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Chimica, biocondizionatori ed integratori dolcePer parlare dei valori dell’acqua, del modo per mantenerli sotto controllo, dei test per le analisi e degli integratori e biocondizionatori .
mi è arrivato il cavetto riscaldante (credo possa essere inerente ... ma in realtà su questo al momento mi arrampico sugli specchi ... insaponati ) e dovrò studiare come metterlo ad acquario già allestito
in linea di massimo avere un ricircolo di acqua dovrebbe essere controproducente per lo sviluppo di Pseudomonas (non ho le 'dispense' a portata di mano quindi perdonate l'eventuale errore sul nome) denitrificanti che hanno bisogno di zone ANAEROBICHE (che confondo facilmente con ANOSSICO)
ricapitolando, non credo di andare OT:
Zona Anaerobica implica mancanza di ossigeno ma movimento di acqua (contenente nutrimento ?!)
Zona Anossica implica mancanza di ossigeno e nessun ricambio di acqua ?! (e quando viene a mancare il nutrimento ?)
L'ideale sarebbe avere 'attivatori' differenziati per tipologie di batteri e magari ... bollire per bene l'acqua prima di fare il riempimento
Giusto ieri, cercando un po, ho trovato http://www.acquariofilia.biz/viewtop...d6fbaeee6831c4
e avuto una 'conferma', se così si può dire, su quello che ritenevo il metodo migliore per avviare l'acquario, cioè necessità di fornire nutrimento ai vari ceppi (cosa logica del resto ... in realtà più che ammoniaca stavo pensando a 'liquido umano di scarto' ... ma non ero cerco del contenuto di ammoniaca )
[/quote] ... di immettere ammoniaca diluita al 5% in misura di 3pmm e una piccola dose di nitriti e nitrati ... [/quote]
se vi va possiamo cercare di approfondire il discorso (la vaschetta per sperimentazione l'ho a portata di mano )
Il link è proprio quello.
Cmq il cavetto riscaldante usato per ricreare un specie di falda freatica(quindi sarà di basso wattaggio e controllato da un temporizzatore),consente di dare quella bassa circolazione d'acqua(quindi nutrienti) in un ambiente anaerobico.Anche se sono convinto che in qualche punto il ricircolo sarà pari a 0,e quindi li l'anossicità no è da escludere.
__________________ Il Mondo non l'abbiamo ereditato dai nostri padri, ma ci è stato prestato dai nostri figli!!
infatti, nel caso sarei più propenso ad un denitritatore esterno (anche se ho sempre paura di perdite con affari esterni collegati alla vasca) e/o interno (ammesso che sia fattibile) ... ma in un dolce tenuto bene credo che alla fine i nitrati vadano immessi piuttosto che tolti (come fertilizzante per le piante intendo)
riguardo il cavetto concordo con te, la mia intenzione al momento è quelle di usarlo più per una risalita di nutrienti nella colonna d'acqua che per altro ... magari in piccola parte anche per tener calde le radici ... e poi se non si provano certe cose il parlarne e basta non porta a nulla
quello che ho preso è un 50W a 220 per una lunghezza di 5 metri come parte riscaldante (ho preso l'abitudine di staccare l'interruttore magnetotermico generale quando metto le mani in vasca .. quindi avere il trasformatore mi sembrava inutile oltre che costoso ... ma è un altro discorso)
credo di farci circa 5 linee in vasca e sicuramente eventuali zone anossiche potrebbero esserci
domanda:
lasciando il ghiaietto di granulometria 0,3 (ma saranno mm3 ? ... di sicuro non sono granelli da 0,3 mm ma più grand1 ) che sicuramente, mi auguro, permette di evitare zone anossiche ...
il terriccio fertile, molto più fine e quindi compatto, come si comporta ?
