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però solo per capire, scusami ma non so a che vasca ti riferisci, hai piante dentro? come fai a stabilre che sta denitrificando e soprattutto che è il percolatore che sta denitrificando? non so al massimo rispondimi in pvt...
Ne avevamo già parlato in un topic che aprii riguardo ai biofilm, ricordi?
La mia esperienza mi porta a concordare con Falko... non però OGNI biofilm indistintamente, ma ogni biofilm di un certo spessore che goda delle condizioni di ossigenazione e approvvigionamento di carbonio sufficienti.
infatti m riferivo a quello, e ricordi che anche lì dicevo che è una cosa che secondo me non ha fondamenti. Nel senso che (lo so che fate tutti riferimento al libro della walstad) il problema è che anche la walstad stessa diciamo "la butta un po' lì". Io quello che posso dire e che a me hanno sempre detto " in biologia tutto dipende nulla è maisicuro al 100%" e in effetti è così in tutti i campi. Una affermazione come quella in campo biologico è secondo me veramente da prendere sotto gamba. Perchè per arrivare a essere sicuri di ciò ci vorrebbero studi molto approfonditi sulle colonie, su diversi campioni e soprattuto attraverso saggi biologici, la cosa richiede tempo e parecchi sforzi e denaro, quindi o ci si mette qualche scienziato seriamente oppure si rimane sempre col dubbio.
Ad ogni modo quello che ho già detto l'altra volta è che a mio parere, anche considerando che potenzialmente ogni biofilm può denitrificare, va cmq considerato DOVE si trova il biofilm, se su un substrato inerte, se su una pianta, se alla luce, se all'ombra, se è in un punto dove c'è molta corrente d'acqua e quindi ossigeno oppure se è in un punto stagnante ecc... Le variabili sono tantissime e io rimango sempre meno convinto che tutti i biofilm denitrifichino, che potenzialmente lo possano fare ok, ma essendo batteri anaerobi facoltativi ed essendo i processi anaerobiotici molto meno produttivi dal punto di vista energetico, a quei batteri appena arriva un poco di ossigeno sicuramente questi passano immediatamente ai processi aerobici, bloccando quindi la denitrificazione con tutti i fattori negativi di cui parlavo sopra e che pare interessino poco pur essendo abbastanza evidenti.
effettivamente quello che ho scritto puo' essere interpretato male , concordo con te sul fatto che potenzialmente ogni biofilm possa denitrificare
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Perchè dici che in un filtro esterno che ha volume limitato e portate elevate è quasi d'obbligo l'utilizzo di materiale super poroso se comunque non è poi cosi indispensabile l'utilizzo di questi materiale in vasche (con pesci e piante) dove si può creare la possibilità che si formino zone e superfici che garantiscono insediamento di colonie anaerobie che svolgono attività denitrificante?
un filtro con portata elevata è quindi molto rapido consente un maggior passaggio di acqua anche forzato in zone meno "comode" per l'acqua, quindi in questo caso i superporosi possono offrire maggiori superfifi ai nitrificanti.
concordo ed aggiungo :
avendo una portata elevata l'effetto lavaggio che ne consegue fa in modo che difficilmente il biofilm riesca ad ancorarsi sui supporti lisci
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Sempre per i motivi spiegati da Entropy sarebbe opportuno creare le giuste condizioni in filtri come quello esterno (di cui sopra), ma è cosi importante in certe vasche consentire al massimo l'azione denitrificante nel filtro se poi anche la vasca, diciamo una volta maturata, riesce a svolgere queste funzioni?
E se comunque alle piante si riesce lo stesso a dare nitrati (sia per ciclo diretto dell'azoto in acqua, sia per integrazione) ?
è quello di cui parlavo prima, personalmente ho sempre reputato la denitrificazione non come una soluzione al problema ma un' aiuto che però si deve instaurare e mantenere da solo, cercare di forzarne l'insiediamento è piuttosto complesso e come vediamo spesso di breve durata.
concordo
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Qual è il vostro parere?
