che non è certo consigliata in bassi litraggi.
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Vecchio 06-02-2011, 21:30   #2
Ale87tv
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Arriviamo poi agli evergreen, ai pinnuti più diffusi nelle nostre vasche che spesso vengono rinchiusi in 20l o poco più. Innanzitutto gli endler, poecilidi piccolini e colorati ma che vanno inseriti in rapporto un maschio ogni tre femmine e che in breve tempo riempiniono qualsiasi vasca di avanotti (a differenza di guppy e co loro non predano i figli). Poi i maltrattatissimi neon e cardinali, penso che ormai tutti sappiano che nonostante la stazza necessitano di lunghe vasche per farsi buone nuotate. Concludo coi pesci da fondo, dagli oto ai corydoras più minuti, rimangono pesci da gruppo e come tali vanno inseriti in un buon numero di esemplari, cosa che non è certo consigliata in bassi litraggi.
infatti consiglio non meno di 40 - 50 litri per gli endler e almeno almeno 70 per i neon. per gli oto non andrei sotto i 40 litri.
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Vecchio 06-02-2011, 21:45   #3
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poi nell'universo bassi litraggi, c'è il mondo dei killi, ma come dico spesso bisogna avere una mentalità "nuova"
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Vecchio 06-02-2011, 21:54   #4
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I killi non li ho citati perchè c'è bisogno di cure particolari. La cosa disarmante rimane la gente che sotto i 20l consiglia un buon numero dei pesci da branco tra quelli citati sopra e qualche pinnuto da fondo sempre citato, mah.
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Oddio come scrivo, con c'è bisogno di cure particolari intendo che per avvicinarsi ai killi non bisogna aspettarsi la stessa gestione di un acquario tropicale comune.

Ultima modifica di Cookie989; 06-02-2011 alle ore 21:55. Motivo: Unione post automatica
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Vecchio 06-02-2011, 22:03   #5
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Oddio come scrivo, con c'è bisogno di cure particolari intendo che per avvicinarsi ai killi non bisogna aspettarsi la stessa gestione di un acquario tropicale comune.
più che altro diciamo che il mondo dei killi è comprensibile solo a chi ha già acquisito il concetto di acquariofilia consapevole in toto... poi applica i "principi" dei killi (cibo vivo, vasca allestita ad hoc, ceppi con location e riproduzioni in purezza) a tutte le altre specie.
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Vecchio 06-02-2011, 22:06   #6
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I killi sono un universo a parte, dove le regole acquariologiche vengono portate molto all'estremo...cerchiamo di non far passare il messaggio che siano adatti ai nano sennò siamo finiti...
Se si vuole tentare con loro, bisogna essere ben consapevoli di quello che si sta facendo, magari ci ritroviamo tra le mani una specie o una popolazione estinta...e ci vogliono tanta passione e costanza...

Il problema dei nani è che spesso sono cubi, una forma decisamente inadatta ad allevare pesci...un classico 30x30x35 è ben diverso da un 40x25x30, che è decisamente più adatto ad allevare certi pesci molto piccoli come Dario dario, Parosphromenus o Trichopsis, o piccoli ciprinidi come le Boraras...sarò estremo, ma io nei cubi ci vedo bene solo le caridine (tra l'altro sono nati per loro)...
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Vecchio 06-02-2011, 22:14   #7
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..sarò estremo, ma io nei cubi ci vedo bene solo le caridine (tra l'altro sono nati per loro)...
non sei estremo, sei onesto
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Vecchio 06-02-2011, 23:51   #8
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I killi sono un universo a parte, dove le regole acquariologiche vengono portate molto all'estremo...cerchiamo di non far passare il messaggio che siano adatti ai nano sennò siamo finiti...
Se si vuole tentare con loro, bisogna essere ben consapevoli di quello che si sta facendo, magari ci ritroviamo tra le mani una specie o una popolazione estinta...e ci vogliono tanta passione e costanza...

Il problema dei nani è che spesso sono cubi, una forma decisamente inadatta ad allevare pesci...un classico 30x30x35 è ben diverso da un 40x25x30, che è decisamente più adatto ad allevare certi pesci molto piccoli come Dario dario, Parosphromenus o Trichopsis, o piccoli ciprinidi come le Boraras...sarò estremo, ma io nei cubi ci vedo bene solo le caridine (tra l'altro sono nati per loro)...
Pienamente d'accordo!!!

chi alleva killi entra in un mondo parallelo all'acquariofilia ed è consapevole che grazie a lui si portano avanti specie che per determinate zone del mondo a causa di clima e ambiente sarebbero estinti.Ci vuole passione, tempo, tantissima conoscenza della materia...

Per carità..teniamoli lontano dai killy..


a chi inizia è meglio consigliare il solito betta nel 40 litri, niente pesci sotto i 30litri e così via..Chi è neo patentato compra la punto non la Ferrari... a piccoli passi poi se uno si appassiona ,si forma e vuole fare nuove esperienze ben venga..ma teniamoli lontano da certi pesci...
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La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003
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Vecchio 07-02-2011, 00:24   #9
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...ad essere sinceri a me non piace affatto l'idea del Betta maschio da solo, a prescindere dai litri...in fin dei conti, che ci sta a fare??
Sarebbe molto meglio invece vedere magari un piccolo acquario, ma con una coppia di Trichopsis pumila, un gruppetto di Boraras brigittae, che si RIPRODUCONO...questo manca molto nell'acquariofilia italiana, magari anche per colpa dei negozianti, per carità...a nessuno piacerebbe dare i "propri" pesci ad un negozio poco affidabile...
Ma riprodurre significa sia incentivare lo scambio tra gli appassionati, sia limitare in qualche modo le importazioni dalle farm dell'Est, veri lager per pesci...e non è necessario affrontare chissà quale sfida, si potrebbe iniziare con pesci facili, presi in negozio, per poi magari affrontare specie sempre più impegnative...più persone riproducono, più è facile trovare pesci particolari e soprattutto sani, e di provenienza certa, meno si impoveriscono le popolazioni naturali (ancora molte specie, anche ampiamente commercializzate, sono wild-caught)...
Purtroppo vedo che molto spesso il tema riproduzione è bisfrattato, molti la vedono come una cosa poco importante, altri quasi come un peso...invece riproduzione e distribuzione dovrebbero essere gli imperativi per ogni acquariofilo!
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Jacopo
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Vecchio 07-02-2011, 00:25   #10
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sarò estremo, ma io nei cubi ci vedo bene solo le caridine (tra l'altro sono nati per loro)...
Giustissimo..........mi permetto di "allargare" il discorso, i nanoreef.....cubi da 30 litri che, calcolando le rocce vive, portano l'acqua a 20 litri, uno o due Ocellaris sono quasi sempre presenti -04 una vera agonia........
malù non è in linea   Rispondi quotando
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nano , piccola , riflessione

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