è quest'ultimo che potrebbe portare ad avere zone anossiche piuttosto che anaerobiche ?
e le radici delle piante non lo smuovono un po e/o che reazioni chimiche avvengono tra le radici ed il terriccio ?
credo che la differenza con il marino, oltre alla mancanza di piante (non capisco come mai non si mettono alghe marine per gli NO3 e/o altri tipi di piante), sia anche dovuta al fondo fertile presente nel dolce e riguardo a quest'ultimo mi piacerebbe approfondire la questione
ps. le mie melanois si stanno riproducendo ma mi sembra di vederle quasi sempre in superfice, quelle che vedo appena interrate sono sotto qualche granello di ghiaietto appena ... certe volte ho il dubbio che il ghiaietto si sia compattato troppo e/o semplicemente le mie melanois non fanno il loro 'dovere' di scavatrici
scusassero, ma i denitrificanti non hanno bisogno di condizioni anossiche anzichè anaerobiche? altrimenti non mi torna più niente e le mie nozioni di chimica stanno insieme con lo sputo (tanto sputo)
Io sapevo che in mancanza di ossigeno i batteri in questione devono prendeselo dai no3( da cui non prendono certo l'n od il 3 ).
Resto dell' idea che basti avere un filtro amburgo o un buon italiano per vedersi ridurre anche i no3, senza ricorrere al fondo anossico. Secondo la westald(spero si scriva così) i batteri denitrificanti sono presenti anche nel film che ricopre le superfici, figuriamoci in una spugna o un cannolicchio. E poi esistono anche gli anaerobi facoltativi....
Comunque ci sono persone che usano fondi anossici con risultati migliori riguardo all' abbattimento di no3, ma coi i problemi del caso....Io spero di poter arrivare con gli anni e l'accumulo fanghi ad eliminarli con un fondo di ghiaia fine non anossico, ma in caso contrario credo che userei la sabbia solo in una zona, magari separata con una barriera per non farla mescolare al resto, visto che eliminare tutti i no3 è controproducente
prima dici che i denitrificatori hanno bisogno di condizioni anossiche e poi che basta avere un filtro amburgo o un buon italiano per ridurre gli NO3 (l'italiano c'è l'ho presente in quanto l'avevo nella vecchia vasca, l'amburgo ancora no )
in realtà io, a parte che sono qui per capire meglio il mio hobby e sono ignorante in materia (per il momento), ho in parte modificato il filtro interno juwel al fine di 'provare' a creare un fondo denitrificante nella parte bassa di quest'ultimo con lentissima circolazione d'acqua (ma vedrò con il tempo se funziona o meno .. l'abbassamento attuale dei nitrati che ho riscontrato credo sia semplicemente dovuto alla foresta di 'piante veloci' che ho in una zona della vasca)
si si anche io sono qui per confrontarmi, se ne sparo qualcuna ditemelo
Comunque intendo dire semplicemente che non importa ci sia un muro fotonico o uno strato di sabbia tra i denitrificanti e l' ossigeno. basta che l' acqua che attraversa i batteri sia abbastanza lenta da essere privata di buona parte dell' ossigeno da parte dei batteri che trasformano no2 in no3 e subito dietro si avranno delle zone, in cui ci sarà ricchezza di no3 e scarso o2 ideali per i denitrificanti. Ovviamente ci vuole tempo ma nell' amburgo (la cui denitrificazione è confermata da tutti i possessori) funziona meglio per un discorso di superficie esposta. guarda qui per avere un' idea di come è fatto l'amburgo o fai una ricerca per Hamburger Matten Filter se ti interessa http://www.aqua-japonica.de/images/m...-vorne-3er.jpg
Nell' italiano si ottengono risultati inferiori per i no3 solo dopo molto tempo, se ci si arriva, idem per il fondo, altri che hanno il juwel riescono a limitare bene i no3 tenendolo così com'è e danno il merito al filtro, io non ne ho mai avuti uno quindi non saprei
Sono di passaggio e vado di fretta, questa sera cercherò di leggere il link postato da scriptors, e cercerò di rispondere esaurientemente (spero).
Intanto dico che dice bene biociccio, riguardo ai batteri denitrifactori che in assenza d'ossigeno trattano lamolecola di NO3 "assorbendo" i tre atomi di Ossigeno e liberando l'Azoto che diventando gassoso si dipserde.
Questo in sintesi, cercherò di apliare il concetto più tardi, nel frattempo Vi consiglio di leggere anche il continuo della discussione nella sezione marino http://acquariofilia.biz/viewtopic.p...803&highlight=
in quanto il fondo anossico, il denitratore sono tutte metodiche che adottano i nostri fratelli maggiori (se mi passate il termine) del Marino
riguardo il cavetto concordo con te, la mia intenzione al momento è quelle di usarlo più per una risalita di nutrienti nella colonna d'acqua che per altro ... magari in piccola parte anche per tener calde le radici ...
