io ho trovato questo articolo ditemi cosa ne pensate:
La scelta del tipo di legno
Come vedremo qui di seguito non tutti i tipi di legno vanno bene per l'uso acquariofilo o meglio per alcuni tipi di vasche ci son legni adatti ed altri no e questo dipende da caratterische come il rilascio in acqua di resine (che rendono tali legni pericolosi per i pesci che andremo poi ad ospitare in acquario) o di sostanze umiche (che renderanno l'acqua molto ambrata, effetto non a tutti gradito) o ancora fondamentale è la consistenza del legno per evitare una marcitura prematura dello stesso.
Analizziamo ora i principali tipi di legna:
Bambù: se non è perfettamente secco crescono i funghi sulle punte, ma se è ben asciutto o meglio ancora trattato con una resina va benissimo
Castagno: molto ricco di tannini, rende particolarmente scura l'acqua
Cedro: non consigliato per il rilascio di resine ed aromi
Cipresso: molto duro e quindi molto indicato
Conifere: non adatti per le resine contenute in essi e che verrebbero rilasciate in acqua
Edera: come gli altri rampicanti molto utile in vaschette piccole per legarci muschi ad esempio. Basta scortecciarli e resistono moltissimo
Faggio: molto adatte anche le radici, regge bene il bagno in acqua
Ontano: particolarmente indicato per la presenza dei tannini
Pioppo: molto poroso, tende a marcire troppo in fretta
Quercia: particolarmente indicato come l'ontano
Robinia: troppo tenero per l'usoc in acquario, tende a marcire facilmente
Sandalo: non consigliato per il rilascio di resine ed aromi
Sughero: non colora l'acqua ma marcisce in fretta, quindi se si usa questa corteccia è probabile che si debba cambiarla annualmente
Ulivo: sconsigliato
Trattamento prima dell'inserimento in vasca
A seconda del tipo di legno, dell'età di stagionatura e dal rilascio di sostanze umiche che colorano l'acqua possiam prevedere diversi tipi di trattamento pre-inserimento. Ora vediamo alcuni suggerimenti dati dalle esperienze sul forum:
-accurata pulizia con forte getto d'acqua
-tenuti a mollo per una decina di giorni (ho cambiato l'acqua 2 volte)
-bollitura per un paio d'ore
-di nuovo tenuti a bagno per una settimana (2 cambi d'acqua)
-accurata pulizia con forte getto d'acqua
-bollitura finale per più di due ore
-risciacquatura finale
Allora ti racconto come ho fatto per una radice di castagno, l'ho innanzitutto sciacquata sotto un forte getto di acqua (fontana davanti casa).
Poi ho riempito una tinozza di una settantina di litri ed ho immerso la radice,
ho lasciato tutto così per una settimana, l'acqua era talmente marrone che sembrava fango... l'ho svuotata, risciacquato la radiciona e reimmessa dentro con acqua nuova e mezzo kilo di sale da cucina, poi ogni settimana cambiavo metà acqua il tutto è durato per circa un mesetto, 40 giorni alla fine la radice rilasciava pochissimi tannini e la peluria binaca formatasi nel frattempo era diminuita di molto.
Per togliere i detriti che si incastrano nei nodi o nei buchi è consigliata un'accurata spazzolatura, meglio se unita alla pulizia con getto d'acqua forte.
I legni possono anche essere trattati col Plastivel (ne esistono due versioni, spray ed a pennello)
Essenzialmente il trattamento consiste nel rivestimento del legno(ma non solo)con una pellicola trasparente ed incolore totalmente atossica una volta asciugata.
Applicandola a pennello è possibile ottenere uno spessore maggiore, ma per legni con corteccia molto porosa l'ideale è la versione spray almeno per la prima mano.
Applicare dopo aver comunque accuratamente lavato i legni ed assicurarsi che siano perfettamente asciutti.
Corteccia
Particolare attenzione va rivolta alla corteccia, lo strato che ricopre il legno vero e proprio. Questa dovrebbe essere eliminata completamente perchè è la parte del legno che tende a marcire più velocemente.
Meglio quindi usare legni già sbiancati dal sole e dalla corrente. Sempre e comunque meglio i legni vechi e stagionati, belli secchi insomma, si impregnano meglio d'acqua e non rilasciano più nulla.
