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Originariamente inviata da orfeosoldati
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... chiedo se per Voi è corretto il protocollo...
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Orfeo, il "protocollo" in sé può andar bene. Ma dipende da cosa si vuole ottenere, e da cosa s'è già fatto. Non sempre è necessario bilanciare la temperatura colore (che è poi un modo diverso di dire bilanciamento del bianco).
Personalmente scatto
solo ed esclusivamente in RAW, anche quando faccio foto naturalistica, ma raramente approdo a dei tif. I Tif li uso esclusivamente per la stampa. Anzi, di recente ho voluto fare una prova apposita: stampa d'un TIF ridotto a 8 bit/canale solo per la stampa, ma lavorato sempre a 16 bit (si trattava d'un negativo 24x36: 180 mb...), e stampa dello stesso file ridotto infine a JPG. Non sono riuscito a vedere assolutamente la differenza sul 20x30. Solo leggendo sul retro il nome del file ho potuto sapere quale era il tif, quale il jpg.
Dunque direi che
il TIF va fatto solo se si pensa di volere lavorare a più riprese sul file: in questo caso sì, conviene lavorare in TIF per evitare perdita d'informazioni, e dunque di qualità. Anche perché, col RAW, hai sempre il vero originale. Di recente ho dovuto stampare delle foto per una piccola mostra, e sono ripartito dal RAW, l'ho girato in TIF, e così via.
Ciò significa minore ingombro sul computer, e sostanziale: in genere il rapporto tra tif e jpg è 10:1...
Se proprio ci tieni a fare il bilanciamento colore per una sessione di foto in post produzione, fotografa un oggetto bianco che sia esposto alla luce di scena, ma non direttamente (insomma, che non sia bianco sparato): da quello potrai ricavare il corretto bilanciamento della temperatura colore.
A proposito della temperatura colore, si possono ottenere effetti interessanti non solo regolandola, ma anche sregolandola...
