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Originariamente inviata da terminus
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LA vasca è mi piace, ed è molto interessante anche il tipo di gestione, diciamo che è il mio sogno quello di non cambiare mai l'acqua.
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Grazie del complimento, ma ti assicuro che come tipo di gestione è tutt'altro che semplice.
L'assenza di cambi d'acqua non è totale, è ovvio che, come detto, quando faccio pulizia (troppi residui sul fondo, rimozione di qualche pianta) ne approfitto per un cambio anche di 100Lt di acqua.
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Quote:
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Credo che però su vasche di litraggi inferiori come la mia sia fortemente sconsigliato, e anche il tipo e la quantità di fertilizzazione credo incida sulla qualità dell'acqua.
Mi piacerebbe sapere qualcosa in più su come sei arrivato a questo equilibrio, a presto.
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Il cammino è stato lungo e faticoso, devi passare attraverso errori ascoltando consigli e prendendo spunto dalle esperienze altrui, riuscire a capire se un pesce sta bene non sempre è semplice, lo studio dei comportamenti varia da specie a specie ed è per questo che è importante inserire pesci che abbiano bisogno di valori identici, per non dover scendere a compromessi di valori.
Ovviamente non sempre ci si azzecca e se non si è comunque attrezzati si rischia di fare danni ed è quindi altamente consigliato informarsi approfonditamente sui pesci che si vorranno allevare e trarne le giuste conclusioni.
Il mio primo esperimento di gestione "0" è stata su un Rio180 dopo l'acquisto del 390Lt.
Nell'acquario in questione erano rimasti solo un gruppo di cardinali, una coppia di scalari e qualche coridoras. per il resto piante, sopratutto Echinodorus e Vallisnerie che lo rendevano quasi una foresta e per il filtraggio l'ottimo filtro interno e un pratico 200. Grazie alla massiccia presenza di verde e i 2 filtri la vasca riusciva brillantemente a "bruciare" tramite il ciclo dell'azoto il carico organico. La gestione dei cambi passò pian piano da una gestione a calendario ad una gestione in base ai valori di No2, No3 e Po4 riscontrati in vasca, se questi crescevano, eseguivo il cambio, se erano costanti mi limitavo a ripetere il controllo la settimana successiva o in caso di comportamento anomalo dei pesci in vasca.
Stessa cosa non l'ho mai potuta dire per le altre vasche in mio possesso (30, 40, 90 lt) in cui la gestione è continuata a basarsi su cambi d'acqua regolari, non troppo cibo e manutenzione giornaliera.
In vasche di litraggi differenti ho potuto constatare come, anche in presenza di acqua con i medesimi valori di Kh, Gh, Ph e temperatura, No2 ed No3 crescevano molto più rapidamente, ed aggiungerei pericolosamente, nelle vasche più piccole, anche se scarsamente popolate e abbondantemente piantumate.
Non ho mai avuto il piacere di avere una vasca "piccola" con valori stabili senza operare cambi d'acqua e manutenzione accurata.
Anche la presenza di piante è importante in questo tipo di gestione:l'uso o non di fertilizzanti e/o integratori fà una grossa differenza in quanto, tutto ciò che non sarà metabolizzato dalle piante resterà in vasca e, come nel mio caso, se hai pesci che non sono grandi amanti della luce, non potrai puntare su di una illuminazione da stadio per stimolare l'attività delle piante e quindi, gioco forza, dovrai orientarti su piante con esigenze medio basse ma con enorme potere di assorbimento e crescita veloce (come detto Vallisnerie ed Echinodorus - ma non tutte!), forse qualche "vecchio" utente si ricorderà il simpatico "muro" di vallisnerie che impediva la visuale nel mio acquario, rendendolo molto naturale, ma poco visibile!