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quoto quasi tutto quello che ha detto amstaff, la verità è che molti dei "laureati" hanno un livello culturale al di sotto di uno che alle superiori ha veramente studiato.
però sono tutti li a pretendere il tutolo di dottore e 3000€ al mese. per fare un esempio nella mia provincia (circa 500000 abitanti) si formano annualmente qualcosa come 3-400 laureati in scienze della formazione. ora quali potrebbero mai essere le opportunità di lavoro per tutti questi "formatori"( oo mettete voi la figura professionale).
naturalmente però nessuno di loro si accontenterà di un lavoro da operaio (in regola e ben stipendiato) perchè degradante per la loro somma cultura...
non parliamo poi dell'inglese...
poi certo, un manager pensa agli interessi suoi e della sua azienda, ma che ciò passi pure come le scelte più giuste per tutti...
Mai detto questo... dico che per un padre di famiglia (soprattutto negli USA dove non c'è il welfare che abbiamo noi) è meglio prendere 500 dollari a settimana che un calcio nel culo!
Là se non hai reddito e ti ammali, o se si ammala tuo figlio... crepi.
Quote:
provate ad ascoltare i giovani, voi che di esperienza ne avete, provate a capire perchè questo malumore, perchè questi sfoghi, invece di dare sempre addosso come se tutti noi fossimo dei nullafacenti, come se fossimo tutti ingenui che chiediamo le cose senza far nulla, e come se bastasse lo spiriti di sacrificio che, vi assicuro abbiamo, a risolvere tutti i problemi......
boh!
Io a 22 anni lavoravo 9 - 10 ore al giorno in officina e la sera dalle otto all'una studiavo per laurearmi in ingegneria.
Non ricordo di aver fatto un giorno di vacanza dai 23 ai 28 anni, quando mi sono laureato.
Il giorno della laurea ho discusso la tesi alle 11.00 e alle 15.00 ero... in officina.
Mi hanno proclamato dottore in contumacia
Parliamo di 11 anni fa, non del 15° secolo e ricordo molto bene alcuni miei compagni di corso che venivano in facoltà con la "benna del papi" e si lamentavano dei professori cattivi.
Alcuni si sono laureati a 35 anni, altri sono ancora in giro fra macchinetta del caffè e sala ristoro...
Non dico che chi è senza lavoro sia un lazzarone, ma ogni settimana raccolgo una decina di curriculum da voltastomaco... diploma a 21 anni con il mminimo sindacale, laurea in filologia romanza a 32, aspirazione "un lavoro per realizzarmi come persona"...
Poi nel mio paesello di 4.000 abitanti non trovi mai l'idraulico, l'imbianchino, il meccanico, il falegname...
Tutto senza polemica eh, dico solo quello che mi pare di scorgere attorno a me nella campagna del bresciano
__________________ Cerco talea di Acropora palmata a scopo scientifico - pago a peso d'oro
Mai detto questo... dico che per un padre di famiglia (soprattutto negli USA dove non c'è il welfare che abbiamo noi) è meglio prendere 500 dollari a settimana che un calcio nel culo!
Là se non hai reddito e ti ammali, o se si ammala tuo figlio... crepi.
è quello che dicevo anche io, Paolo...
qualunque padre di famiglia preferibbe un lavoro pagato male, che essere disoccupato....
ma appunto, dicevo solo che quella scelta di certo non significa che gli operai l'abbiano presa di buon grado e abbiano acclamato al salvatore, semplicemente non c'era scelta.....
Originariamente inviata da Paolo Piccinelli
boh!
Io a 22 anni lavoravo 9 - 10 ore al giorno in officina e la sera dalle otto all'una studiavo per laurearmi in ingegneria.
Non ricordo di aver fatto un giorno di vacanza dai 23 ai 28 anni, quando mi sono laureato.
Il giorno della laurea ho discusso la tesi alle 11.00 e alle 15.00 ero... in officina.
Mi hanno proclamato dottore in contumacia
complimenti davvero, te lo dico col cuore.....
io ho mollato il lavoro di cameriere perchè non riuscivo a studiare....2 giorni a settimana lavoravo sulle 15-16 ore, altri due sulle 10, e nei giorni che mi rimanevano per studiare, solitamente non riuscivo nemmeno a leggere sul libro, tanto dal mal di testa...perciò ho fatto questa scelta....
ora sono studente a tempo pieno, studio praticamente tutto il giorno, eppure non sono in regola.....
ti assicuro che lo spirito di sacrificio ce l'ho, come ce l'ho avuto a 15 anni quando ho pensato che lavorare per quattro soldi (i primi 3 mesi avrò preso poco più di 1€ a ora, dicevano che mi stavano imparando un mestiere) fosse più intelligente di bighellonare tutto il giorno, e ogni tanto mi viene l'idea di ritornare a fare il cameriere....poi penso che studio tutto il giorno e nonostante questo ho molte difficoltà, quindi non immagino cosa sarebbe ricominciando a lavorare.....
quindi ripeto, davvero complimenti, perchè io davvero mi ci metto di impegno, molti sabato me ne sto a casa a studiare, e nonostante questo...................mi sa che sono imbecille io......
__________________ "Basta uno stupido esperimento per buttare a mare una splendida teoria."
Certo' uno laureato o meno deve dimostrare il suo valore, deve produrre. Ma forse, gli va data la possibilita' non credi?
