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Fondo anossico....ma è veramente pericoloso ?
Ciao diverse volte ho letto su diversi forum della pericolosità di eventuali zone anossiche dei substrati delle nostre vasche. Da sempre leggo che una buona ossigenazione del fondo è fondamentale per la sua buona resa.
Ma adesso comincio ad avere dei dubbi..... Durante il ciclo dell'azoto come tutti sapranno sono una serie di ceppi di batteri che concorrono al suo completamento e questi (di norma) lavorano in presenza d'ossigeno. Mentre esistono quelli che lavorano in un ambiente anaerobico. Mi chiedevo e vi chiedevo nel caso in cui un fondo diventasse anossico, non avremmo ottenuto un filtro denitrificante ? In questa condizione lavorerebbero i batteri che in assenza di ossigeno trasformerebbero gli NO3 in azoto gassoso e pertanto volatile....perchè si consiglia sempre di gestire un fondo ben ossigenato ed evitare di far formare delle zone anossiche ? Forse è un discorso il mio riferito al marino e non al dolce ? #13 |
Re: Fondo anossico....ma è veramente pericoloso ?
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Cmq nelle zone anossiche si formano anche ceppi di batteri nn buoni, e anche dei gas velenosi che hanno a che fare con lo zolfo(infatti se si tocca il fondo,con zone anossiche, vengono su delle bolle che esplodendo liberano un odore di uova marce). |
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Anche io ho cercato l'articolo per chiarirmi i dubbi senza trovarlo....se qualcuno sà dovè che posti il link...grazie ! ;-) Quote:
Ma allora scusate, perchè per il dolce no e per il marino si? E perchè nei filtri denitrificanti (utilizzati soprattutto per il marino) questi gas velenosi non si producono ? |
perche il marino nn permette al coltivazione delle piante,quindi necessita di un mezzo alternativo per smaltire i nitrati, e poi tocca tener conto che il discorso è differente quando si parla si zone anossiche(quindi ambienti ristretti e compressi) o di un filtro denitrificatore costruito con il concetto di anossicità e con tutto quello che concerne il "contorno"(glucosio e altre cose che ora sinceramente nn so) per il funzionamento corretto.Come sappiamo i batteri muoiono e si riformano ma per avvenire ciò necessitano di particolari condizioni,prima fa tutte l'alimentanzione,nelle zone anossiche tutto ciò nn avviene in quanto si formano per ristagnazione dovuta ad una scarsa,o meglio assente, circolazione dell'acqua.
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Si...si...sul discorso piante sul dolce lo so benissimo e capisco anche il problema NO3 sul marino....ma quello che volevo capire era proprio il discorso chimico della situazione.
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Quello che voglio capire bene e come lavorano e cosa producono i vari Pseudomonas, Micrococcus, Bacillus, Proteus ecc. che lavorano in ambienti anossici, oltre al fatto che disgegrando la Molecola NO3 la portano allo stadio iniziale di Azoto (N2). E poi, ripeto perchè substrati anossici nel marino non fanno paura ma nel dolce si. Cosa cambia "chimicamente" nella lavorazione degli NO3 da parte di questi ultimi ceppi di batteri se essi lavorano in acqua salata o dolce. Insomma il fatto di avere un fondo anossico implica sicuramente la formazione di gas come acido solforico (H2S) o di metano entrambi molto tossici ? Nel caso la domanda avesse una risposta affermativa...perchè nei filtri denitratori, che come dicevi tu lavorando in ambienti ristretti e compressi questi gas non vengono prodotti ? Per quanto riguarda il glucosio, penso ti riferivi al fatto che le sostanze azotate arrivano all'interno del filtro denitratore sotto forma di proteine e poi trasformate più volte in ammoniaca per poi divenire NO2 ecc.... o a cos'altro ? |
Sinceramente nn ho mai approfondito tale discorso,ma forse chiarimenti maggiori li puoi avere,ovviamente, da chi ha un marino e adotta tale sistema,ancor di più nella sezione chimica del forum marino.
Darti ulteriori risposte equivale a copiare quello scritto sugli articoli che ho ritrovato, e dato che tale atteggiamento nn mi appartiene,faccio prima a invitarti alla loro lettura ;-) ;-) http://www.acquaportal.it/ARTICOLI/M...ri/default.asp e questo è per la costruzione e funzionamento di un denitratore. http://www.acquaportal.it/Articoli/F...ne/default.asp Spero di esserti stato utile. P.S. se apri un topic nel marino con tale argomentazione segnalamelo,vorrei seguire la discussione. |
Grazie Tuko per i link che mi hai postato, mi sono fatto una buona lettura e adesso forse qualcosa mi è più chiaro, ma alcuni dubbi in precedenza esposti restano.....mi consigli di postare nella sezione marino, solo perché li stanno più attenti agli NO3 rispetto a noi che abbiamo le piante o per cos'altro?
Dei due link che mi hai dato, mi sono appassionato quando ho letto, nella parte finale dell'articolo, dove si consiglia di non utilizzare gli attivatori batterici ma (nel caso si vogli far maturare prima le colonie batteriche) di immettere ammoniaca diluita al 5% in misura di 3pmm e una piccola dose di nitriti e nitrati...tutto questo ovviamente per alimentare i diversi ceppi batterici presenti nell'ecosistema, onde scongiurare un aumento degli uni rispetto agli altri. Non sapevo per esempio che a causa di alcuni batteri presenti in eccesso gli NO3 potessero essere ritrasformati in NO2 -05 Tutto questo è fantastico e meraviglioso....la chimica mi appassiona sempre di più perchè riesci a capire i difficili e precari equilibri della nostra vita !!! Comunque è un tema che voglio anch'io approfondire ulteriormente sempre riguardo ai fondi anossici e quanto prima ti posterò il link del topic che mi stò accingendo ad aprire nella sezione marino. Ciao e grazie per la chiacchierata ;-) |
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ciao ho seguito il tuo consiglio e aperto un post analogo
http://acquariofilia.biz/viewtopic.p...803&highlight= ma non mi stà filando proprio nessuno :-( :-( |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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