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Sul primo video ho notato un paio di cose interessanti: ho sempre letto che i Discus non amano particolarmente le correnti, ma nel video si vede credo una corrente abbastanza forte. L'acqua è anche piena di elementi in sospensione magari non significa nulla ma non sembra essere molto "pulita".
In effetti vegetazione quasi nulla, solo legni e nient'altro…..
oltre ai suggerimenti di michele che condivido pienamente, mi sento di suggerirti di inserire i discus tutti insieme e acquistarli da un unico negoziante.
Ottimo grazie alle radici e i legni l'acqua è decisamente ambrata. L'illuminazione anche non dovrebbe essere eccessiva 0,2 w/L
Ho ricreato una buona corrente superficiale anche per aumentare lo scambio d'aria però non saprei in effetti.
I discus vorrei metterli tutti insieme in effetti ma primo è una spesa non indifferente x 3coppie e poi metti che qualcosa non va rischio troppo. Il negoziante è lo stesso e ha ottimi animali... Sarei più per inserire la prima coppia e poi aspettare un paio di mesi per le altre 2 coppie!!
Per questo non bisogna inventarsi nulla, perché NON deve esserci qualcosa che non va, se ti attieni più o meno alle linee guida e compri pesci sani non hai sorprese, se ti inventi soluzioni senza avere esperienza in materia allora rischi. I discus sono animali di branco pertanto solo in branco possono ambientarsi a dovere. La corrente basta che non sia esagerata, d'altra parte è un dato di fatto biologico e fisico evidente che i discus non possano essere pesci adatti a forti correnti.
Poi farei di tutto x ricreare il loro ambiente nativo, nei limiti sempre di un acquario,ricordando ancora una volta che sono loro i protagonisti e non le mogli che vogliono il plantacquario (se va bene) in salotto.
premetto che anche secondo il mio punto di vista la vasca in questione non è adatta ne ai discus ne ai corydoras e sicuramente le scelte che ho letto daranno dei problemi ,soprattutto l'inserimento di gruppi in fasi diverse o addirittura di coppie già formate....quanto di peggio si possa fare per una vasca di comunità dedicata ai discus ma anche a molti altri ciclidi che vivono in banchi e che hanno un sistema gerarchico che regola la vita del gruppo.anche la considerazione sulla ipotetica "funzione" di coinquilini dei discus la dice lunga su come intende l'acquariofilia l'autore di questa discussione.
Non sono d'accordo però sugli assolutismi dei biotopi,i discus come gli altri pesci vivono nell'ambiente fluviale ,le zone dove vivono sono composte da una varietà che include anche zone con piante,di fatto a loro interessa poco se le piante ci sono o meno se l'acqua è ambrata o meno,i pesci vanno dove vi è disponibilità di cibo....vi sono zone rocciose dove i discus vivono in acqua limpida e chiara ...interessa molto il tipo di fondo a loro e a tutti quei pesci che vivono in zone dove la sabbia ingloba il cibo e perciò viene setacciata in continuo...i loro organi sensoriali e le branchie si sono conformati per quella funzione...dato che non possono trasferirsi in un altro luogo è dovere dell'acquariofilo (come è già stato scritto)fornire l'ambiente più idoneo possibile.
Personalmente allevo discus da qualche anno e le mie vasche ha sempre sabbia fine e piante...con i dovuti accorgimenti di problemi non ce ne sono...non è un allestimento da neofita,le correnti per tenere il fondo pulito vanno calibrate con il tempo....la mia impressione è che molti appassionati che si affacciano a questo hobby abbiano troppa fretta ,il che porta a fare dei clamorosi errori.
..prendo la scia del commento precedente del quale condivido lo spirito.
L'acquariofilia è un mondo bellissimo, pieno di sorprese, di diversi modi di interpretare il benessere dei nostri amici pinnuti e di realizzare equilibri sommersi di diverso genere e tipologia.
Il termine equilibrio dovrebbe sempre essere il punto di partenza, seguito poi dal buon senso nella realizzazione di ciò che ci troviamo di fronte.
Spesso il voler rincorrere con ostentazione e forzature un'idea iniziale, chiamata biotopo o habitat di origine che dir si voglia, porta a forzare un po con la mano con arredi e valori dell'acqua con il rischio di compromettere l'unica cosa davvero fondamentale in vasca: l'equilibrio dell'ambiente sommerso.
La scelta iniziale, è alla base di tutto.
Da quella scelta dipendono le scelte logiche che seguiranno.
Se esistono già degli elementi di partenza, come vasca o popolazioni precedenti, le scelte devono partire ed inglobare questi elementi.
Partendo da questo presupposto, che giusto o sbagliato è quello che mi accompagna, e quello che ho visto utilizzare da molti appassionati che stimo, ho provato ad avvicinarmi alla vasca oggetto del 3d.
Purtroppo non capisco (sicuramente mia colpa) le scelte fatte.
Parliamo di scelta iniziale fatta: vasca per Discus.
Negli anni ne ho viste molte, di diverse tipologie.
Io stesso ne ho avute.
In relazione allo scopo, al numero di esemplari, ai coinquilini, alla posizione, ecc.. si realizzano vasche con allestimenti differenti.
Qui non mi ritrovo.
Il discus di per se non è la specie così difficile che spesso si usa dipingengere.
Richiede di fatto poche semplici cose.
Acqua stabile, pulita, buona alimentazione, buon filtraggio e tranquillità.
