be certo la CO2 e le foglie emerse sicuramente aiutano, però molto dipende dalla fisiologia della pianta stessa... se la pianta ha una bassa attitudine a contrastare una pressione osmotica così alta, sopporterà malissimo l'acqua poco ricca di sali, tanto per fare un esempio, mettui una elodea in quelle condizioni e non riuscirà mai a crescere...
Il punto fondamentale è, il GH è costituito dai sali di Ca e Mg principalmente che sono 2 elementi fondamentali, il GH da sali di Na e K...
Il magnesio come si sà è la è l'atomo centrale della clorofilla, quindi va da se che si tratti di un elemento fondamentale...
Il K, il Na e il Ca sono principalmente regolatori della pressione osmotica che la pianta gestisce proprio per ottenere i sali necessari e contrastare la pressione osmotica, anche questi quindi sono fondamentali. In un acqua molto tenera la pianta è obbligata ad abbassare a livelli infinitesimali la concentrazione del citosol per evitare che la cellula esploda per un eccessivo ingresso d'acqua, questo comporta dispendio energetico oltre al penalizzare l'assunzione dei nutrienti.
quindi certo è possibile coltivare le piante con acque molto tenere, ma devono essere piante fisiologicamente adattabili a tali ambienti (di certo non scelgieremo una alofita) ma soprattutto si deve ugualmente garantire una minima dotazione di elementi nutritivi tale da consentire la sopravvivenza, oltre ai 2 punti giustissimi di cui sopra
ciao!