Le domande frequenti dal forum
*bollitura o sterilizzazine Qualcuno ha qualche informazione per fare ciò invece che bollirli?
La bollitura risulta essere uno dei metodi migliori, cmq dipende dalla provenienza e dal tipo del legno. Alcuni utilizzano l'amuchina salvo poi una risciacquata accurata.
Bollirli è il metodo migliore anche perchè si limita la cessione di tannino e il relativo scurimento dell'acqua.
Si pososno usare altrimenti disinfettanti per poppatoi: io ho usato il news terilsistem della chicco, l'ho lasciato a mollo per 24ore dopo l'ho risciacuato e l'hol asciato a mollo in acqua pulita per tre ore circa ultimo risciacquo e poi era pronto.
Si può usare anche l'allume di arrocca: li ho lasciari in ammollo per circa 3h con allume di arrocca (circa 45g x 40 Lt di acqua) e poi risciaquati abbondantemente, poi ho riempito un contenitore capiente e con coperchio con h2o calda circa 60
°C ed adesso sono a bagno in posizione soleggiata in modo che il sole domani scaldi un pò ancora l'acqua.
.....e se il legno è troppo grosso per stare in pentola? Per quanto riguarda la radice dopo averla pulita energicamente dovresti posizionarla in un catino piuttosto capiente e poi riempirlo di acqua bollente per eliminare le tracce di sporco rimaste e per evitare che possa galleggiare in seguito.
....e se il legno proviene da una spiaggia di mare c'è il rischio che questo rilasci sali una volta in acquario? Secondo me con una lunga ebollizione, d'un paio d'ore, e una lunga immersione in acque a temperatura ambiente potrebbero essere utilizzati. Dopo una settimana d'immersione verifica i valori (naturalmente dovrai già conoscere i valori iniziali dell'acqua). Se i valori sono stabili penso che tu possa tranquillamente utilizzarli: in fondo si tratta di legni giunti a mare da un fiume. Un lavaggio con ebollizione ed emersione dovrebbe eliminare sostanze da 'marino'...
*legni ed effetto acqua ambrata Qual'è il legno che ingiallisce meno l'acqua secondo voi, x esperienza diretta?
Tutti i legni, per il fatto di essere legni, ingialliscono l'acqua. L'effetto è causato principalmente dal rilascio di tannino ed acidi umici che tendono ad ambrare l'acqua. Legni di torbiera, Mopani e Manila sono i più carichi di queste sostanze, tanto utili, quanto(da alcuni)detestate.
Il "Mopani" è sicuramente quello che, prima di essere trattato, rilascia più "colore", perchè ha una fibra molto più densa e quindi a parità di peso specifico contiene più sostanze tanniche che umiche. Difatti, a parità di misura, pesano di più degli altri.
*patina bianca sui legni Nel mio acquario allestito da una settimana si sta formando una strana cosa , una sorta di patina bianca gelatinosa che ricopre solo i legni (di mangrovia). Che cos'è?
E' un fenomeno frequente in vasche appena avviate: si tratta nella maggior parte dei casi di colonie di batteri che devono ancora insediarsi nel luogo preposto a tale scopo(il filtro) e che all'inizio tendono a svilupparsi in tutta la vasca. Con l'introduzione dei primi pesci pulitori(corydoras ed ancystrus ad esempio) si dovrebbe risolvere il problema
*galleggiamento Nonostante il legno sia in acqua da molto tempo continua a galleggiare, come mi devo comportare?
Ci son diversi metodi per ancorare un pezzo di legno al fondo. Ad esempio se la vasca non è ancora allestita potreste siliconarlo(raccomandazione: usare solo silicone acetico) al vetro di fondo dell'acquario o ad una parete laterale a seconda della forma e della posizione in cui lo vorrete tenere. Altrimenti potete siliconare il pezzo di legno ad una lastra di plastica che verrà poi insabbiata oppure siliconata a sua volta al fondo della vasca. Altro metodo ancora è quello di fissare dei pesi (es: sassi) al legno stesso sia siliconandoli che legandoli con un filo di nylon (tipo quelli usati per la pesca, trasparenti, non dannosi e resistentissimi)
tratto da:
http://www.acquariforum.com/cgi-bin/...tmpl=viewguide