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Vecchio 24-12-2011, 17:00   #1
kribensis
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Question alghe verdi incrostanti da 20anni

Ciao,sono nuova su questo forum.
ho acquari da più o meno 20anni, mi ha iniziata mio padre a questa disciplina ma lui aveva i marini, io mi dedico da sempre al dolce.
Penso che un acquario sia uno stralcio di ecosistema e per definizione dovrebbe potersi autogestire da solo doo qualche anno di avviamento e di buona osservazione.
Per questo motivo guardo con scetticismo chi afferma di cambiare l'acqua così sovente. L'acqua è h2o ed è solo un mezzo per l'interazione tra gli organismi vegetali e animali che popolano la nostra vasca, è necessario stabilire un equilibrio in grado di assorbire e rigenerare le sostanze disciolte in essa.
Non so di preciso per quale motivo, ma ho notato che le alghe verdi incrostanti, che vivono spesso in simbiosi con le alghe nere a pettine, rispondono particolarmente alla concentrazione della durezza stabile, la differenza cioè tra GH e KH di cui fanno parte cloruro di sodio, cloruro di magnesio e cloruro di potassio.
Se noi cambiamo l'acqua con acqua di rubinetto tagliata con osmosi fatta con acqua di rubinetto andiamo ad incrementare la concentrazione di cloro, se pur minima, che immettiamo nella vasca e che si andrà a legare con i minerali presenti nel substrato generando i cloruri sopra citati inerti......Perchè l'immissione di CO2 è un deterrente per tutti i tipi di alghe, a parte le filamentose che rispondono meglio a un'altra chimica e più precisamente quella dell'azoto?
Perchè il discioglimento della CO2 nell'acqua come acido carbonatico CO-OH- sottrae potassio, magnesio e sodio alla soluzione acquosa cenerando i carbonati, elemento indispensabile per la respirazione vegetale in H2O favorando di conseguenza l'assorbimento delle sostanze organiche fertilizzanti in soluzione e depredando le riserve di altri tipi di alghe quali le filamentose.
Per questo vi sconsiglio di utilizzare fertilizzanti senza un impianto CO2
Spero di cuore che qualcuno di voi abbia voglia di controbattere dichiarandomi disponibile a qualsiasi tipo di critica
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Vecchio 24-12-2011, 18:58   #2
daniele68
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Ciao Kribensis
dalla mia scarsa preparazione posso dire solo che le alghe hanno esigenze pari alle piante ma con una adattabilità più precoce.
La CO2 favorisce la crescita delle piante infatti anch'esso è un buon fertilizzante utilizzato anche per acidificare in base alle sue proprietà chimiche.
Non ho mai letto di non dare CO2 se si fertilizza, credo invece che la CO2 sia consigliata se si hanno acquari molto piantumati o con piante esigenti.
Per i cambi d'acqua il discorso è sempre quello.Si eliminano determinate sostanze quali ad esempio fosfati e nitrati se non assorbiti dalle piante, si da una rinfrescata, ossigena ...
Ci sono molte discussioni sul forum su questo discorso..una volta si credeva che l'acqua più fosse vecchia più era matura per tenerci i pesci.. ormai è assodato che non è così..
il mio consiglio sono sempre cambi regolari.
L'acqua di osmosi tagliata con acqua di rubinetto non è dannosa se si lascia riposare l'acqua ,il cloro evapora da se e per accellerare il fenomeno si può agitarla con un areatore mettendo una porosa nella tanica.
L'acqua di rubinetto favorisce le diatomee perché vi è presenza di silicio e favorisce innalzamenti di nitrati e fosfati se contenuti.

ti linko una scheda molto bella in cui ci sono suggerimenti per contrastare le alghe.

