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se parliamo di natura e comportamenti naturali, paragonare l'uomo ad un insetto è tutt'altro che fuori luogo; se parliamo di pari dignità di ogni essere vivente, senza gerarchie, allora tale paragone continua a resistere.
Se diciamo che l'uomo è superiore agli altri esseri viventi, non cadono solo le p. ma anche tutti gli altri concetti espressi e si afferma che l'uomo può dominare tutto il resto in nome della sua superiorità.
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Peccato non esista più il tasto reputazione... io ieri stavo per dire la stessa cosa più o meno.
Alla fine l'uomo è solo una specie infestante che ha saputo adattarsi a molte situazioni, arrivando a soluzioni che gli hanno permesso di invadere ogni angolo della Terra.
Ciò che l'ha portato a differenziarsi dalle Melanoides (non intendo evolutivamente, ma le ho prese come altra specie invasiva), l'intelligenza che permette di costruire e usare utensili, è dovuta a una combinazione di fattori tra cui la socialità della specie, la necessità di cacciare grosse prede per sfamare la comunità, la necessità di difendere la comunità stessa dalle insidie della natura senza poter fuggire fra gli alberi, nonché riconoscere alcuni segni della natura, come gli avvoltoi che girano a cerchio in lontananza indicando "cibo gratuito" o i colori -non tutti gli animali hanno la nostra vista a colori, e solo alcuni come certi crostacei arrivano a vedere pure gli ultravioletti- che possono indicare veleno, nel mondo animale come in quello vegetale e dei funghi.
Una Melanoides non è così fortunata, non ha una socialità che le permetta di evolvere strategie di difesa, inoltre non ha bisogno di cacciare in quanto detritivora, e non deve differenziare il cibo, inoltre tutte le chiocciole non hanno una buona vista, affidandosi ai tentacoli sensoriali.
Non per questo, però, la chiocciola dev'essere disprezzata, solo perché non ha alcuna opportunità per evolversi come noi e non ha il nostro cervello.
Ogni animale ha una propria intelligenza, una propria strategia scritta nel DNA, e per le melanoides, dopo anni e anni di evoluzione, la strategia vincente si è rivelata quella del numero, la stessa usata da molti pesci, anfibi e rettili.
Non ha senso infatti dire che "un cane è meno intelligente di un maiale" in quanto l'evoluzione ha selezionato questi due animali per avere uno stile di vita diverso, in ambienti diversi (in effetti basta pensare a un cinghiale e a un lupo, c'è un po' di differenza...), e quindi hanno anche sviluppato intelligenze diverse. Il lupo poi vive in branchi di cacciatori, per cui bisogna considerare non il singolo ma il gruppo, al pari delle api e delle formiche.