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Originariamente inviata da bibarassa
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condorfly, bella idea quella di una gestione comune di taleari allo scopo di poter usufruire di talee gratuitamente (pagando naturalmente una quota sociale), se fosse fattibile sul piano pratico. Bisogna cominciare a studiarci sopra
Ciao
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Beh, guarda, l'ho buttata lì.
Bisogna studiarsela, ed essere consapevoli che ci potrebbero essere non poche difficoltà.
Si potrebbe costituire un'associazione, per avvantaggiarsi dal punto di vista fiscale di alcune previsioni, e per dare il crisma dell'ufficialità e garanzie agli associati.
Si potrebbero utilizzare le quote associative per l'acquisto di coralli e la copertura delle spese (qui non sarebbe facile procedere se non a forfait), stabilendo che su base per esempio trimestrale (ma anche quadrimestrale o più), si dovrebbe procedere alla distribuzione, ovviamente gratuita, agli associati che ne fanno richiesta (su base rotativa, naturalmente, in caso di domanda superiore all'offerta).
Si potrebbero, soprattutto all'inizio, utilizzare i taleari degli associati che li mettono a disposizione, con rimborso delle spese. Qui il problema potrebbe essere quello di comprendere i vantaggi per chi gestisce il taleario.
Uno potrebbe essere il vedersi in parte compensate le spese di gestione con la quota versata dall'associazione. Un altro quello di poter accedere a nuovi coralli, magari più costosi o rari, acquistati con i fondi dell'associazione.
Insomma, i problemi sul tappeto sarebbero molti, ma credo che studiandoseli bene, si potrebbero forse affrontare.
E' inutile dire che il funzionamento della cosa si dovrebbe comunque ed inevitabilmente basare su alcuni requisiti di fondo di quei soci che si assumono la gestione diretta dell'associazione.
Senza serietà, affidabilità, correttezza e buona volontà, non si va da nessuna parte.
Boh, se ne può parlare...
Certo sarebbe molto interessante versare una quota annuale e ricevere in cambio, nel rispetto delle norme (cessione a titolo gratuito), una serie di talee ben cresciute e magari diverse dalle solite.
Inoltre sarebbe anche interessante, in prospettiva, stabilire una rotazione fra chi mette a disposizione il suo taleario, fermi restando i requisiti di affidabilità e correttezza dai quali non si può prescindere.
Insomma, l'idea è in alto mare, però parlare delle idee non costa nulla. In altri settori esistono cose simili: occorre comprendere se le peculiarità dell'acquariofilia marina consentono o meno di fare una cosa del genere.
Sotto certi aspetti sarebbe una sorta di struttura ben più evoluta di un gruppo di acquisto o di un accordo estemporaneo per l'acquisto e la taleazione di qualche corallo. Cose che già esistono.
A presto