http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=104146

Senza dimenticarci che le alghe sono una parte della natura presente ovunque e che se presenti in acquario non è una malattia, solo non deve essere invasiva perché andrebbero a competere con le piante..vincendo.
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La grandezza dell'uomo non consiste nell'essere felice, ma nell'essere consapevole, lucido.
Georges Minois, Storia del mal di vivere, 2003
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Vecchio 24-12-2011, 23:00   #3
kribensis
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Scusa se mi permetto ma non mi pareva di avere detto di fertilizzare senza impianto Co2 tutt'altro.....rispetto all'evaporazione del cloro attraverso la decantazione ho sempre pensato che evaporasse soltanto il cloro il cloro in eccesso ovvero quello che non si è legato con i minerali trsformandosi in cloruro di ... di fatto nell'acqua di rubinetto il GH è molto alto mentre la durazza carbonatica molto bassa, certo l'osmosi puo controllare questo valore ma ho idea tuttavia che a, lungo andare,questa pratica possa depauperare di carbonati che sono il veicolo che trasporta il carbonio della CO2 di cui hanno bisogno per la fotosintesi.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi della relazione tra GH e la proliferazione delle alghe verdi incrostanti, perchè: è vero che i vegetali hanno tutti bisogno più o meno delle stesse cose ma è anche vero che in condizioni differenti si sviluppano organismi differenti.....correggimi se sbaglio, ad esempio le alghe filamentose brune a bassi contenuti di nitrati smettono di proliferare sebbene svolgano fotosintesi clorofilliana come tutti gli altri vegetali
Per quanti ricuarda i silicati lessi qualcosa anni fa ma non ricordo bene......
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Vecchio 25-12-2011, 12:19   #4
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Scusa se mi permetto ma non mi pareva di avere detto di fertilizzare senza impianto Co2 tutt'altro
si scusa,avevo letto male..nella fretta ..mi stavo preparando al cenone dai miei..
per il resto , se non ho mal inteso, ti ho risposto nell'altro thread.

le alghe si formano per una serie di squilibri, dalla luce, ai nitrati, nitriti, fosfati.
Tutto ciò che non viene consumato dalle piante favorisce le alghe..
Il silicio è importante per le diatomee.
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Vecchio 25-12-2011, 16:57   #5
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Si è vero sono fondamentali gli squilibri, ma in tutti questi anni ho avuto idea che l'acquariofilia ufficiale tralasciasse qualcosa......publicherò al ptù presto sulla mia gestione delle vasche compresi i valori dell'acqua e alcune foto così la discussione sarà più completa
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Vecchio 25-12-2011, 22:35   #6
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Non mi è chiaro se è una domanda o un metodo di gestione.

Partecipo comunque volentieri ad una discussione di approfondimento, però utilizziamo le definizioni della chinica classica:
1) la "durezza stabile" NON è la "differenza tra GH e KH", e né del GH né del KH fanno parte cloruro di sodio, e cloruro di potassio.
2) l'immissione di CO2 NON è in generale un deterrente per tutti i tipi di alghe. Dipende.
3) La CO2 in acqua forma acido carbonico (non carbonatico), che non "sottrae potassio, magnesio e sodio alla soluzione acquosa cenerando i carbonati", che sono "elemento indispensabile per la respirazione vegetale" solo per alcune specie, non tutte prediligono l'assorbimento di carbonati (ci sono topic illuminanti in proposito in alcune discussioni vecchie).
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Ultima modifica di ilVanni; 26-12-2011 alle ore 00:19.
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Vecchio 26-12-2011, 00:56   #7
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1) la "durezza stabile" NON è la "differenza tra GH e KH", e né del GH né del KH fanno parte cloruro di sodio, e cloruro di potassio.
Giustissima puntualizzazione... vanno solo ad aumentare la conducibilità dell'acqua..misurazione poco considerata ma importante per l'allevamento di molti pesci.

Quote:
2) l'immissione di CO2 NON è in generale un deterrente per tutti i tipi di alghe. Dipende.
La CO2 non è deterrente o medicinale contro le alghe..
Utilizziamo CO2 per fertilizzare quindi è utile in acquari altamente piantumati o con piante particolarmente esigenti così che le piante siano messi nella possibilità di avere anidride carbonica disponibile per effettuare la fotosintesi.Piante sane competono contro le alghe...

Quote:
3) La CO2 in acqua forma acido carbonico (non carbonatico), che non "sottrae potassio, magnesio e sodio alla soluzione acquosa cenerando i carbonati", che sono "elemento indispensabile per la respirazione vegetale" solo per alcune specie, non tutte prediligono l'assorbimento di carbonati (ci sono topic illuminanti in proposito in alcune discussioni vecchie).
giusto.. ma io credo che abbia confuso la decalcificazione biogena con sottrazione di carbonati da kH come spiegato nel thread parallelo di foxy...
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=339948
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Vecchio 26-12-2011, 22:16   #8
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Bene...credo di essermi presentata in modo davvero odioso e di questo mi dispiace sinceramente.
Non era mia intenzione proporre come buono il mio modo di gestione delle vasche ne tanto meno inquinare i post di altre persone.
Ho letto cio che mi avete consigliato, sulla decalcificazione biogena:


Quote:
Quote:
Argomento interessantissimo! Dunque quando da una soluzione contenente
CaCO3 + H2O + CO2Ca = ( HCO3)2 viene allontanato il diossido di carbonio
(CO2), il risultato è la formazione di un sottile precipitato polverulento
di carbonato di calcio (CaCO3).

