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se la pianta soffre o stenta non dovrebbe usare le sue risorse per il met secondario..
Secondo me è l'opposto, mi ricordo un anno particolarmente secco le melanzane dell'orto erano immaginabili.
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cmq agro.. stavo pensando alle tue melanzane

non credo che sia come dici te..
perchè se (non sono sicuro.... ) tra i composti allelopatici ci sono quelle sostanze che la pianta produce come deterrente per gli erbivori.. ossia proprio quelle sostanze che conferiscono al frutto un sapore sgradevole o amaro... come le tue melanzane
questi composti però vengono poi metabolizzati e dagradati dalla pianta stessa durante la maturazione dl frutto...
La loro sintesi avviene per protezione del frutto immaturo.... in questo modo quando l'animale assaggia il frutto, in maturazione, percepisce un sapore non buono di solito amaro... , e non lo mangia più..
in questo modo di conseguenza non vengono toccati i semi che il frutto contiene...
la strategia è attuata in modo che non vengono mangiati semi ancora immaturi..
Poi, quando il frutto (la melanzana in questo caso) matura, questi composti del metabolismo secondario vengono degradati e il sapore cambia..
in questo modo è possibile la PRIMA grande strategia del mondo vegetale.. la propagazione dei semi..
gli animali mangiano il frutto , poi cagando spargono i semi (che spesso non vengono digeriti vista la struttura e composizione chimica della parete inattaccabile agli enzimi digestivi)