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Volevo chiedervi un'informazione circa la vostra esperienza, perchè è da qualche mese che ho in programma di sostituire il ghiaino con la sabbia.
La sabbia dà qualche problema di fertilizzazione alle radici? cioè si rischia di avere carenze (e quindi trovarsi piante che fanno una marea di radici dagli internodi in acqua) per quelle piante che hanno un impianto radicale significativo e che usano principlamente quello per assorbire i nutrienti? ogni quanto cambiate le pastiglie sottosabbia?
Grazie a tutti
Esperienza diretta non ne ho, ma in altri acquari ho notato delle difficoltà di sviluppo di alcune piante in vasche con fondo costituito da sola sabbia.Credo tenda a compattarsi troppo , ma dipende anche dal tipo di sabbia utilizzata. Cmq se si trattasse di sabbia chiara o bianca comporterà anche lo svantaggio di rendere visibile ed antiestetico qls frammento-escremento , quindi se non vuoi fare continuamente sifonature del fondo orientati
su di un colore non troppo chiaro.
tra ghiaia e sabbia non cambia nulla a parte il diametro del sassolino
tanto ne una ne l'altra sono fertilizzate
Sisi, lo so, è perchè ho dei corydoras e vorrei farli stare meglio, senza contare che mi si è scoperto un po' il fondo fertile (che ormai fertile non sarà più per ora che riallestisco, quindi me lo tolgo di torno) e l'intenzione è di non metterlo proprio: la sabbia mi coniugava queste due esigenze: fondo migliore per i corydoras e a prescindere non ci può andare il fondo fertile.
Per questo chiedevo se appunto bastano le pastigliette o se comunque si riscontrano delle carenze nelle piante.. non vorrei torvarmi una giungla di radici in vasca.
Chiaramente la sabbia la prendo sul marroncino.. pensavo alla sabbia indiana che c'è su aquariumline oppure alla Marvellous Sand Pitch Red, comunque sicuramente non colori chiari.
Anche perché la campana del sifone non so più dove l'ho confinata! -28d#
la sabbia si compatta solo se è eccessivamente alta, se introduci delle melanoides tubercolata non avrai problemi e i corydoras ringrazieranno.
Certo la sabbia indiana ti costa parecchio, ci sono soluzioni più economiche, come la sabbia di fiume ad esempio, che puoi trovare nei centri di bricolage, se non utilizzi acqua osmotica e co2, la puoi benissimo utilizzare, da un effetto naturale i cory ci sguazzano.
ci sono soluzioni più economiche, come la sabbia di fiume ad esempio, che puoi trovare nei centri di bricolage, se non utilizzi acqua osmotica e co2, la puoi benissimo utilizzare
utilizzo CO2 artigianale, sistema a gel. Perchè è controindicata con la sabbia di fiume?
Un altra cosa.. non rischio che sia calcarea?
Al momento anche se sia calcarea non è un problema perchè ho dei poecilidi e mi aiuterebbe a tenere su il KH (al momento lo tengo alto abbastanza grazie a dei sassi e il pH non si muove di pezza ), però preferirei una sabbia inerte che sia più versatile e che un giorno non mi limiti nella scelta di futuri pesci.. insomma.. che possa usare in ogni allestimento, america centrale, amazzonico o asiatico che sia.
Ho visto anche la sabbia quarzifera.. ma solo in foto, non l'ho vista dal vivo e non vorrei che abbia dei piccoli spigoli
si la sabbia di fiume ha una componenete calcarea se utilizzi co2 si liberano i carbonati e si alzano i valori.
C'è quella quarzifera che costa un po' di più, ma sempre meno di quella specifica per acquari, che dovrebbe essere inerte.ì, se puoi conviene fare una prova con il viakal.
Quella di fiume non è tagliente.
Volevo chiedervi un'informazione circa la vostra esperienza, perchè è da qualche mese che ho in programma di sostituire il ghiaino con la sabbia.
