I lumen (ed i lumen/watt) da soli, vogliono dire poco se non abbinati con altre caratteristiche delle sorgenti luminose.
I lumen sono pesati con la sensibilità dell'occhio umano che è massima a lunghezze d'onda di circa 540/560nm, ossia nell'intorno del verde che è un colore poco sfruttato dalle piante (infatti lo riflettono ed è per quello che appaiono verdi).
I neon fitostimolanti hanno in genere, a parità di potenza, pochi lumen perchè sono ricchi di blu e rosso (e carenti di verde), per una migliore crescita delle piante, peccato che, in genere, abbiano troppo blu che favorisce anche, in certe condizioni, le alghe.
D'altronde i fitostimolanti sono nati per far sviluppare le piante emerse in serra e lì il problema alghe non esiste.
Credo che la soluzione migliore sia utilizzare neon con uno spettro ben distribuito, con indice di resa cromatica uguale o maggiore di 80. Così si avranno le frequenze che sono gradite alle piante e si avrà anche il vantaggio non indifferente di vedere i colori in vasca prossimi a quelli che sono in natura.
Concludendo: una lampada che abbia solo emissione sul verde/giallo, con stessa potenza di un'altra con spettro più esteso, avrà molti lumen in più, ma sarà un disastro come resa cromatica. Quindi considerare solo i lumen per dire che una sorgente di luce, nel nostro campo, è migliore di un'altra è sbagliato.
Ad esempio nell'illuminazione stradale si usano sovente lampade giallo/verdi perchè lì non ha importanza la resa cromatica (serve vedere l'ostacolo, non il suo colore esatto), ma il raggiungimento della luce massima apparente all'occhio umano (massimo rapporto lumen/consumo = massima efficienza), ma in acquario non è così
