|
Originariamente inviata da Yogas!
|
.......Mi sono rivolto verso mio zio che non è esperto nel settore ma essendo un biologo mi ha detto che se non fosse avviato per ciò che ne capisce,non sarebbe fisicamente possibile la vita in esso.........
|
Lo zio ha la scienza in mente ed ovviamente ti ha detto ciò che sa dal suo punto di vista.
Da un lato è vero che ogni acquario è a se e in esso si stabiliscono degli equilbri tra le tante componenti in gioco che non sono paragonabili ad altri acquari.
Dall'altro c'è il fatto che se un'acquario deve essere la rappresentazione di uno scorcio di vita .... tu hai seguito dei percorsi atipici..... dov'è che sono nel mare le rocce lavate con candeggina?
Andavano ripulite con metodi biologici, casomai lasciandole in vasca al buio e con schiumatoio a manetta per il tempo necessario, sifonando tutto il sedimento che ti rilasciavano sul fondo.
Allo stato delle cose, purtroppo, sono daccordo con chi ti dice di arrestare e ripartire. Andresti continuamente alla rincorsa della vasca e di tutti gli squilibri che ti si prospetteranno (e arriveranno di sicuro). A quel punto ti demoralizzerai e ti verrà forte la voglia di mandare tutto in vacca.
Se non sei troppo lontano da Fiumicino, fatti 2 passi e vieni a vedere qualche vaschetta delle nostre, così per renderti conto delle possibilità. Al momento ne stiamo gestendo 4 di cui 1 berlinese classico, 1 dsb e un paio di vasche da talea.