La sabbia dà qualche problema di fertilizzazione alle radici? cioè si rischia di avere carenze (e quindi trovarsi piante che fanno una marea di radici dagli internodi in acqua) per quelle piante che hanno un impianto radicale significativo e che usano principlamente quello per assorbire i nutrienti? ogni quanto cambiate le pastiglie sottosabbia?
Grazie a tutti
Qui siamo agli ABC.... premesso che si può coltivare di tutto anche senza fondo fertilizzato (a patto di fertilizzare in colonna d'acqua), se utilizzi un fondo fertile le piante crescono senz'altro meglio, e probabilmente con meno problemi di alghe.
Per fondo fertilizzato, se non ti interessa gareggiare in qualche layout contest, non è necessario utilizzare i più blasonati ADA, Seachen ecc, ma anche i più economici Sera, Tetra e Dennerle fanno il loro "sporco" lavoro, fino ad arrivare a soluzioni super economiche tipo (Akadama e stick o medoto Walstad)
Il discorso è lungo, anzi lunghissimo, ti consiglio di leggere qualche buon libro sull'argomento.
Non è che sono proprio all'ABC, è che non ho mai provato altri fondi diversi dal binomio fondo fertile-substrato.
Ho letto l'articolo che purtroppo ho già letto altre volte perdendomi sui passaggi degli equivalenti, ma un ripasso è stato davvero utile, grazie per il linkaggio.
Originariamente inviata da rurik
premesso che si può coltivare di tutto anche senza fondo fertilizzato (a patto di fertilizzare in colonna d'acqua),
questa infatti è la mia intenzione
Originariamente inviata da rurik
se utilizzi un fondo fertile le piante crescono senz'altro meglio, e probabilmente con meno problemi di alghe.
Secondo te quindi vale la pena sostituire il fondo con la sabbia?
Di fatto pensavo anche al Manado.. ma di mezzo ci devo per forza di cose metterci il fatto che ho dei corydoras e che non mi sento di dire che in futuro non avrò mai pesci da fondo.
Dall'articolo ho letto questo e mi preoccupava:
"Sabbia. La sabbia è un materiale inerte non calcareo costituito prevalentemente di biossido di Silicio (SiO2). Non ha di per sè proprietà nutritive, ha una bassissima CEC (pochi millieq./100 g.) ed anche le sue caratteristiche fisico-meccaniche non lo rendono un fondo particolarmente utile in una vasca di piante. "
E poi questo:
"In vasche invece molto ‘spinte’ (per esempio con forte illuminazione e diffusione di CO2) e popolate da una grande quantità di piante a stelo in rapida crescita risulta meno conveniente adottare un fondo costituito da varie stratificazioni. Queste vasche sono caratterizzate infatti dalla necessità di effettuare molte manutenzioni con conseguenti potature, sradicamenti e riposizionamenti di piante.
In questi casi è sostanzialmente inutile mettere in posa un substrato con varie stratificazioni che poi vengono rimescolate durante le operazioni di manutenzione. Può risultare inoltre rischioso per l’equilibrio della vasca portare in superficie i materiali concimati che erano destinati agli strati di fondo. In questi casi conviene adottare uno strato unico ed una diversa strategia. "
Ho piante a crescita rapida e vorrei prenderne altre (il set finale vorrei fosse: ceratopyllum submersum, eloedea canadensis, bacopa caroliniana, vallisneria, higrophyla corimbosa, hygrophyla polisperma, cryptocoryne parva, poi vorrei comprare della limnopylla sessiflora, ludwigia repens oppure della rotala rotundifolia), ho comunque altre piante a crescita lenta tipo anubias e felce di giava per cui il fondo può pure non esistere e nel caso non fanno testo.
Il problema mi si pone per quelle poche piante per cui le radici non sono un optional.
Non so valutare la scelta.. forse ho sbagliato il binomio tra queste piante e i pesci da fondo.. sto cercando di correggere il tiro di errori da neofita, ma ho paura di fare altri danni
la dennerle ha creato delle pastiglie specifiche per cryptocoryne e per echinodorus, mi ci trovo molto bene, le metto in prossimità delle radici ogni 4 -5 mesi in un fondo sabbioso.