Entropy sicuramente saprebbe dirci di più!

Il potenziale redox, per dirla alla buona, è la somma delle reazioni di ossidoriduzione in un substrato/ambiente. Esso è pertanto connesso alla presenza di ioni idrogeno, di idrogeno molecolare, di ossigeno, e dalla presenza di questi ultimi dipendono le disponibilità di tutti gli elementi che andiamo a fornire con la fertilizzazione e/o che sono naturalmente presenti nell'acqua; nel particolare una situazione in cui il substrato in questione (con cui possiamo anche intendere la colonna d'acqua) è ossidante, se non erro, paradossalmente favorisce l'assorbimento ad esempio del ferro, poichè un ambiente riducente ne limita la disponibilità e la stabilità elettronica (e ciò vale ovviamente per molte altri ioni/molecole). Non solo ma un ambiente relativamente acido, a livello di fisiologia di membrane, migliora le diffusioni facilitate e passive, nonchè trasporti attivi vari di molteplici elementi (sia nelle foglie che nelle radici). Infine, per via delle reazioni di riduzione dell'ossigeno molecolare (che vanno intese come sempre all'equilibrio) si scongiura la formazione di zone anossiche nel substrato.
Va ricordato comunque che i dati teorici che si hanno sulle coppie redox, possono differire anche di molto nella pratica, perchè i substrati che indaghiamo hanno complessi intrecci biochimici, per via della complessità stessa dell'ambiente che andiamo a studiare.
P.s. La pagina di Wikipedia spiega bene la parte di chimica di questo processo, ma la parte che parla delle piante è meglio prenderla con le pinze, in quanto non si riferisce a idro- e igrofite, quelle che interessano a noi...