La stessa cosa è responsabile della formazione di stalattitis e talagmiti,
poiché l’evaporazione dell’acqua dalle gocce che cadono nelle cavità carsiche
provoca la sedimentazione della CaCO3.

Succede anche quando mettiamo a bollire l'acqua per la pasta,
infatti l'ebollizione elimina la CO2 presente nell'acqua, semplicemente
perché la solubilità del diossido di carbonio (CO2), essendo un gas disciolto,
diminuisce fortemente con l'aumento della temperatura e quindi viene
allontanato dalla soluzione acquosa Ca(HCO3)2 = CaCO3 + H2O + CO2,
o in un acquario per assorbimento da cellule vegetali (piante),
dando così luogo ad una “polverina bianca”, trattasi per l’appunto
del precipitato di carbonato di calcio (CaCO3), che è il maggiore componente
del calcare sciolto nell'acqua ed il principale responsabile della durezza
del carbonato (KH), che gioca un ruolo fondamentale
per la stabilizzazione del pH.

Somministrando CO2 sicuramente le piante non devono correre
ai ripari estraendo CO2 dalla Ca(HCO3)2, ma meglio non
esagerare troppo con la CO2 pura, poiché oltre i 60mg/litro
é tossica per i pesci,
ciao ciao .
dico la verità, ne avevo sentito parlare ma non in modo tanto approfondito, e rispetto ai suggerimenti sui componenti di GH e KH:

Quote:
In acquariofilia si misurano due tipi di durezza dell'acquail:
- GH che è la durezza totale composta da solfati, bicarbonati e carbonati.
- KH che è durezza carbonaticao temporanea, determinata essenzialmente da carbonati e bicarbonati di calcio e magnesio;

Il KH è importante negli acquari di acqua dolce perchè:
1) fa da "tampone" alle oscillazioni di PH per questo è necessario che in vasca non sia mai < 2°/3°;
2) perchè insieme al PH stesso determina il quantitativo di CO2 da erogare;

Nell'acqua delle nostre condutture domestiche (dell'acquedotto), salvo eccezioni, si misura una durezza da media ad alta, infatti questa presenta:
- GH > 10°d
- KH > 7°/8°
- PH > 7.5

La maggior parte dei pesci tropicali e le piante necessitano di acqua con bassa durezza (GH compreso tra 5° e 10°)e leggermente acida (Ph circa 7).

Per avere acqua con queste caratteristiche è necessario riduurre la durezza totale (GH) mantenendo però un'adeguata durezza carbonatica (KH)in quanto un valore molto basso, potrebbe rendere instabile l'acqua e far variare il pH anche di alcune unità.

Il valore ottimale sia per la maggior parte dei pesci tropicali che piante sarebbe un KH di 4°/6° e un GH di 8°/10°.


COME SI ABBASSA LA DUREZZA TOTALE(GH): utilizzando acqua d'osmosi inversa da miscelare con acqua del rubinetto (genere rapporto 1:1) questo comporta inevitabilmente una riduzione anche del KH per questo è necessario reintegrarlo.


COME SI ALZA IL GH: in casi particolari può risultare necessario aumentare solo il GH, è possibile farlo usando due soluzioni:
Soluzione 1: sciogliete circa 70 g di Cloruro di Calcio anidro (CaCl2) (reperibile anche come integratore per il marino) in 400 ml di acqua RO (meglio farlo in un pentolino perché svilupperà calore). Questo sale è di più facile reperibilità come forma idrata che però ne dovrete usarne una quantità circa doppia (140 g in 300ml di acqua RO). Una volta sciolto il sale, portate la vostra soluzione al volume di mezzo litro con acqua RO.

Soluzione 2: sciogliere circa 77 g di solfato di magnesio eptaidrato (MgSO4) (reperibile in Farmacia come Sale inglese) in 400ml di acqua poi portate al volume di mezzo litro con acqua RO.

Dose: 1 ml di ognuna di queste soluzioni aumenterà il GH di un litro di acqua RO di circa 5°d mentre di due litri di 2,5°d.

