se volete, io stamattina ho tradotto l'articolo per Matteo:
Gli sps catturano zooplancton
Gli scienziati marini hanno raggiunto un unanime consenso su come i coralli assumono nutrienti, da quelli disiolti allo zoo plankton di grandi dimensioni ed hanno mostrato l’importanza della varietà delle fonti nutritive per la sopravvivenza e la crescita dei coralli.
Un gruppo di sclerattinie rimane però controverso: gli sps.
Si crede erroneamente che questi animali possano sopravvivere solo con luce forte e nutrienti dissolti come ammonio, nitrato e fosfato. Qui mostriamo video di sps che catturano zooplankton.
Da quando i primi esploratori come Darwin hanno iniziato a studiare le barriere coralline agli inizi del 19° secolo, molto è stato imparato sulle enigmatiche creature chiamate coralli.
Una delle questioni più intriganti è sempre stata come fanno i coralli a sopravvivere in quello che appare come oceano vuoto.
La scoperta delle alghe simbionti, zooxantelle, nel 1881 fu una pietra miliare per la nostra comprensione della biologia dei coralli.
Negli anni 70 e 80 gli scienziati finalmente hanno determinato che i coralli costruttori di barriera possono affidarsi interamente sulle loro alghe simbionti per le loro necessità nutritive giornaliere.
Senza queste alghe nutritive residenti nel gastroderma dei polipi, i reef come noi li conosciamo non avrebbero mai potuto esistere.
Da queste scoperte molti acquariofili hanno concluso che i coralli con simbionti non richiedono nutrimento sotto forma planctonica.
Sebbene questi coralli possano prosperare in acquario, essi beneficiano altamente di un’aggiunta nutritiva in forma planktonica.
Questo accade poiché l’eterotrofia, ovvero il consumo di molecole organiche tramite ingestione di plankton, fornisce agli animali composti essenziali per crescere, come gli amminoacidi.
Sebbene le zooxanelle provvedano alla fornitura di energia mediante zuccheri e carboidrati, fonti di cibo addizionali ricche di azoto ed altri elementi sono cruciali.
Nutrire i coralli con zoo plankton ha dimostrato di aumentare la crescita e può aiutare a combattere malattie e parassiti.
Anche la riproduzione ne è stimolata, poiché la maggiore disponibilità di energia consente agli animali di investire nella produzione di cellule germinali.
Oggi molti acquari marini sono provvisti di splendida illuminazione, ma mancano della tecnologia atta a fornire plankton o altro particolato fine.
Studi relativamente recenti hanno mostrato che le acqua che circondano la barriera non sono affatto vuote.
Infatti esse sono affollate di batteri, protozoi, fitoplankton e zoo plankton.
Sebbene l’oceano aperto abbia pochissimi nutrienti dissolti in forma di ammonio, nitrato e fosfato, essi sono sufficienti a permettere la crescita batterica, dei protozoi e del fitoplankton.
Questo eprchè molti di questi organismi sono autotrofi e sono in grado di sfruttare l’energia solare per produrre molecole organiche.
Questa è la base della catena alimentare marina: il fito è mangiato dallo zoo plankton, che poi è divorato dagli organismi più grandi.
Tutto ciò indica che gli acquari marini sono cronicamente sottoalimentati in termini di plankton, cosa che si riflette sull’impoverimento della biodiversità in questi sistemi chiusi.
Molti organismi marini interessanti come spugne, tunicati, bivalvi e coralli mancano delle alghe simbionti e solitamente non sopravvivono in acquario.
A proposito di sps, gli scienziati hanno chiaramente mostrato che molte specie di questo gruppo come la pocillopora damicornis e la stylopora pistillata beneficiano ampiamente del consumo di zoo plankton, anche se le prove in questo senso sono ancora sparse.
I tre video successivi dimostrano chiaramente la cattura di zoo plankton da parte di seriatopora caliendrum e stylopora pistillata
Il messaggio da protare a casa è: nutrite i vostri coralli!
Note mie… sono le stesse identiche cose scritte da Borneman qui:
http://reefkeeping.com/issues/2002
/eb/index.php
http://reefkeeping.com/issues/2002-08/eb/index.php
http://reefkeeping.com/issues/2002-10/eb/index.php
http://reefkeeping.com/issues/2002
/eb/index.php
http://reefkeeping.com/issues/2003-01/eb/index.php
http://reefkeeping.com/issues/2003-03/eb/index.php
http://reefkeeping.com/issues/2003-04/eb/index.php