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Certo Johnny, non è che intendevo definirli dei non acquariofili solo perchè fanno vasche distanti dalla mia filosofia, volevo solo esprimere la distinzione che c'è nel mio cervelletto
abbiamo opinioni diverse, e sicuramente tu hai molte più esperienze da pesare, ma siamo tutti d'accordo sul fatto che non si snobba proprio nulla quando uno le cose le fa bene
Originariamente inviata da Adryanx
Mi state facendo passare.la voglia di fare il prato ��
Vero ?
Mi trovi in appoggio sul discorso dei biotopi: non si potrà MAI ricreare perfettamente le stesse condizioni naturali dentro un acquario. Quindi, a meno che uno non si faccia una ricerca stracazzuta, seguita da altrettanto maniacali allestimento e gestione, non ha senso inseguire questo graal... molto meglio fare un acquario che sia gestito stabilmente e che SOMIGLI il più possibile all'ambiente di provenienza dei suoi ospiti.
Ovviamente ci sono biotopi più o meno difficili da riprodurre, ma in generale è questa la mia idea.
Che ne dite voi altri?
Comunque vorrei proporre anche un po' di autocritica, indicando un tema che spesso viene affrontato in maniera un po' troppo generica e superficiale: l'illuminazione.
Leggendo varie discussioni mi capita spesso di sentir dire che l'illuminazione standard di una vasca sia insufficiente, senza nemmeno chiedere che piante uno voglia, senza proporre allestimenti vari, non spiegando che la luce bassa non è sempre un male, ecc. Invece il tono generale è "di serie c'è poca luce, devi per forza aggiungerne altra o cresceranno solo i sassi". Ovviamente poi ci sono anche discussioni di segno opposto (tipo questa), ma l'idea generale è questa e secondo me ha portato un po' di appiattimento nei nuovi acquari.
Ma avete provato a fare una ricerca su google immagini scrivendo semplicemente "acquario acqua dolce"?
Basta guardare gli allestimenti che saltano fuori per capire con che idea arrivano i nuovi iscritti qui sul forum. Io non li biasimo. A prima vista sono vasche stupende e, senza sapere niente di questo mondo, si fa presto a volerle replicare.
Poi arriviamo noi a dirgli che quegli allestimenti non sono adatti ai pesci, che sono dispendiosi e difficili da gestire. Dall'altra parte c'è il negoziante che dice che tutto e possibile e che gli venderebbe anche sua madre.
Se in mezzo a questo ci mettiamo anche la poca voglia di leggere e informarsi che hanno alcuni, la frittata è fatta.
Per questo credo che, per chi inizia, la cosa importante sia imparare i fondamentali con vasche e specie semplici per poi arrivare col tempo a comprendere meglio ed apprezzare certi tipi di allestimenti.
Il problema è che noi diciamo una cosa mentre internet, FB, il negoziante di turno e i vari produttori, ne dicono un'altra.
Parlando di marino, il biotopo tipico di barriera comprenderebbe anche alcune specie di pesci balestra. Ma nessun acquariofilo assennato metterebbe mai un balestra con i propri coralli. Quindi parlare di biotopo, secondo me, è sbagliato in partenza perchè devi comunque escludere alcuni esseri che in natura hanno una funzione importante mentre in acquario farebbero solo danni
Per fare il pignolo, Biotopo si riferisce alle caratteristiche "non viventi" come suolo, acqua, legni morti etc. mentre gli organismi viventi, piante ed animali, sono definito come Biocenosi ed assieme al biotopo dove vivono formano quel particolare ecosistema. Certo poi ora il termine in acquariofilia viene usato per indicate una ricostruzione fedele per quanto possibile dell'habitat originario. Viao
Anche senza essere pignoli, l'appunto di Rip era molto chiaro e mirato. In realtà nella parola ecosistema sono raggruppati tutte le sottoclassificazioni. L'acquario rimanecomunque sempre un sistema chiuso e ARTIFICIALE dove di naturale non c'è adsolutamente niente, anzi quasi visto gli adattamenti che ogni singolo animale/componente ha dovuto subire/adattare le proprie caratteristiche che magari in natura nenche per idea sarebbero avvenute, anche se dalla natura aimè a volte sono prelevate.
Trovo invece molto figo quando o si cerca una riproduzione quasi simile alla realtà o quando per esempio nel marino si fanno convivere specie con esigenze differenti sps/lps/molli etc. In un ambiente ARTIFICIALE ma consono a specie diverse.
Anche senza essere pignoli, l'appunto di Rip era molto chiaro e mirato. In realtà nella parola ecosistema sono raggruppati tutte le sottoclassificazioni. L'acquario rimanecomunque sempre un sistema chiuso e ARTIFICIALE dove di naturale non c'è adsolutamente niente, anzi quasi visto gli adattamenti che ogni singolo animale/componente ha dovuto subire/adattare le proprie caratteristiche che magari in natura nenche per idea sarebbero avvenute, anche se dalla natura aimè a volte sono prelevate.
Trovo invece molto figo quando o si cerca una riproduzione quasi simile alla realtà o quando per esempio nel marino si fanno convivere specie con esigenze differenti sps/lps/molli etc. In un ambiente ARTIFICIALE ma consono a specie diverse.
Perfetto. Aggiungo un'altra considerazione. Sempre nel marino, la maggior parte delle vasche con colori stratosferici (spesso anche innaturali) non hanno fondale, le rocce cioè poggiano direttamente sul vetro. A me esteticamente non piace (ma questa è questione di gusti), ma certamente non è cosa naturale, anche se lo scopo è chiaramente quello di evitare gli inquinanti che si formerebbero nella sabbia. Detto questo, da me convivono benissimo da oltre 14 anni un Hepatus e un Flavescens che in natura non condividono gli stessi oceani, e non mi importa se un sarcophyton o una galaxea provengano dal mar Rosso o dalle Filippine. Quello che conta, come già osservato da altri, è realizzare un ambiente il più possibile confortevole per gli animali che decidi di ospitare (e questo lo vedi dall'aspetto e dalla durata di vita degli animali stessi) e soprattutto commisurato alle risorse economiche, di tempo, di attenzione che puoi/vuoi dedicarci.