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Il discorso nomenclatura era un esempio appartenente alla punta dell'iceberg.
Uno viene qui e gli si dice che Ticho, Ptero e Carassi insieme in 400 litri non ci stanno, gli si spiega "il perchè e il percome", che certi pesci hanno certe esigenze, che i valori dell'acqua esistono e vanno rispettati...però puntualmente c'è qualcuno che se ne frega...e che continua a fare di testa sua, pensando che il fluvial sia un ottimo acquisto.
Se arrivi in questo forum e hai appena preso una coppia di Trichogaster Lalius e ci dici che vuoi informazioni sui tuoi colisa, nessuno ti impicca, ti si dice che non si chiamano così e amen, con un pò di passaparola la nuova nomenclatura diventa la normalità (anche grazie alla funzione CERCA), ma questo non succede, perchè tanta gente se ne strafrega altamente. E se te ne freghi di come chiamarli....sfido io che li togli dal 35litri perchè ti è stato detto che non sono sufficienti per loro...o che smetti di dargli da mangiare i fiocchi della sera a favore delle drosophile....
Oltretutto non mi sembra uno sforzo sovrumano...se servisse Faby, io sarei per star qui una settimana intera a correggere tutti gli errori di nomenclatura. Se una cosa si chiama A....chiamala A. Non vedo perchè no...cioè...vero che non è grave...però è anche un pò indice di menefreghismo....io quando ho pensato ai macropodus mi sono letto praticamente tutti gli articoli che ci sono in rete in 67 lingue diverse...adesso non pretendo che uno abbia il mio stesso livello di follia...però boh...informarsi un pò non è che fa male...
..be.. se noi siamo acquariofili è giusto che ci aggiorniamo seguendo le nuove nomenclature... tra l'altro, è un piccolo sforzo, è solo una questione di abitudine e di un pizzico di memoria... poi uno è liberissimo di fare quello che vuole, ma se la scienza ha cambiato denominazione ai Colisa, inserendoli nel genere Trichogaster, io mi sento di chiamarli Trichogaster..... altrimenti avremmo ancora gli "Apistogramma" ramirezi o i "Cichlasoma" nigrofasciatum.... è chiaro che la sostanza è la stessa, ma non è un discorso di essere puntigliosi chiamare i pesci come stanno, se vogliamo chiamarli con il nome scientifico.. (negozianti compresi) altrimenti passiamo ai vari "ciclide nano gioiello" o "gurami nano".... possiamo anche farlo, ma dato che AP vuole essere un Portale d'acquariofilia serio, secondo me è giusto aggiornarsi con le nuove ricerche...
..ps.. vi risparmio il "discorso killi" perchè questi pesci essendo ancora sotto studio, cambiano nome continuamente!.. ma è giusto così..
ho tenuto e riprodotto Elassoma evergladei in 7litri senza filtro , e potrei dire che vaschette da 10 litri sono sufficienti per una coppia o un trio di questi pesci.... stessa cosa per piccoli Epiplatys... molti piccoli Labirintidi in Europa vengono allevati in vaschette da 15 litri (i Parosphronemus, ad esempio)
farei una piccola specifica, in particolare un distinguo tra l'acquario, che potremmo definire come quel sistema che deve rimanere in equilibrio nel tempo e la vasca d'allevamento.
nelle vasche d'allevamento molto spesso si mettono i pesci il giorno dopo averle riempite in quanto 2 settimane dopo probabilmente vengono smantellate per metterci altri pesci, caso limite ma può essere, capita di fare cambi quasi totali. molto spesso queste vasche non hanno fondo al fine di facilitarne la pulizia, non che i pesci si trovino male ma è una cosa diversa dall'acquario, e sicuramente si limita a quella categoria di persone che quando esce di casa la sera guarda l'orologio in continuazione perchè deve dare l'artemia agli avannotti o si accorge che l'acqua va cambiata solo dando un'occhiata alla vasca. questo è l'appassionato che se per qualsiasi motivo dovesse venirgli meno l'acquario soffre da morire
Discorso differente per il primo approccio del neoappassionato. Il fine principale è mantenere in equlibrio l'acquario e senza dubbio è più semplice farlo in acquari più grandi, questo non significa che chi ha il giusto approccio per imparare e legge le guide non riesca a fare un acquarietto strutturato, ma penso che il fine sia quello di aiutare il neofita a non avere delusioni nell'arco di poche settimane e sicuramente lavorando s una vasca di medie dimensioni gli errori vengono attutiti.
in sintesi io sono per
Tu fatti una vaga idea idea dei pesci che potrebbero piacerti (quando dici questo al neoappassionato l'elenco tende a infinito)
compri un acquario grande e lo allestisci con fondo e piante in abbondanza (salvo rare eccesioni) inserisci qualche gasteropode (del tipo infestante, melanoides, planorbarius)
...e tra un mesetto misuri i valori dell'acqua e vediamo che pesci infilarci
compri un acquario grande e lo allestisci con fondo e piante in abbondanza (salvo rare eccesioni) inserisci qualche gasteropode (del tipo infestante, melanoides, planorbarius)
...e tra un mesetto misuri i valori dell'acqua e vediamo che pesci infilarci
mi trovi in parte d'accordo, secondo me dovrebbero pensare subito più o meno che pesci inserire, sai che bello avere una vasca con i valori ideali per gli apistogramma, ma non avere il fondo di sabbia?
