La radiazione solare non è concentrata su una sola frequenza, ma è distribuita su un ampio spettro di ampiezza non costante con la forma di una campana com'è lo spettro tipico di un corpo nero col quale la sorgente solare è modellizzata. Il massimo di radiazione è centrato nella banda della radiazione visibile o luce. La banda di radiazioni fotosinteticamente attive (PAR) va dai 400 ai 700 nm, corrisponde alla radiazione visibile ed è pari al 41% della radiazione totale. All'interno del PAR esistono sottobande con radiazioni:
blu-violette, (400 - 490 nm),
assorbite dai pigmenti,
con azione sulla fioritura, sintesi proteica, effetti fototropici, medio effetto sulla fotosintesi;
verdi (490 - 560 nm),
le meno attive fotosinteticamente;
gialle (560 - 590 nm);
rosso-arancio (590 - 700 nm),
molto attive per la fotosintesi. La colorazione delle piante è tale proprio in virtù del fatto che il verde è colore complementare al rosso, e quindi è in grado di catturare queste bande dello spettro elettromagnetico.
reazione fototropica...da fototropismo:
Il fototropismo è la risposta, mediante accrescimento per distensione cellulare, ad uno stimolo di luce indirizzata. L'interesse funzionale del fototropismo è di permettere alle piante di accedere al migliore irraggiamento possibile per garantire la fotosintesi.
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Come si vede in wikipedia, la clorofilla A è universale, mentre nelle alghe sono presenti altri tipi come C1, C2 e nei dinoflagellati è presente la clorofilla d. Questa ampia gamma di clorofille permette all’alga di massimizzare la quantità di luce catturata e traformata in energia, aumentando la quantità di prodotto finale ottenuto.
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Le Zooxantelle sono anche le "responsabili" delle diverse colorazioni dei coralli che le ospitano grazie ad un'elevata concentrazione di pigmenti, oltre alla clorofilla, carotinoidi che sono più efficaci sotto l'acqua dove la concentrazione di luce blu e verde è maggiore. La "miscela" di questi pigmenti dona al corallo, a seconda se è più o meno esposto alla luce solare, una diversa colorazione. In alcuni casi un'eccessiva esposizione alla luce può provocare un'intossicazione del corallo stesso a causa dell'eccessiva produzione di Ossigeno delle alghe simbionti (un'esempio: allevando in acquario degli actinodiscidi e nonostante un'ottima qualità dell'acqua -nitrati<10 mg/l, fosfati appena rilevabili, nitriti assenti- continuano a rimpicciolirsi molto probabilmente la causa è da ricercarsi in un'intensa illuminazione che causa un'eccessiva proliferazione di zooxantelle e inducono l'animale a "difendersi" diminuendo la sua superficie esposta e di conseguenza la quantità di alghe).
Le alghe quando sottoposte a fortissima irradiazione, come nei momenti di bassa marea, producono altr pigmenti per respingere la parte di radiazione ultravioletta dannosa al delicato sistema di sintesi dello zucchero. Altri pigmenti possono essere sviluppati dal corallo e l’insieme di questi pigmenti sono iridescenti e riflettenti così che la colorazione sembra più brillante e i raggi nocivi sono respinti efficacemente.
Molto importante è, quindi, la valutazione dello spettro di emissione delle lampade che vengono poste ad illuminare l’acquario; molto del colore che vedremo in vasca e nella colorazione degli animali dipende da cosa riusciamo a far giungere al corallo in termini di energia luminosa.
L’energia luminosa, oltre a essere prodota dalle lampade e sparata verso la vasca, subisce altre perdite e soprattutto viene filtrata dalla massa d’acqua che c’è tral’animale e la fonte luminosa. L’acqua come si sà poù assumerre colorazioni dovute alle sostanze somministrate e scartate dai pesci e influenzare al qualità dalla luce che arriva sul corallo.
Tutti i fattori evidenziati mostrano come l’eliminazioene delle zooxantelle dal corallo per fargli prendere colore non siano biologicamente corretti.