Poi se la vasca è spoglia, con sassi, radici, legni o piante poco importa; se cambia l'allestimento cambierà il comportamento degli esemplari.
L'importante è farli stare bene e tranquilli.
Ora nella vasca non vedo discus, intravedo neon e leggo essere abitata da cory e ramirezi.
Proviamo ad affrontare passo passo.
PH 8.
Vasca allestita da 3 mesi.
Oggi inserimento di torba per cercare di arrivare a 6,5.
Quindi la vasca è stata avviata per 3 mesi con PH8 e solo ora si prova a far scendere il ph stesso, dopo aver inserito pesci come neon e ramirezi che già vogliono acque acide.
Sia cory che ramirezi filtrano sabbia o cmq max granulometria 1\2 mm (per questo nei tuoi libri forse li consigliano come coinquilini per i discus), i rami esigono quanto meno delle echinodorus come substato per riprodurre e barriere visive per separare durante la riproduzione M e F.
Ora i Discus.
Se hai allevato come dici i Discus, saprai sicuramente che giovano ad essere inseriti in un gruppo di 6\8 esemplari in giovane età per poter crescendo stabilire le gerarchie del branco stesso.
Giovano poter mantenere i loro comportamenti nativi, ovvero di setacciare il fondo in cerca di cibo.
Tu hai obiettivamente inserito diverse tipologie di granulometria nel fondale, ed almeno l'80% è incoerente con le abitudini di Discus Cory e Ramirezi.
Inoltre buona parte del fondo e occupata da radici basse e larghe, sassi e piante.
Dunque anche la superficie operativa stessa per le poro abitudini è assai poca.
Altro aspetto importante per loro è aver zone tranquille.
Sbaglierò ma non mi sembra di veder zone ombraggiate dove poter dar loro riparo.
Inoltre, dimmi pure se mi sbaglio, mi sembra che la vasca sia poggiata su un muretto basso con tre dei quattro lati scoperti ed a vista.
Questa situazione potrebbe comportare stress visivo per i pesci, soprattutto se arrivano già in età adulta, con provenienza differente, e con diverso pattern di riconoscimento.
Ribadisco che questi sono solo pensieri ad alta voce venuti osservando la tua vasca, non sono nè consigli nè rimproveri, restano solo un punto di vista differente e tale rimane.
Ti do un grosso in bocca al lupo per la tua nuova avventura, invitandoti però a riflettere sul fatto che se in molti dicono le stesse cose, forse qualche fondamento c'è.
E forse quel fondamento nasce dalla differenza che intercorre tra il far star bene i propri pesci e tra il dar loro la reale possibilità di star bene come la loro indole li porta a fare.
Il mio parere su come allestire un acquario arredato e di conseguenza su come deve essere composto il fondo si basa su una semplice convinzione....anche l'acquario più pulito e con cambi regolari è una cloaca rispetto all'ambiente naturale.
I pesci in natura sono sottoposti a una rigida selezione e solo i soggetti più sani sopravvivono,tenendo conto che noi cerchiamo di acquistare pesci sani quindi operiamo una selezione,nei nostri acquari dove abbiamo uno spazio limitato questi pesci sani hanno 1000 volte in più la probabilità di incontrare quell'agente patogeno che può dare problemi.
Il fondo grossolano che in un fiume è attraversato da un flusso continuo in un acquario è molto peggio della sabbia fine e le sue fantomatiche zone anossiche....le zone anossiche che si formano nel ghiaino sono molto più pericolose delle stesse che si formano nella sabbia.....spiego il mio punto di vista: la sabbia è vero che si compatta impedendo che l'acqua circoli si formano zone anossiche che vanno lasciate riposare senza essere smosse,se non dai pesci,qui si formano colonie batteriche che possono anche servire al funzionamento dell'acquario.Il ghiaino o il materiale grossolano ci mette più tempo a formare le sue zone anossiche in quanto bene o male un minimo di circolazione esiste rispetto alla sabbia...il problema è che il materiale come cibo non consumato ,feci ,foglie,tutti detriti lo intasano dopo un tempo variabile da vasca a questo punto anche qua si formano zone anossiche solo che sono immensamente più pericolose di quelle dell'analogo fondo in sabbia fine.le marcescenze producono acidi che prima o poi saturano lo strato e si disperdono in vasca....questo crea squilibri anche a livello di inquinanti come no3 e po4 che saturato il fondo cominciano a cederlo all'acqua
Assieme a tutti questi elementi sicuramente nella melma che si forma è più facile che batteri e agenti patogeni trovino un ambiente protetto dove prosperare,per questo il fondo grossolano rispetto a una superficie compatta dove il materiale organico rimane confinato ai primi millimetri trova il vero svantagio.
....tutto questo nell'ottica di un acquario che funziona da anni,se ogni 2 o 3 anni rifacciamo il fondo il problema non sussiste.
condordo, ed aggiungerei che un fondo sabbioso facilita il lavoro di eventuali melonotoides (imho irrinunciabili).
Inoltre sono solito accompagnare durante il periodo di maturazione i fondi a granulometria molto fine a colonie di tubifex, perfetti per la loro azione.
I fondi a granulomentria grossolana li uso raramente ed in casi particolari.
Discorso differente per il lapillo vulcanico che ho utilizzato spesso nella creazione di vasche autogestite, vista la loro porosità ideale per l'insediamento di colonie batteriche, oppure racchiuso da piccole retine in modo da creare una base solida per piccole collinette in acquario.