Io dalle mie modeste esperienze e conoscenze ritengo sia utile fornire diversi e tanti substrati ai batteri nel filtro (nella vasca si formeranno a maturazione completa sia per i nitrificanti che denitrificanti) ma se ciò se non lo si può permettere nel filtro probabilmente il problema della loro assenza poi non si presenta. Penso che il sistema acquario risolva da sè la loro assenza (mi riferisco ai materiali superporosi).
anche io sono dell'idea che la maggiore varietà di materiali filtrati è da preferire. Il discorso che facevo io a favore dei superporosi (come ho già detto) era finalizzato a moltissimi filtri moderni compatti che spesso si trovano di fronte forti carichi organici o errori con conseguenti sbalzi del carico organico e fluttuazioni delle popolazioni batteriche, la mia idea è che in questi casi i superporosi possono attutire il colpo offrendo superficie maggiore anche con un filtro non eccessivamente grande.
Poi è ovvio che se su un 100l ci piazzo una sump da 50l piena di spugne la supefricie sarà enorme, ma siccome l'acquariofilo medio non è in questa situazione...
ciao
troppe variabili , penso che il substrato biologico vada ragionato sul filtro che si ha a disposizione , e si riallaccia al discorso di faby che condivido , aggiungo pure che il materiale da utilizzare vada ragionato anche sul tipo di conduzione che si vuole avere , ad esempio io prediligo filtri molto lenti ,con portate ridicole , utilizzo quindi , spugne e bioball x favorire la caduta dei fanghi e garantire il ricambio generazionale dei batteri , secondo me usando i superporosi ,con una conduzione del genere , il rischio di intasamento totale del filtro c'e'
__________________
Alessandro
Those who risk nothing,do nothing,achieve nothing,become nothing. "Allan Davis Jefferies"
troppe variabili , penso che il substrato biologico vada ragionato sul filtro che si ha a disposizione , e si riallaccia al discorso di faby che condivido , aggiungo pure che il materiale da utilizzare vada ragionato anche sul tipo di conduzione che si vuole avere , ad esempio io prediligo filtri molto lenti ,con portate ridicole , utilizzo quindi , spugne e bioball x favorire la caduta dei fanghi e garantire il ricambio generazionale dei batteri , secondo me usando i superporosi ,con una conduzione del genere , il rischio di intasamento totale del filtro c'e'
sicuramente il discorso di fondo è valutare la tipologia di filtro che si utilizza, prima anche della vasca su cui la intalliamo (dal punto di vista allestimento) perchè appunto filtri diversi hanno caratteristiche diverse.
COnsocrdo pienamente con te che su un flusso lento a questo punto i superporosi a mio parere diventano superflui, però possono essere utilei su flussi veloci.
troppe variabili , penso che il substrato biologico vada ragionato sul filtro che si ha a disposizione , e si riallaccia al discorso di faby che condivido , aggiungo pure che il materiale da utilizzare vada ragionato anche sul tipo di conduzione che si vuole avere , ad esempio io prediligo filtri molto lenti ,con portate ridicole , utilizzo quindi , spugne e bioball x favorire la caduta dei fanghi e garantire il ricambio generazionale dei batteri , secondo me usando i superporosi ,con una conduzione del genere , il rischio di intasamento totale del filtro c'e'
sicuramente il discorso di fondo è valutare la tipologia di filtro che si utilizza, prima anche della vasca su cui la intalliamo (dal punto di vista allestimento) perchè appunto filtri diversi hanno caratteristiche diverse.
COnsocrdo pienamente con te che su un flusso lento a questo punto i superporosi a mio parere diventano superflui, però possono essere utilei su flussi veloci.
ciao
D'accordo sul fatto che portate elevate offrano migliori vantaggi nell'utilizzo di superporosi sia per la maggiore superficie che offre un cannolicchio di questo tipo per la nitrificazione, sia per il continuo lavaggio del materiale stesso (evitando accumuli, intasamento etc).
