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Tiene, avevo capito bene e volevo solo riportare che nel mio caso anche con un rr all'incirca 10/1 sti benedetti ciano si ripresentavano puntualmente quando eccedevo con gli amminoacidi.
Un saluto.
Mute ,per ridurre i po4 resine,per aumentare gli no3 ,cibo che ne contenga oppure nitrato di sodio.
10 gr in 1/2 litro di acqua di osmosi ,poi dosi 1 ml ogni 100 lt di capienza,attenzione all'indagine lunga quindi non eccedere e controllare gli no3 giornalmente una volta raggiunta la rilevabilita io ho sospeso e si sono mantenuti tali solo dopo un paio di mesi ho rifatto 3 giorni di somministrazione.
Prima però per me devi portare i po4 a almeno non superiori a 0,03,
Se dosi congelato sospendilo. ...
Ok, provo e vedo.
Per quanto riguarda i cambi d'acqua (considerando che faccio un 10% ogni due settimane) mi fermo per 3-4 cambi? (quindi due mesi circa)
Originariamente inviata da egabriele
....
Insomma la loro rognosità e' che approfittano di ogni debolezza, e la difficolta' di eliinarli e' proprio capire di _quale_ debolezza soffre il nostro acquario.
Nel caso di Muten possiamo raddirizzare la triade, e il rapporto redfield. E poi vediamo se la debolezza era questa o c'e' dell'altro.
Ci provo, vediamo di risolvere.
Una cosa che mi chiedo. Sono dannosi per la vasca? O sono un problema solamente estetico?
Mi spiego, se ricoprono i coralli ovviamente portano danno, in quanto non li fanno crescere in modo corretto. Ma se si limitano a rocce e sabbia cosa comportano? La cosa che ho capito è che competono con in batteri ''utili'', quelli del ciclo dell'azoto. Esatto?
E ricapitolando:
Passo 1: Aggiustare triade (integratore Ca e A+B)
Passo 2: Abbassare pO4 (resina antifosfati)
Passo 3: Alzare leggermente e stando attento nitrati
Purtroppo possono danneggiare i coralli. All'interno accumulano Po4 ed "avvelenano" i coralli quando gli crescono a ridosso.
Non ricordo la fonte.
Ti devo contraddire. A quanto mi risulta, non accumulano PO4 piu' di qualsiasi altro essere vivente. Il problema e' la competizione di nutrienti, di luce, di acqua.
Quando iniziano ad attaccarsi ad una roccia sotto di loro cala il PH (meno luce, meno ossigeno). Questo crea un ambiente a loro favorevole che gli permentte di espandersi rapidamente.
LA roccia ricoperta non avra' batteri buoni sulla sua superficie, ma ciano batteri, e i batteri denitrificanti nella porosita' riceveranno molta meno acqua da denitrificare. Le alghe coralline non avranno luce e moriranno, cosi' come altre alghe unicellulari che nutrono filtratori e molli.
Quindi direi che piu' che intossicare... "soffocano".
Anche per questo e' utile aspirarli, per interrompere questo circolo vizioso.
Nella mia esperienza difficilmente si attaccano sui coralli finche' sono sani, probabilmente i coralli si sanno difendere.
quelli che possono intossicare (ma con una tossina, non con i fosfati) sono i dinoflagellati.
Quindi in piccole quantita' sono solo antiestetici. Ma il rischio e' che con un piccolo cambio di condizioni le piccole quantita' facciano molto presto a diventare grandi quantità.
Inoltre sono da vedere come un "sintomo" negativo di qualcosa che non va per il verso migliore nell'acquario. Come se ti viene la tosse. Non e' che si muore di tosse...ma volte se si trascura magari si puo' arrivare ad una polmonite!!!!
Allora riporto anch'io la mia esperienza.
Dopo circa 20 anni di marino e vari casini accaduti SEMPRE per errori miei, sono giunto alle seguenti conclusioni:
L'invasione di ciano avviene per scompensi biologici di cosi varia natura che è impossibile imputare una causa specifica, è vero, rr, ossigenazione, movimento, nutrienti e chi oiù ne ha più ne metta, tutti concorrono, ma ovviando a tali scompensi non è detto che l'invasione regredisca.
Io ho imparato una cosa: se ti fai prendere dalle fregole e cominci ad impastrocchiare soluzioni ottieni esattamente il risultato opposto, quindi la prima regola è quella di non avere fretta, ti è capitato ora rassegnati a qualche mese di passione.
Se vuoi risolvere in fretta il Chemiclean effettivamente li debella, ma credo che sconvolga anche tutti i rapporti biologici dei batteri buoni perchè E' un antibatterico che per quanto possa essere selettivo, non può esserlo al 100%.
Io personalmente ho risolto con la somministrazione di batteri antagonisti ma la lotta è lunga.
Ho usato il cianoclean di kz ma ci sono volute tre boccette e circa 3 mesi, in pratica il primo mese nulla, li aspiravo e ricomparivano, poi pian piano sempre di meno e sempre più chiari fino a che non li ho più visti ma ho continuato ancora la somministrazione per una settimana.
Quindi, vasca il più possibile a posto coi valori, mani in tasca, stabilità e cambiamenti di gestione solo se forzatamente necessari.
Quando capita: aspirare tutti i giorni, usare batteri antagonisti, pazienza e, a meno di azzerare o ridurre tutte le dosi di nutrienti, nessun altra operazione.
