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Secondo me per avere una maggiore stabilità i cambi bisogna farli il meno possibile.
L'acqua matura si arricchisce di molte sostanze " miracolose" per pesci e piante.
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Per avere maggiore stabilità i cambi bisogna farli bene, con acqua ai giusti valori e giusta temperatura e con metodo.
Il top è il ricambio continuo goccia a goccia che si usa in vasche molto grandi o nelle batterie degli allevamenti più quotati.
Le teorie su "l'acqua invecchiata" sono... vecchie.
Le "sostanze miracolose" non sono altro che microrganismi e batteri che in un acquario ben proporzionato, con tanta flora e pochi pesci, sono sicuramente benefici.
Ci sono poi molecole organiche utili come acidi umici e fulvici in grado di complessare ferro e microelementi rendendoli disponibili alle piante.
L'acqua però si arricchisce anche di metaboliti animali e vegetali che è opportuno esportare (citando il titolo del topic) e si impoverisce di molti elementi (macro e micro) che è utile reintegrare.
Io preferisco esportarli con i cambi piuttosto che con sistemi filtranti sperimentali e sono convinto che l'apporto di acqua fresca e "pulita" apporti molti più benefici che "sconvolgimento della stabilità"... l'acquario è un sistema in equilibrio dinamico.
I processi che ho appena desc ritto sono MOLTO più evidenti nell'acquario marino rispetto al dolce perchè le creature del mare (specialmente i coralli duri) sono da milioni di anni abituati a parametri ESTREMAMENTE COSTANTI rispetto a temperatura, salinità, concentrazione di calcio, magnesio, iodio, potassio, stronzio, ferro, oltre che ovviamente di azoto e fosforo.
I coralli inoltre producono molte sostanze metaboliche di scarto nonchè terpeni per competere con i vicini... queste sostanze vanno captate con carbone attivo, oppure esportate mediante skimmer e cambi regolari.
La reazione ad un cambio d'acqua è immediata e fa capire al volo che gli animali gradiscono.
Nel dolce le piante reagiscono più lentamente e in modo meno eclatante, ma la musica a mio parere rimane la stessa.
