Se questa "ricetta" è corretta credo possa essere utile a tutti quelli che come me hanno nitrati alti in vasca (NO3 = 20

)
Notando sintomi di carenza di potassio in alcune piante ho capito che i banali fertilizzanti liquidi della sera o della tetra non bastavano, e che mi sarei dovuto rimboccare le maniche.
Stimolato dal metodo crypto e prendendo spunto anche dal pmdd, ho cercato di elaborare un metodo di fertilizzazione che si adattasse alla mia vasca.
La mia vasca è popolata di guppy e platy + una coppia di ancistrus (220 litri netti) quindi con un discreto carico organico, per cui il metodo crypto non mi si poteva adattare, visto che contiene una discreta quantità di nitrati e fosfati, che invece io ho in abbondanza.
Il mio obiettivo è quello di avere nitrati = 5 e fosfati quasi a zero, facendoli diventare l'elemento limitante.
Sono arrivato alla conclusione di aggiungere solo potassio, ferro e microelementi, visto che tutto il resto dovrebbe trovarsi già in abbondanza nella vasca.
questa la mia ricetta per 100 litri ben piantumato:
solfato di potassio diluito al 10% -> 10ml a settimana (450 mg)
ferro chelato 6% (liquido) -> 2,5ml a settimana (diviso in due somministrazioni)
microelementi -> 0,1 ml a settimana (2 gocce)
il mix di microelementi è così composto:
Boro 0,5%
Rame 1,5%
Magnesio 9%
Manganese 4%
Mobildeno 0,1%
Zinco 1,5 %
Ferro 4%
Considerando che la mia vasca è ben piantumata, ma non interamente, ho deciso di partire con metà delle dosi che ho calcolato.
Che ne dite? può funzionare? sono corrette le dosi?
Quanto ci vorrà per vedere gli effetti? un mesetto? di più?
Se qualcuno decidesse di sperimentare su questa linea, mi piacerebbe conoscere i suoi risultati.
Ma le foglie rovinate e bucate dalla mancanza di potassio resteranno così, o cadranno sostituite da nuove foglie? (nella ludwigia repens, ad esempio)