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Originariamente inviata da mariodi
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sono d'accordo con il tuo discorso, ma non credo che i negozianti (almeno quelli da cui compro io) acquistino animali importati illegalmente, anche perchè come hai detto tu se li beccano gli fanno passare i guai. Poi che esista anche un mercato nero di queste specie è fuori discussione....
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E' chiaro. Non sto assolutamente dicendo che i negozianti siano disonesti o sostenitori del commercio illegale, anzi, spero proprio di no...
Ma ti faccio un esempio che vale per i coralli ma per tutti gli animali che sono nella stessa situazione.
Gli animali con CITES e quindi in regola, sono spesso allevati in cattività o comunque non prelevati coattivamente dal loro ambiente naturale senza permessi (sostanzialmente è questo lo scopo che si sono prefitti gli Stati che hanno aderito alla Convenzione) e hanno logicamente un costo.
Ad esempio per un negoziante trovarsi di fronte ad un'Acropora proveniente da una coral farm, allevata in una struttura specializzata, curata e cresciuta fino alla taglia adatta alla vendita e provvista di documentazione e CITES può costare mettiamo 100.
Allo stesso modo un'Acropora wild delle stesse dimensioni strapiantata dalla Barriera corallina sul Mar Rosso a costo zero e spedita per vie traverse in Europa senza documenti e niente potrebbe costare 25.
Capisci che la tentazione è grande per tutti.
Quindi se noi iniziamo ad esigere i CITES dai negozianti a loro volta loro dovranno iniziare ad esigerli dagli importatori, e ne trarrà beneficio (magari minimo, ma meglio di niente) tutto il sistema credo.
Arrivare ad avere animali in commercio provenienti dalla cattività e da riproduzioni controllate è fondamentale per le specie che rischiano l'estinzione.