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legame tra schiumato e somministrazione di phyto vivo
io doso il phytoplankton vivo ogni 2 giorni, 1ml/4Lt, prima tolgo il bicchiere dello skimmer (lo faccio in entrambe le vasche) e lascio sbicchierato per molte ore dopo aver somministrato. Poi prima di andare a dormire rimetto il bicchiere. La mattina trovo molto più schiumato liquido.
Ora mi chiedo:
- l'aumento di schiumato è per la presenza residua del phyto in acqua o per le diverse ore senza bicchiere?
- sarebbe il caso di lasciare sbicchierato anche la notte per consentire un assorbimento del residuo
- lo schiumato tirato via consente di sottrarre fosfati assorbiti dal phyto?
sinceramente non vedo legami diretti tra lo schiumato + bagnato e il dosaggio di fito (io lo doso senza sbicchierare) al max dovresti trovarti il liquido schiumato tendente al verde .....
sinceramente non vedo legami diretti tra lo schiumato + bagnato e il dosaggio di fito (io lo doso senza sbicchierare) al max dovresti trovarti il liquido schiumato tendente al verde .....
si, infatti è tenedente al verde, il che mi fa pensare che nonostante le tante ore sbicchierate il phyto non è assorbito tutto e viene schiumato via..forse sarebbe meglio tenere sbicchierato tutta la notte.... mi chiedevo se in questo modo sottraggo anche fosfati alla vasca dopo che sono stati usati dal phyto ...
sinceramente non vedo legami diretti tra lo schiumato + bagnato e il dosaggio di fito (io lo doso senza sbicchierare) al max dovresti trovarti il liquido schiumato tendente al verde .....
si, infatti è tenedente al verde, il che mi fa pensare che nonostante le tante ore sbicchierate il phyto non è assorbito tutto e viene schiumato via..forse sarebbe meglio tenere sbicchierato tutta la notte.... mi chiedevo se in questo modo sottraggo anche fosfati alla vasca dopo che sono stati usati dal phyto ...
Il phytoplancton (come ogni organismo fotosintetizzante) consuma anche fosfati ma il loro consumo è direttamente proporzionale all' attività fotosintetica, che ha sua volta è direttamente proporzionale alla luce.
l'equazione è:
+ ore di luce sul phyto = - nutrienti in vasca
Ovvio +phyto = + consumo ma certo non possiamo fare l'acqua verde...
pur essendo un'equazione non sappiamo di preciso quanto incida sul sistema vasca perchè la misurazione dei valori (prima e dopo) è difficile da verificare causa la scarsa quantità immessa nel sistema e la velocità con cui viene schiumato via. Inoltre i dati andrebbero rapportati alla luce, temperatura e salinità in cui è stato testato il sistema.
Possiamo fare mille chiacchere ma concludere poco. Bisognerebbe trovare qualche ricerca universitaria su interner, perchè le misurazioni fatte con i nostri test amatoriali non sono attendibili per analisi così pignole.
quindi il dubbio resta, meglio tenere sbicchierato per lungo tempo e lasciare che il sistema assorba tutto il phyto oppure è meglio schiumare il phyto che avrà usato il fosfato?
se il fito assorbe fosfati quando continua la sua fase fotosintetica... non sarebbe meglio dosarlo poco prima che si accendano le luci ?
oppure lasciare sbichierato per 24 ore ?
anche questa è una giusta osservazione, somministrare ad inizio fotoperiodo e sbicchierare per 24 ore.... ma a quel punto rimettendo il bicchiere lo skimmer asporta ancora phyto+ fosfato? oppure il fosfato è stato utilizzato? ed inoltre non dovrebbero essere anche i batteri ad usarlo?
insomma, vorrei tanto capire quale è il modo migliore di dosare il phyto ....
se il fito assorbe fosfati quando continua la sua fase fotosintetica... non sarebbe meglio dosarlo poco prima che si accendano le luci ?
oppure lasciare sbichierato per 24 ore ?
anche questa è una giusta osservazione, somministrare ad inizio fotoperiodo e sbicchierare per 24 ore.... ma a quel punto rimettendo il bicchiere lo skimmer asporta ancora phyto+ fosfato? oppure il fosfato è stato utilizzato? ed inoltre non dovrebbero essere anche i batteri ad usarlo?
insomma, vorrei tanto capire quale è il modo migliore di dosare il phyto ....