...in effetti, Mario.. c'è una differenza tra vasche di casa e vasche di allevamento!..hai ragione a precisare... le vaschette da riproduzione dei Parosphronemus che ho visto in Germania nelle fishroom di alcuni esperti in Labirintidi sono da 15 litri di solo vetro, senza fondo con filtro a spugna, una mezza noce di cocco ed un paio di foglie di terminalia, vasche estremamente funzionali per la riproduzione di questi piccoli labirintidi, dubito che queste vasche godino dell'apprezzamento di acquariofili che bazzicano il reparto "vasche biotopo" ...ma queste vasche funzionano e permettono la diffusione nell'hobby di specie che meritano, mentre in vasche pienamente arredate la cosa diventa pi difficile e si ottengono solo pochi avannotti... diverso è il discorso dell'acquariofilo che si dedica alla riproduzione.....
dimenticavo di dire che la coppia di Elassoma, era sì... in 7 litri, ma giusto fino alla deposizione, perchè è stata prelevata dal bacinellone da 90 litri fitto di piante che era in giardino.. in questo caso ho preferito isolare la coppia e dedicare la vaschetta al primo accrescimento delle larve..
La nomenclatura in acquariofilia è essenziale! Se i nomi cambiano in tutta Europa, e noi rimaniamo indietro, mi dici come cavolo facciamo a confrontarci con quel mondo (parlo dell'area tedesca, notoriamente molto più avanzata di noi), a leggere o scrivere nei loro forum tematici, o con amici che provengono da quella zona, se non conosciamo nemmeno i nomi aggiornati?
Quando vado in negozio, e ancora leggo "Papiliochromis ramirezi", capisco subito che non è un negozio affidabile...
Cosa ci vuole ad adeguarsi?? Come dice Marco, con i kilii è un casino!!...eppure si fa!!
Marco, Mario, avete pienamente ragione, io stesso ho una femmina di Austrolebias alexandri "Camino Acceso", rimasta sola, in una vaschetta da 10 litri...allestita in 10 minuti e subito popolata...
Stiamo parlando di persone che manco sanno come si alleva un pesce, indipendentemente da come si chiami, non venitemi a dire che è fondamentale come lo chiamino!!!
Cosa devono andare a scrivere sui forum stranieri, che manco leggono sui forum italiani!!!!
Dai, su, facciamo i bravi....
Poi, giustamente il neofita che arriva, leggendo questi discorsi, pensa "ma dove ca##o sono finito?!?!? Tutti professori quì??"
Ti assicuro, leggendo diversi thread di principianti mi verrebbe voglia di dare delle testate non a loro con i soliti errori, ma a chi risponde con tono di saccenza e ironia. Se vuoi usare quel tono, molto semplicemente, non rispondere.
E con questo io, che sono appassionato di trichogaster.. ehm.. trichopodus mi sono impegnato ad usare questa nuova nomenclatura.. precisando che secondo fishbase non esistono i trichogaster chuna/lalia ma solamente trichopodus http://www.fishbase.org/NomenClature...ry&backstep=-2
PS: e via PM lo dissi anche a Cookie che probabilmente eravamo solo noi due a farlo per quanto riguarda colisa, trico & co :P :P
E se te ne freghi di come chiamarli....sfido io che li togli dal 35litri perchè ti è stato detto che non sono sufficienti per loro...o che smetti di dargli da mangiare i fiocchi della sera a favore delle drosophile....
Il punto è questo.
Poi se vogliamo continuare a rimanere nel Paleolitico dell'acquariofilia...tanto siamo già gli zimbelli d'Europa, per cose ben più importanti...
Ho letto tutto d'un fiato gli interventi e la questione si fa interessante. Mille grazie a Patrick per lo splendido intervento che condivido, era quello da cui avrei voluto partire: nanovasche per un pubblico "esteta" che però non si informa sulle esigenze dei pesci, poi mi sono un pò persa
Arrivando alla nomenclatura la faccio breve, anch'io sono per chiamare le cose col loro nome e per cercare di aggiornare la situazione acquariofila italiana. Poi se un nuovo utente rimarrà sconvolto perchè gli si ricorda che il colisa non esiste più e se ne va tacciandoci di pignoleria bè allora è un pirla, se invece inizia a chiamarlo trichogaster allora è un buon acquisto. Jacopo però se un negoziante mi chiama le trigonostigma ancora rasbore mica è sintomo di negozio inaffidabile
Alek ma mi citi Shakespeare così? En passant? Wow!
Poi se un nuovo utente rimarrà sconvolto perchè gli si ricorda che il colisa non esiste più e se ne va tacciandoci di pignoleria bè allora è un pirla, se invece inizia a chiamarlo trichogaster allora è un buon acquisto.
Quote:
Jacopo però se un negoziante mi chiama le trigonostigma ancora rasbore mica è sintomo di negozio inaffidabile
Però è sicuramente sintomo di negoziante non informato...che è sintomo di mancanza di passione...che è sintomo di menefreghismo...
Se ci pensi bene, perché tu lo sai e lui (il negoziante medio) no? Perché se ne frega! Sennò starebbe tutto il tempo libero ad informarsi, su libri, riviste e siti vari...