Non riesco a capire che tipo di nutrimenti intendi far risalire in colonna Se intendi i Fosfati o il ferro precipitato stai attento perchè non ne potresti controllare la loro presenza...sul discorso di tenere calde le radici ti ho già risposto in altro topic
Quote:
il terriccio fertile, molto più fine e quindi compatto, come si comporta ?
è quest'ultimo che potrebbe portare ad avere zone anossiche piuttosto che anaerobiche ?
Ci stai parlando di varie granulometrie ma non ci dici l'altezza del tuo fondo che è fondamentale per evitare zone anossiche. Nel DBS fondo appositamente studiato nel marino si parla di fondi alti circa 15 cm formati da vari strati. Negli acquari d'acqua dolce di solito il problema non si pone a meno di fondi esclusivamente di sabbia finissima di una certa altezza.
Poi scusa scriptors, ma non ho capito se vuoi ricercare o evitare delle zone anossiche nella tua vasca.
L'utilizzo del cavetto riscaldante ccome detto da TuKo, crea una falda freatica con conseguente ossigenazione del fondo atto a trasformare lo stesso in un grande filtro biologico garantendo nutrimenti ai batteri nitrificanti di contro però se il suo intervento viene legato a parecchie ore al giorno o come fonte di riscaldamento principale può provocare danni anche gravi alle radici delle piante. Se pensiamo alla natura nei fiumi o nei laghi il fondo non è mai riscaldato. Per questo alla fine io non sono molto d'accordo al suo utilizzo.
Riguardo all'azione dei batteri denitratori, come detto in precedenza, lavorano in assenza d'ossigeno proprio in ambienti così detti anossici trasformano gli NO3 in azoto gassoso. La pericolosità però dei fondi anossici specie nel dolce, il cui fondo di norma è piantumato e pertanto sollecitato è quello di sprigionare gas pericolosi come l'anidride solforosa anch'essa prodotta dall'azione dei batteri. Gas che a differenza dell'azoto assolutamente innocuo per la fauna delle nostre vasche diventa letale.
Proprio per questo io cercherei d'evitare di creare appositamente delle zone anossiche in vasca.
in effetti non so nemmeno io cosa voglio dal mio fondo ma, dato che c'è, preferirei sfruttarlo al meglio sia in base alle sue caratteristiche sia a quelle della vasca (piccola nota: ho i nitrati a circa 2 e mi sa che, visto come scendono, dovrò immetterne un po in vasca ... per i fosfati, in caduta pure loro, ho ancora tempo)
parliamo di cose pratiche con esempi inerenti
il mio fondo è fatto da circa 4 - 5cm di terriccio e 4 - 6cm di ghiaino mediamente 0,3 (misto a poca ghiaia abbastanza più grossa, direi 5/6 volte piu grande, diciamo pietroline di mezzo cm circa)
anche nel terriccio qualche pietrolina c'è (il tutto è stato recuperato dalla mia vecchia vasca durata quasi 2 mesi) ma proprio qualche
ps. le tipologie dei materiali sono nel mio 'info'
ora, l'aspirazione principale, al momento, è quella di far diventare anche il fondo un buon filtro, sia per poter mettere qualche pesciotto in più (sono in attesa di 10 oto e 10 neocardina) sia per evitare, se possibile, sifonature (che non ho mai fatto) del fondo, motivo anche dell'insediamento di melanois che al momento prolificano bene
al momento il problema più grosso sono le alghe nere a ciuffetto che mi stanno ricoprendo le alternathera
i valori li leggi in firma aggiornati ad oggi
le idee che mi sono venute, senza ancora realizzarle sono:
- inserire attivatore batterico (JBL) con una siringa in varie parti quasi a contatto con il vetro di fondo
- installare (ma la vedo molto complicata) il cavetto riscaldante per 'movimentare' l'acqua nella zona del fondo in modo da favorire anche la discesa della 'cacca' in modo che venga ulteriormente 'metabolizzata' e resa disponibile per le radici delle piante (ho letto qualcosa in giro ma non prendo tutto come oro colato)
- verificare se la mi idea di zona denitrificante nella parte bassa del filtro juwel funziona (vedi topic - Filtro e pompa juwel) ... se non ho piante esageratamente mangia nitrati, credo già funzioni (ma ne dubito così presto)