Io uso il Martini ( che poi è ancora il milwaukee ) e mi trovo abbastanza bene soprattutto per il fatto che non devo interpretare i colori. Ho fatto delle prove di ripetibilità e devo dire che non è molto costante, ma questo, oltre che dalla precisione assoluta dello strumento, dipende molto anche da come si procede con la misurazione. Ad esempio bisogna essere sicuri di riversare tutto il contenuto della bustina facendo attenzione a non lasciarne un parte soprattutto negli angoli della stessa; oppure bisogna cercare di eseguire la prova sempre impiegando lo stesso tempo (cioè se per riversare il contenuto della bustina ci metti 10 secondi una volta e 40 la seconda, il risultato puo' essere diverso).
Comunque non è vero che i reagenti non hanno scadenza, scadono pure loro anche se con tempi piu' lunghi rispetto alle boccettine.
Buona l'idea di cala di usare i reagenti chimici invece di quelli in bustina e fare leggere il valore al fotometro, pero' in questo modo ricadiamo ancora nel problema della scadenza ravvicinata di quei reagenti. (una volta ho provato a fare lo stesso discorso con quelli per NO3 e devo dire che la corrispondeza con la scala cromatica del test non era del tutto sballata)
Tutto sommato, dato che il costo non è stratosferico e che anche i test chimici tradizionali hanno un costo, direi che ne vale la pena.
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