Vorrei spezzare una lancia in favore di chi alleva animali "esotici", "giganti" o simili: la mia esperienza è quella di mio padre che ha allevato e tenuto dagli anni 70 sempre serpenti, in particolare Boa Constrictor.
Ad oggi ha smesso per vari motivi: costi, arrivo del CITES e dei controlli sempre stringenti (giustamente), il posto dove li teneva è stato riasegnato ad altri ecc ecc...
All'epoca vedendolo "da fuori" sicuramente tutti voi, e molti dei miei amici e dei loro genitori, la pensavano come in questo post: "esagerato", compensazioni varie ecc ecc.
Eppure non lo faceva per quello, i serpenti lo avevano sempre incuriosito e aveva deciso con fatica di procurarsene un po. Tra l'altro non so se sapete come sono io serpenti come animali... Sono statici, moto statici. Si muovono poco, non bevono, stanno a prendere il sole, mangiano raramente e solo vivo.
Agli occhi di tanti probabilmente mio padre sarebbe passato per un "pazzo" che allevava "monster animal" per mostrarli agli amici e fare il figo.
Credo eprò che il discorso debba distinguere chi alleva il pesce/serpente/tritone/lucertola/cane/gattino/civetta ecc ecc in maniera consona e chi no, non tanto sul tipo di animale in se.
Tornando all'acquariofilia, io per primo resto perplesso dal vedere in vendita Pangasi, Channa, Piranha e simili... Ma non perché sono animali "difficili", ma operché so che al 99% non avranno una giusta vita.
Se poi chi li compra ha la sindrome del "grandi pesci, piccolo pene" ma li tiene in maniera dignitosa e li fa vivere bene, come si suol dire, evviva l'imperatore! Che li sfoggi pure!
Ma il problema non è sfoggiarli, è che le persone sono ignoranti.
P.S: Concordo moltissimo sul fatto che si deve stabilire "empatia" coi propri animali. E' fantastico che l'uomo è forse l'unico che riesce a sentire in qualche misura il dolore di esseri diversi dalla propria specie. E' un peccato che questo dono sia da molti inutilizzato.