Negli ultimi tempi sono sempre più convinto che la CO2 giochi un ruolo fondamentale nella crescita di organismi chemofotoautrofi, ovvero che usano CO2 e luce per crescere (magari qualche biologo ci darà una definizione più corretta...), permettendo di aumentare il consumo dei nutrienti utilizzati per creare nuove cellule, le quali sarebbero il cibo alla base della catena alimentare, nutrendo gli organsimo superiori, a partire dal plancton su per la piramide alimentare.
Noto con piacere che modificando il settaggio del reattore di calcio, da flusso lento con kh in uscita a 30-40, a flusso rapido con kh un scita più basso, con conseguente aumento della CO2 necessaria a mantenere i valori stabili in vasca, si formi molta più patina sui vetri, la quale non è la solita patina verde-marrone di consistenza più "dura" che si forma nel giro di qualche giorno, ma un film molto più "farinoso" che si forma giornalmente e che viene rimosso anche solo dal passaggio dei pesci vicino al vetro. Per me tale patina indica una forte attività batterica, che consuma e nutre e vedo che gli animali stanno meglio quando ho questo tipo di patina.
Sono pertanto convinto che la maggior quantità di CO2 sia responsabile di tale effetto e mi chiedo come ottimizzarla per darne in maggior quantità durante il giorno, momento di crescita degli organismi fotosintetici.
La prima opzione che mi viene in mente è quella di ottimizzare il reattore di calcio.
Sarebbe possibile secondo voi dargli CO2 solo nelle ore di luce, magari partendo da qualche ora prima dell'accensione delle luci, riuscendo comunque a mantenere i valori in vasca?
Conosco naturalmente come si gestisce abitualmente un reattore, stabile 24/7...
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