Ma portate lente, ad esempio in filtri in cui il materiale superporoso è situato alla fine come ultimo elemento prima della ricaduta in vasca, potrebbe favorire condizioni di semi anaerobiosi?
E se questo concetto è corretto e se ho capito bene, però, oltre ad essere vantaggioso a sua volta un flusso lento favorirebbe nel tempo l'intasamento dei pori?
Lo chiedo perchè magari mi immagino un filtro con ad esempio spugne - cannolicchi lisci - cannolicchi superporosi (o solo tanta spugna e superporosi) con una portata lenta, per cui magari il livello di ossigeno in entrata è 7 mg/l e in uscita diventa 3 mg/l... (è un esempio ovviamente)
__________________ "AQUARIOFILA DUE MARI 2012 - II EDIZIONE"
19 - 20 - 21 ottobre presso la Galleria Comunale del Castello Aragonese a Taranto.
info www.gatonline.org
certo questa condizione di ti porterebbe ad avere condizioni di anaerobiosi quindi in teoria denitrificazione, però è anche vero che appunto l'otturazione dei materiali porta ad una lenta diminuzione della stessa quindi alla fine nei flussi lenti i superporosi possono essere anche evitati... questo ovviamente è tutto frutto di mie opinioni e
I materiali biologici superporosi, spesso consigliati per allestire un filtro acquario, sono scelti per la loro alta superficie specifica teorica, che fornisce un ampio spazio per l'insediamento dei batteri nitrificanti. Tuttavia, ci sono alcune considerazioni critiche da tenere a mente:
1. Superficie Utilizzata vs. Teorica
Superficie Teorica: I materiali superporosi hanno una superficie teorica molto elevata (fino a 250 m²/L). Tuttavia, questa superficie è teorica e non sempre completamente utilizzata.
Intasamento: Quando i batteri muoiono, possono intasare i microfori, riducendo la superficie effettivamente disponibile. Questo è un problema che può richiedere manutenzione regolare.
2. Durata e Sostituzione
Sostituzione Regolare: Alcuni produttori consigliano di sostituire i materiali superporosi ogni 6 mesi per evitare l'intasamento. Questo può essere costoso e scomodo per molti acquariofili.
Pulizia: Anche se il materiale può essere pulito, farlo con sostanze come l'acido cloridrico non è pratico né sicuro per l'uso casalingo.
3. Confronto con le Spugne
Superficie delle Spugne: Una spugna standard ha una superficie di circa 0,5 m²/L. Il rapporto di 1 litro di materiale superporoso che sostituirebbe 500 litri di spugna sembra eccessivo. È più realistico pensare che possa sostituire un volume minore, tenendo conto dell'efficienza reale.
4. Denitrificazione
Condizioni Necessarie: Perché la denitrificazione avvenga, è necessaria una bassa quantità di ossigeno e la presenza di carbonio organico. Queste condizioni non sono facilmente raggiungibili all'interno delle microcavità dei materiali superporosi, a causa del ricambio d'acqua e dell'ossigeno.
Conclusione
Mentre i materiali superporosi offrono alcuni vantaggi teorici, la loro efficacia dipende fortemente dalla manutenzione e dalle condizioni dell'acquario. Potrebbero non essere la soluzione migliore per tutti, soprattutto considerando il costo e la necessità di sostituzione frequente. Alcuni appassionati trovano altre soluzioni, come le spugne o altri media filtranti, più pratiche ed economiche.
È essenziale valutare attentamente le esigenze specifiche del tuo acquario e considerare se i benefici potenziali giustificano i costi e la manutenzione. L'acquisto dovrebbe essere basato su valutazioni pratiche piuttosto che su promesse teoriche di superficie. Per ulteriori suggerimenti su come ottimizzare la configurazione del tuo filtro, visita https://vegasplus-casinoz.com/