Affascinante come queste discussioni sfocino nel nonsense più assoluto.
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Originariamente inviata da atomyx
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1) se abbiamo scelto di formare un grande stato chiamato Europa, le leggi e le tasse dovrebbero essere uguali per tutti, senza distinzione di confine o di idea politica.
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Cioè dovrei pagare le stesse tasse di un miliardario? O di un finlandese con lo stipendio 4 volte il mio e super servizi pubblici? Che cavolo di proposta è?
Dovrebbe pagare le stesse tasse chi guadagna 1000 euro e chi ne guadagna 10000?
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Originariamente inviata da atomyx
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2 Se è vero che facciamo parte di un grande continente definito di élite, dovremmo avere lo stesso fondo internazionale di garanzia (BCE) che garantisca nel bene e nel male gli stessi diritti e le stesse assicurazioni a tutti i cittadini
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La BCE, che io sappia, è una banca, e non un "fondo internazionale di garanzia" (garanzia di cosa? di non pagare la dogana?). E' un casino se è una banca a dover garantire "diritti e assicurazioni". Diciamo che non è esattamente la sua funzione...
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Originariamente inviata da atomyx
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invece siamo divisi da quello che viene definito euro-zona e non.
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E se qualcosa arriva da fuori "euro-zona", qual'è la proposta?
Se compri fuori europa, paghi i dazii doganali, come succede in tutto il mondo, da secoli (dopodiché si può discutere se siano alti o meno, e se sia il caso di toglierli, ma occhio a invocare troppo un "libero mercato mondiale", poi non ci lamentiamo se chiudono i negozi e gli stipendi italiani si livellano a quelli asiatici o sudamericani, è la definizione di libero mercato).
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Originariamente inviata da atomyx
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Per quello che riguarda la tassazione, be... credo che in questa semplice citazione scritta a cavallo del 1800 sia racchiuso tutto: “Non c’è peggior schiavo di colui che è falsamente convinto di essere libero” [Johann Wolfgang von Goethe]
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???
Di nuovo, ma di cosa stiamo parlando???
Quello non libero, va a finire, sono io, che pago le tasse da sempre pure per quelli che non le pagano, naturalmente con millemila giustificazioni, tutte giuste, condivisibili e sacrosante, ma intanto c'è chi paga sempre (e si sorbisce pure di essere chiamato "schiavo falsamente convinto di essere libero") e chi paga una tantum e si lamenta che le tasse sono alte.
E alte lo sono, intendiamoci eh! Ma nessuno si chiede perché. E' sempre colpa dei "politici che rubano" (ma poi qualcuno li vota), dei "tanto sono tutti uguali" (e candidarsi in prima persona, oppure votare almeno "il meno peggio"?), del "magna magna" (ma poi invece di denunciarlo, se capita, magnamo pure noi), dell' "mandiamo a casa tutti, rivoluzione!" (e poi? Far West? Andate in Afghanistan, lì funziona così, vedete se vi piace, poi mi dite).
Ma "pagare meno, pagare tutti" no, eh?
Per il resto, da "consumatore" (lo siamo tutti) se qualcosa costa meno all'estero (non necessariamente fuori europa) penso sia sacrosanto comprarlo lì (IMHO i mercati troppo protetti producono più costi che benefici). Questo serve da stimolo (alle produzioni "nazionali") ed è una salutare concorrenza.
Purtroppo da noi va più di moda la furbizia: avere la dogana (cioè una protezione dalla concorrenza, spesso spietata, del resto del mondo) ma fare i "furbi" e il dazio farlo pagare agli altri. Equivale (IMHO) a segare il ramo su cui si è seduti.