Conservate le bottiglie al riparo dalla luce in un posto sicuro. Potrebbe sviluppare delle muffe, quindi non preparatene troppa se non siete sicuri di consumarla in 5-6 mesi.


COME SI ALZA IL KH: un modo semplice ed economico di alzare è quello di utilizzare una soluzione di Bicarbonato di Sodio (quello per uso alimentare) nelle dosi da me sotto elencate:
- uso in soluzione: sciogliere 80g di Bicarbonato di sodio in 0,5L di acqua d'osmosi (utilizzate una bottiglietta di plastica da 1/2 litro), 1ml di questa soluzione alza di 5°d il KH di un litro d'acqua.
- uso diretto: bicarbonato di sodio pari a 6-8gr (cucchiaino da tè) in 50L d'acqua aumenta il KH di circa 4°-5°.

In acquari molto piantumati si può usare una miscela di miscela di bicarbonato di sodio (NaHCO3) e di bicarbonato di potassio (KHCO3), questo è utile per le piante essendo il potassio un macro-nutriente che in acqua tende a scarseggiare.
Per piccole variazioni o per modifiche occasionali, si può usare anche solo il bicarbonato di sodio. Inoltre il bicarbonato di potassio è più difficile da reperire.
Scogliere circa 37g di NaHCO3 e 44g di KHCO3 in mezzo litro di acqua RO, 1ml di tale soluzione alza di 5°d il KH di 1 litri di acqua RO.


Prima si alza il KH della acqua di tutto la vasca, aggiungendo la quatità necessaria all'acqua del cambio, poi successivamente bisognerà alzare KH solo dell'acqua dei cambi.

In ogni caso in acquario è sempre consigliabile avere un valore di KH = 5° "circa" quindi dove si misurano valori molto inferiori intervenire come indicato.

Tenete conto che la nitrificazione consuma, la durezza carbonatica. Se questa è abbastanza elevata e viene integrata mediante cambi dell'acqua regolari, non si rilevano problemi.
Se, invece, l'inquinamento da mangime è consistente e la durezza carbonatica bassa, si può arrivare al consumo totale della durezza carbonatica con conseguenti sbalzi di pH.
Ho fatto anche le analisi delle acque e sebbene per i miei parametri siano più o meno corrette mi rendo conto che non lo sono in base a quanto ho visto sui profili degl'iscritti al forum con acquari molto piantumati, per questo non li ho ancora inseriti
Ho il KH che rasenta i 4 e il GH a 8.
Il problema potrebbe essere questo?
La mia conclusione è che sebbene fornisca CO2 in abbondanza il basso livello di carbonati lo rende vano, è possibile?
Per questioni di tempo le mie piante sono varietà di anubias, di cryptocaryne e aponogeton con buona corrente superficiale e a fondo vasca, il probòema mi si presenta sulle foglie di anubias gigante più vicine alla luce o comunque a centro vasca, la mia illuminazione è T8 25W bianche e rosa alternate nella vasca da 220 due bianche e una rosa ,forse dovrei rivedere anche l'illuminazione?
Avevo pensato di aprirli ino per volta per valutare se quello a plafoniere fosse un sistema migliore, cosa ne pensate?

Quote:
3) La CO2 in acqua forma acido carbonico (non carbonatico), che non "sottrae potassio, magnesio e sodio alla soluzione acquosa cenerando i carbonati", che sono "elemento indispensabile per la respirazione vegetale" solo per alcune specie, non tutte prediligono l'assorbimento di carbonati (ci sono topic illuminanti in proposito in alcune discussioni vecchie)
Quali sono le piante che favoriscono i cerbonati per assimilare CO2?E le altre, quale chimica usano?

Grazie da subito per i vostri preziosi consigli!
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Vecchio 27-12-2011, 02:36   #9
ilVanni
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La CO2 disciolta la si stabilisce dal PH e dal KH (http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/...tabellaco2.asp)
Non sono un esperto, ma in generale piante originarie di acque dure (per es. l'egeria densa) prediligono l'assorbimento dei carbonati (ce ne sono di più disciolti a PH medio-alcalini, mentre c'è poca CO2), mentre piante tipiche di acque tenere ed acide, prediligono l'assorbimento del carbonio tramite acido carbonico o CO2 (per es. la cabomba) la concentrazione dei quali aumenta a PH acidi.
Cerca i post di Entropy in questa sezione, che ne sa PARECCHIO di più.
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