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Originariamente inviata da malù
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Grazie per la precisazione Damiano, il fatto è che molti dei pesci da te nominati si vedono da parecchio e per questo vengono erroneamente scambiati per specie autoctone.
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purtroppo la lista di queste specie è lunghissima. gambusia, channel catfish, blue catfish, rodeo amaro, carassio, aspio, etc etc. ovviamente nella stragrande maggioranza dei casi la diffusione di questi animali non è certo da imputarsi a qualche acquariofilo superficiale, ma a semine e rilasci fatti spesso per manifestazioni di pesca agonistica, fatti da amministrazioni locali poco attente alla qualità del pesce seminato e, purtroppo, a volte fatti da pescatori molto poco intelligenti che per soddisfare la loro voglia di pescare pesci combattivi e di grossa stazza si divertono ad introdurre queste specie dove non sono presenti. (il siluro su tutti)
la gambusia ad esempio fu introdotta perchè grande divoratrice di larve di zanzara, ma si è diffuso e riprodotto a dismisura.
il siluro ad esempio è originario dei grandi corsi d'acqua dell'europa centro-orientale, ma è riuscito ad adattarsi bene anche a corsi d'acqua più piccoli come i nostri, riuscendo a colonizzare anche rogge, fontanili e canali di piccola dimensione e diventando in breve la specie dominante.
ma ci sono esempi anche con anfibi e crostacei...basti pensare alla rana toro americana, importata a scopo alimentare e poi diffusasi in vaste zone del nord Italia impoverendo brutalmente la popolazione di rane autoctone, o al famigerato gambero rosso della Louisiana, comunemente detto gambero killer, che soprattutto dalle mie parti (lago di massaciuccoli e zone limitrofe) ha fatto negli anni scorsi enormi danni anche all'agricoltura
questi dovrebbero essere tutti validi motivi per far ragionare la gente e fargli capire che le specie nostrane sono già in pericolo a causa di questi "intrusi" (per carità, non è colpa loro ma di chi li porta) e a causa di sempre più precarie condizioni ambientali, e che quindi andrebbero lasciate dove stanno e non dovrebbero abbellire l'acquario di nessuno.