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Originariamente inviata da quarzonero
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Ciao,
il tuo progetto è interessante tuttavia a mio avviso ci sono alcune cose da rivedere.
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Grazie
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Originariamente inviata da quarzonero
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Il 24 litri (che poi sono 19) non convenzionale spero si riferisca al fatto di crescere la calli in mezzo a due blocchi di calcare visto che il layout è ben poco originale e già visto e stravisto...
Non ho ben capito il tipo di illuminazione che monta questa vasca.
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Il "non convenzionale" era riferito alle rocce calcaree e alla illuminazione.
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Originariamente inviata da quarzonero
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Posto che la Calli può crescere in un range di durezza totale tra il very soft e l'hard sicuramente (e non parlo solo per esperienza personale) predilige acque tenere e lievemente acide.
Hai già provato a misurare i valori in questa vasca?
Come stai messo a GH e kH?
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Pensavo di fare cambi frequenti per limitare la durezza, e di utilizzare la CO2 per abbassare il Ph (e concimare le piante).
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Originariamente inviata da quarzonero
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Seconda ipotesi...vasca abitata da Aphyocharax anisitsi
Come tutti i caracidi la specie in questione predilige acque tendenzialmente acide. Ora, ammesso e concesso che tu riesca ad ottenere e a mantenere un pH inferiore a 7 nella tua vasca è pensabile che questo caracide possa vivere a durezze estreme? Se fai altre ricerche in rete scoprirai che la riproduzione avviene di solito per valori di dGH intorno a 10°.
Inoltre è una specie che cresce oltre i 5 cm e considerando che va allevata in gruppi di non meno di 8-10 esemplari la tua vasca di 20 litri rischia di essere un po' strettina, non credi?
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Ehm.. La scheda diceva "GH 25°d", che è un sacco.. Mi sono perso il particolare "5cm".. Sulla quantità pensavo a 4-6 esemplari..
Conosci altri pesci che possano vivere in un'acqua che non mi aspetto possa scendere (ed essere mantenuta tale) sotto ai 10°d? (realisticamente penso 10
°d)
I test non li ho ancora effettuati perchè visto il fondo in akadama per alcuni giorni non avrebbe senso farli, in quanto inizialmente abbassa molto la durezza e provoca conseguenti sbalzi di ph. Li farò fra una settimana, e poi dapprima radi fino a sempre più frequenti a partire dal picco di nitrati, per cercare di capire se sia possibile, con opportuni cambi, ottenere una situazione stabile. Quindi l'ipotetica fase di inserimento pesci è da datarsi a "fra 2 mesi, circa".