Verissimo...
Ma se sta possibilità non c'è...perchè tutti chiudono o stanno alla canna del gas...che dobbiamo fà?
E semmai la possibilità va data a tutti; non solo ai laureati...
O magari la possibilità bisogna cercarsela...
Nella maggior parte delle aziende, se chiedi ad un dipendente di fare un ora di straordinario...ti dice che deve andare a giocare a calcetto e non può...
Se poi gli dici che deve andare a lavorare a 50 Km...si mette in malattia 6 mesi...
In USA c'è gente che per lavorare, prende l'aereo 10 volte la settimana...e non è una battuta...
__________________ "La vita è tutto un equilibrio sopra la follia"(Vasco)
non dimentichiamo i casi in cui non ti si assume per i più svariati motivi...
io sono stata: baby sitter, grafico pubblicitario, segretaria in studio legale, decoratrice in vetreria (ma usavo anche le attrezzature per i vetri "normali", commessa, call center outbound e 10000 altri lavoretti di fai da te per amici e parenti...non manco di formazione (anche se per motivi di salute non mi sono laureata), e con il massimo dei voti!
però sono "grande", non va bene per far la commessa...
sono italiana, non va bene per fare le pulizie o la badante (le povere straniere si sentono in diritto di pagarle meno e lavorare di più)...
non ditemi che deteminati lavori non si vogliono fare: anche mio marito, laureato quasi con il massimo, fa il portiere d'albergo per 10 ore al giorno, straordinari mai segnati in busta paga, turni settimanali solo pomeridiani o notturni (senza il giorno di riposo a fine notturni), mai festività libere o vacanze estive...e i mille euro li raggiunge ora con gli assegni familiari!
abbiamo la stessa età, ci si spacca la schiena e ci si deve pure sentire dire che "certi" lavori non li si vuol fare? -04
seguo con interesse.
Causa limitazione della mia cultura su certi argomenti vorrei esprimere il mio pensiero almeno su un paio di questioni.
Non lavorano solo i laureati raccomandati ma in buona parte si, l'altra parte si restringe in una piccolissima percentuale, non tutti dichiarano di avere un lavoro preso con la raccomandazione e questo dimostra quanto siano poco attendibili i fatti.
Faccio un semplice esempio sperando di non essere banale, la mia azienda ha assunto un numero limitato di stagisti, prima delle selazioni avendo appreso la notizia ho informato mia moglie che a sua volta ha consegnato il curriculum in azienda.
A nostro stupore è stata chiamata a colloquio ma poi successivamente gli è stato comunicato che il suo profilo era poco attinente alla posizione che dovevano coprire (motivo del colloquio?? )
Morale delle favola, per non tirarla alla lunga, ho poi scoperto che la persona che ha coperto il ruolo per il quale sono state chiamate a colloquio varie persone è stato preso da......................................la ragazza di uno che lavoro in ufficio xxx .
Caso Marchionne, se è cosi bravo come dite non avrebbe dovuto permettere che un sistema si sfasciasse cosi facilmente, gli operai onesti e lavoratori non dovrebbero pagare le conseguenze delle cattive azioni intraprese dai lavativi.
Un buon imprenditore dovrebbe tutelare il buono e cacciare via il marcio, cosi è comodo adesso dire "è colpa vostra"
Ultima modifica di GreenPeace; 24-02-2011 alle ore 22:00.
Mi spiegate come mai in Italia lavorano almeno tre milioni di stranieri regolari e altrettanti irregolari?!?
Forse perchè fanno i lavori che noi non vogliamo più fare?!?
Non credo, trovo anzi giusto che una persona laureata o con una certa esperienza professionale debba ritrovarsi un lavoro attinente al proprio studio.
Io, come tante altre persone, sono stato svogliato mettendo cosi lo studio in secondo piano e i divertimenti in primis, ho la licenza media e accetto consapevolmente di fare l'operaio.
Qualcun'altro invece ha voluto sacrificare molte cose pur di avere un futuro diverso spesso da quello dei propri genitori probabili operai, cosa si ritrovano adesso???
L'altro giorno ho discusso con mia moglie per il fatto che lei vorrebbe concentrare le sue ricerche per trovare un posto in una "fabbrica" come manuale, inizia a perdere le motivazioni con le quali vorrebbe realizzare il suo umile sogno.
Non lo trovo giusto, in questo paese ognuno pensa a se e ci si ritrova tremendamente delusi.
Mi spiegate come mai in Italia lavorano almeno tre milioni di stranieri regolari e altrettanti irregolari?!?
Forse perchè fanno i lavori che noi non vogliamo più fare?!?
-04-04-04-04 però sono "grande", non va bene per far la commessa...
sono italiana, non va bene per fare le pulizie o la badante (le povere straniere si sentono in diritto di pagarle meno e lavorare di più)...
non ditemi che deteminati lavori non si vogliono fare: anche mio marito, laureato quasi con il massimo, fa il portiere d'albergo per 10 ore al giorno, straordinari mai segnati in busta paga, turni settimanali solo pomeridiani o notturni (senza il giorno di riposo a fine notturni), mai festività libere o vacanze estive...e i mille euro li raggiunge ora con gli assegni familiari!
abbiamo la stessa età, ci si spacca la schiena e ci si deve pure sentire dire che "certi" lavori non li si vuol fare? -04-04-04-04