I fosfati assorbiti dal phytoplancton non sono più rilevabili con i nostri test, e non rappresentano neppure un problema perchè (come nel caso delle macroalghe) il fosforo anzichè essere asportato è semplicemente rientrato nel "ciclo del fosforo".
Per esempio quello che prima era PO4 in soluzione potrebbe diventare parte di una membrana fosfolipidica appartenente alla cellula di phyto, o essere utilizzato in altri processi metabolici. La differenza rispetto alle macroalghe è che il phyto viene velocemente predato quindi N e P vengono rimessi nel circolo (in forma utile agli eterotrofi) più velocemente, oppure vengono schiumati assieme al microrganismo che li ha assorbiti e metabolizzati.
Come dice Grostik qualcuno ci aveva già pensato e il metodo si chiama "acqua verde" ma la quantità di phyto che mettiamo noi in vasca è da considerarsi un alimento di cui beneficia l'intero sistema.
Per avere l'effetto filtrante bisognerebbe leggere e applicare il metodo "acque verdi" considerando che come per il BB, DSB, acqua ossigenata, vodka, zeolit, miracle mud e qualsivoglia strategia inventata dall'uomo per la gestione di "sistemi chiusi" il metodo va applicato alla lettera o si rischia che non funzioni affatto oppure crei situazioni sfavorevoli.
se il fito assorbe fosfati quando continua la sua fase fotosintetica... non sarebbe meglio dosarlo poco prima che si accendano le luci ?
oppure lasciare sbichierato per 24 ore ?
anche questa è una giusta osservazione, somministrare ad inizio fotoperiodo e sbicchierare per 24 ore.... ma a quel punto rimettendo il bicchiere lo skimmer asporta ancora phyto+ fosfato? oppure il fosfato è stato utilizzato? ed inoltre non dovrebbero essere anche i batteri ad usarlo?
insomma, vorrei tanto capire quale è il modo migliore di dosare il phyto ....
I fosfati assorbiti dal phytoplancton non sono più rilevabili con i nostri test, e non rappresentano neppure un problema perchè (come nel caso delle macroalghe) il fosforo anzichè essere asportato è semplicemente rientrato nel "ciclo del fosforo".
Per esempio quello che prima era PO4 in soluzione potrebbe diventare parte di una membrana fosfolipidica appartenente alla cellula di phyto, o essere utilizzato in altri processi metabolici. La differenza rispetto alle macroalghe è che il phyto viene velocemente predato quindi N e P vengono rimessi nel circolo (in forma utile agli eterotrofi) più velocemente, oppure vengono schiumati assieme al microrganismo che li ha assorbiti e metabolizzati.
Come dice Grostik qualcuno ci aveva già pensato e il metodo si chiama "acqua verde" ma la quantità di phyto che mettiamo noi in vasca è da considerarsi un alimento di cui beneficia l'intero sistema.
Per avere l'effetto filtrante bisognerebbe leggere e applicare il metodo "acque verdi" considerando che come per il BB, DSB, acqua ossigenata, vodka, zeolit, miracle mud e qualsivoglia strategia inventata dall'uomo per la gestione di "sistemi chiusi" il metodo va applicato alla lettera o si rischia che non funzioni affatto oppure crei situazioni sfavorevoli.
ripeto, non voglio usare questo metodo che tra l'altro può essere utile in maturazione di una vasca, mi chiedo solo se è meglio ritardare il reinserimento del bicchiere nello skimmer oppure è meglio far schiumare nel bicchiere già dopo 5-6 ore