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Originariamente inviata da tene
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In una vasca gestita al meglio con cambi regolari non ci deve essere un accumulo di sostanze nocive ,la tecnica e le conoscenze ci mettono a riparo da questo.
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Certe cose non le togli, e diluirle non sempre significa tenerle sotto controllo. Non dico che non sia possibile fare diversamente, ma non ne vedo i vantaggi.
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Per quanto riguarda il reintegro con reattore purtroppo (io ne sono un sostenitore)vi è la tendenza ad usarlo molto meno sostituendolo con balling e a+b ma qua il reintegro fatta salva la triade è 0.
E quindi da una parte si toglie con il carbone, resine e chi più ne ha più ne metta e dall'altra armadi pieni di boccette.
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Io preferisco integrare solo quello che misuro, integrare a caso, secondo schemi determinati da altri non lo vedo come un metodo ripetibile e usufruibile da tutti. Quindi inserire oligoelementi a caso, con balling o altro, non è un metodo che mi piace, ne ho parlato nel mio libro perché è un metodo importante, ma non così semplice come si vuol far credere. Forse l'alternativa Triton sarebbe preferibile, ma certo che poi si spende un botto in analisi. Ma sicuramente questo meriterebbe altre discussioni ed altri approfondimenti.
Le interazioni chimiche fra coralli non sono solo terpeni, ma anche il muco dei coralli ne fa parte, anche se in gran parte schiumabile.
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Io sono per le gestioni semplici ma ben fatte e non ritengo il carbone al pari delle resine il demonio,ma ritengo che vadano usati quando servono checché ne dicono i libri.
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Resine e carboni sono due cose ben diverse, e mentre le resine antifosfati servono solo a rimuovere i fosfati, che in un acquario avviato e stabile dovrebbero stare bassi da soli, e che hanno anche pesanti controindicazioni, i carboni hanno tanti vantaggi e pochi svantaggi, a mio modesto avviso. I libri, forse eh... dico forse, sono scritto con tanta esperienza dietro, e per tanti versi ritengo che i negozianti in queste cose possono avere molta più esperienza anche del più esperto dei forumisti. Poi se si ritiene che i libri dicano solo emerite castronate li si potrebbe bruciare tutti no? Io un po' più di umiltà la userei nel giudicare quello che tanti acquariofili esperti e di fama internazionale hanno scritto nei loro libri, compresi studiosi e biologi marini. E non sto certo parlando di me ma di Shimek, Calfo, Bornemann, Wilkens etc etc
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Tanto per fare un esempio il berlinese così come impostato in origine prevedeva un strato corposo di corallina nemmeno troppo fine,qualcuno oggi può dire che non fa più danno che beneficio?eppure è scritta sui libri, ma intanto il tempo passa l'acquariofilia evolve e le esperienze anche.
Imho
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Non mi risulta proprio... il berlinese prevedeva e prevede ancora:
- forte luce
- forte schiumazione
- carboni attivi
- reintegrazione di calcio e carbonati
- rocce vive
- forte movimento