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L'uomo in nero fuggì nel deserto, e il Pistolero lo seguì.
Allora riporto anch'io la mia esperienza.
Dopo circa 20 anni di marino e vari casini accaduti SEMPRE per errori miei, sono giunto alle seguenti conclusioni:
L'invasione di ciano avviene per scompensi biologici di cosi varia natura che è impossibile imputare una causa specifica, è vero, rr, ossigenazione, movimento, nutrienti e chi oiù ne ha più ne metta, tutti concorrono, ma ovviando a tali scompensi non è detto che l'invasione regredisca.
Io ho imparato una cosa: se ti fai prendere dalle fregole e cominci ad impastrocchiare soluzioni ottieni esattamente il risultato opposto, quindi la prima regola è quella di non avere fretta, ti è capitato ora rassegnati a qualche mese di passione.
Se vuoi risolvere in fretta il Chemiclean effettivamente li debella, ma credo che sconvolga anche tutti i rapporti biologici dei batteri buoni perchè E' un antibatterico che per quanto possa essere selettivo, non può esserlo al 100%.
Io personalmente ho risolto con la somministrazione di batteri antagonisti ma la lotta è lunga.
Ho usato il cianoclean di kz ma ci sono volute tre boccette e circa 3 mesi, in pratica il primo mese nulla, li aspiravo e ricomparivano, poi pian piano sempre di meno e sempre più chiari fino a che non li ho più visti ma ho continuato ancora la somministrazione per una settimana.
Quindi, vasca il più possibile a posto coi valori, mani in tasca, stabilità e cambiamenti di gestione solo se forzatamente necessari.
Quando capita: aspirare tutti i giorni, usare batteri antagonisti, pazienza e, a meno di azzerare o ridurre tutte le dosi di nutrienti, nessun altra operazione.
Non sto qui a fare calcoli, ma anch'io ho qualche annetto di esperienza ( il mio primo marino lo costruii interamente quando avevo 16 anni ), e devo dire che siamo giunti alla stessa conclusione. Combattere i ciano rinforzando l'azione dei loro competitori.
Purtroppo possono danneggiare i coralli. All'interno accumulano Po4 ed "avvelenano" i coralli quando gli crescono a ridosso.
Non ricordo la fonte.
Ti devo contraddire. A quanto mi risulta, non accumulano PO4 piu' di qualsiasi altro essere vivente. Il problema e' la competizione di nutrienti, di luce, di acqua.
Quando iniziano ad attaccarsi ad una roccia sotto di loro cala il PH (meno luce, meno ossigeno). Questo crea un ambiente a loro favorevole che gli permentte di espandersi rapidamente.
LA roccia ricoperta non avra' batteri buoni sulla sua superficie, ma ciano batteri, e i batteri denitrificanti nella porosita' riceveranno molta meno acqua da denitrificare. Le alghe coralline non avranno luce e moriranno, cosi' come altre alghe unicellulari che nutrono filtratori e molli.
Quindi direi che piu' che intossicare... "soffocano".
Anche per questo e' utile aspirarli, per interrompere questo circolo vizioso.
Nella mia esperienza difficilmente si attaccano sui coralli finche' sono sani, probabilmente i coralli si sanno difendere.
quelli che possono intossicare (ma con una tossina, non con i fosfati) sono i dinoflagellati.
Quindi in piccole quantita' sono solo antiestetici. Ma il rischio e' che con un piccolo cambio di condizioni le piccole quantita' facciano molto presto a diventare grandi quantità.
Inoltre sono da vedere come un "sintomo" negativo di qualcosa che non va per il verso migliore nell'acquario. Come se ti viene la tosse. Non e' che si muore di tosse...ma volte se si trascura magari si puo' arrivare ad una polmonite!!!!
Purtroppo non riesco a ricordare dove ho letto ciò che ho riportato che ovviamente non è una mia affermazione. In quell'articolo era scritto che la maggiore concentrazione di Po4 nei ciano determinava la morte delle cellule delle colonie di sps che ne venivano a contatto, favorendo la progressione dei suddetti batteri a scapito dei coralli.
Se affermi il contrario avrai di certo le tue fonti. Farò una ricerca.
non conosco ne il sito ne' l'autore, e quindi non ne conosco l'affidabilità. (In generale ricorda che non basta che qualcosa sia scritta su un sito per essere vera, soprattuto oggi che si fanno i blog con un niente!)
Comunque a parte di tenere un acquario marino tropicale a 22°C mi pare dica tutte cose con cui concordo. Dice quello che ho scritto io, si creano al di sotto un "microclima" ideale per loro, soffocando cio' che sta sotto lo fanno morire, e marcendo produce inquinanti organici, tra cui i fosfati. ("Le alghe coralline non avranno luce e moriranno, cosi' come altre alghe unicellulari che nutrono filtratori e molli.")
Sull'attacco dei coralli, il forum e' pieno di persone che hanno piu' esperienza di me (io ho alle spalle un solo acquario di 6 anni). Nella mia esperienza diretta ed indiretta, non ho mai visto coralli soffrire per la presenza di ciano batteri, ma ho visto coralli sofferenti per le condizioni generali dell'acquario iniziare a morire, e _poi_ attecchire i ciano nelle parti sofferenti. Questo parlando di un acquario che ha zone di ciano e zone senza.
Poi se parliamo di un acquario completamente sommerso da ciano, allora e' un altro discorso.