E pure sta discussione è finita come l'altra, già citata (
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=342778).
Si parte criminalizzando l'uso di CO2 (che non è riservato a vasche iperspinte, ma, in molti casi, giova anche a vasche "tranquille"), e poi viene fuori una delle seguenti:
- il papà ha aperto a manetta il rubinetto,
- il tubo (che non doveva esserci) ha pescato CO2 liquida
- l'impiantino fai-da-te a zucchero e lievito ha vomitato in vasca,
- ...
Ma usare un impianto per uso acquariofilo (che costa pure meno di quanto ho letto in questa discussione), no?
Io la CO2 l'ho usata per anni, esclusivamente come "aiuto" alle piante in vasca non spinta (0.4 W/l senza fertilizzazione, PH alcalino, circa 10 - 15 mg/l di CO2 disciolta) con enorme soddisfazione.
Mai un problema, anzi, l'ho tolta perché le piante crescevano troppo.
Impiantino Askoll a bombola usa e getta (13 euro annui di costo di ricambio), diffusore ottimo, riduttore in ottone e manometro: 80 euri compresa una bombola da 500g.
La CO2 sarà pericolosa, ma l'imperizia dà una bella mano.
Sul PH-metro (la panacea, pare, contro ogni pericolo) quoto Tuko: se starato (o malfunzionante) ti spreme la bombola fino a farti fuori la vasca. Un impianto ben tarato e ban fatto è strasicuro. Quello che non c'è, non si rompe.
PS: prima che qualcuno tiri in causa la "lobby dei venditori di bombole" (visto che il complottismo va più di moda della CO2), preciso: io la CO2 non la uso più, l'impiantino lo tengo e non lo vendo, sto progettando un vascone di circa 250 lt a gestione naturale con filtro d'Amburgo e poca luce.
Il fai-da-te lo adoro, ma se qualcosa non so costruirlo, o mi documento bene su come fare, o lo compro già fatto e fatto bene. Semmai risparmio dove è meno rischioso e faccio pari.