Sion, ma tu il latino l'hai studiato, si?
Che dici, allora!?!
I dittonghi di cui parli sono
ae ed
oe, che andrebbero letti come
E (ma in
"restituta", cioé nella lettura del latino del periodo "classico" - epoca di Cicero e Caesar per intenderci - è diverso, andrebbero letti come separati, e non come dittonghi... Non ci dimentichiamo che il latino come viene studiato a scuola è un latino convenzionale e per lo più risalente ad un periodo molto tardo... ma questa è un'altra storia!).
Per fartela breve, eccoti un prontuario a uso e consumo per quel che può servirti sui nomi latini dei pesci e delle piante:
ch =
K (ovvero, come una c dura, non come ch di
Charles in inglese...)
ph =
F (in questo caso, come in inglese
Philadelphia, che tra l'altro è pure una parola derivata dal greco, e significa amicizia!)
ti =
Z come Domitianus = Domiziano (in "restituta" però cambia, dovrebbe restare T I distinte, e non Z... ma non fa testo, tu fai finta di non averlo letto!!

)
Infine, una nota a margine: i nomi in latino hanno quasi sempre un significato e praticamente sempre derivano da una caratteristica fisica (o più raramente comportamentale) della specie in oggetto!
Eccoti un link con alcuni (molti!) esempi:
http://it.wikipedia.org/wiki/Nomenclatura_binomiale
Poi i nomi di alcune specie di pesci e piante (è il caso soprattutto di alcuni nomi/revisioni recenti) prendono spunto da nomi "moderni" e molto spesso derivanti da altre lingue più recenti (come per esempio l'inglese il tedesco e lo spagnolo...), dato che si danno in onore di uno "scopritore" o scienziato che molto ha studiato quel pesce/quella pianta..., quindi molto spesso la pronuncia dei nomi risulta una orribile cosa ibrida...
Per Es.:
Neolamprologus brichardi
Neolamprologus si legge così com'è (nonostante la difficoltà per la lingua che si attorciglia...
![:-]](http://www.acquariofilia.biz/images/smilies/02.gif)
),
brichardi, invece, derivando dal nome di Pierre Brichard, un francese, dovrebbe perciò essere pronunciato "brisciardi" (scusate per la pessima traslitterazione, ma dubito che tutti quelli che stanno leggendo conoscano la trascrittura fonetica internazionale!!

).
Se tu volessi pronunciarlo "alla latina" invece dovresti pronunciare "brikardi"...
Altro esempio:
Poecilia wingei devi pronunciarlo
Pecilia e
vinghei, perché viene dal nome di un Danese, Øjvind Winge, e nella sua lingua la g è dura... in "latinese" invece sarebbe stato
uingei (come erroneamente sento pronunciare da tutti i negozianti che vogliono fare i fighi e usare il nome scientifico anziché il nome "volgare" Endler...)
Dopodiché, sarò buona e ti risparmierò tutta la parte che riguarda gli errori di nomenclatura nella storia della creazione dei nomi latini delle specie, sia di flora che di fauna... (purtroppo non tutti gli scienziati che davano i nomi avevano studiato bene il latino come volevano farci credere!! Linneo ci ha dato il sistema di nomenclatura binomiale tracciando una strada che dura fino ad oggi, ma da lì in poi è stato il delirio!! Meno male che esistono le revisioni tassonomiche anche per correggere certi "orrori"!!)
Poi, se la materia ti interessa, ti consiglio di leggerti questa bella paginetta di Wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Lingua_latina
ma dovresti avere almeno una infarinatura di fonemi internazionali, perché sennò certi "segni" (i fonemi, appunto) non ti diranno molto...
Eventualmente, eccoti la pagina relativa:
http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabet...internazionale
Buona lettura!!
