Per accumuli dannosi intendo tutte quelle cose (cacca, resti di cibo, fertilizzante non consumato, chelante fotodegradato, aloe vera inserito nei biocondizionatori ecc. ecc.

) che non vengono consumate dalle piante e che non riusciamo a togliere con il normale cambio acqua.
Supponiamo ad esempio che la vallisneria consumi molto Manganese (Mn).
Guardando il peso secco medio delle piante il manganese dovrebbe essere presente con percentuali di circa la metà del Ferro (ma non abbiamo strumenti per misurare il Manganese in vasca).
Anche fertilizzando abbondantemente e continuamente noi inseriamo sempre una percentuale bene equilibrata di elementi nutritivi ma, a lungo andare, andremo incontro ad una carenza di Manganese non quantificabile ... dopo tre anni tutte le piante iniziano a deperire senza riuscire a darcene una motivazione dato che tutto il 'misurabile' è 'a posto' ma le piante continuano a deperire sempre più ... iniziamo a pensare di chiamare l'esorcista -04
Ovvio che se spostiamo la pianta in un altra vasca o in un altro punto (a volte basta spostarla di 5 centimetri) questa 'stranamente' si riprende come non l'avevamo mai vista ... in realtà ci eravamo abituati nel tempo a vederla deperita
C'è anche di peggio, se noi fertilizziamo in maniera abbondante, per ripristinare la carenza di Manganese, non facciamo altro che accumulare tutti gli altri elementi nel fondo ... e un eccesso di Ferro nel fondo può diventare anche tossico peggiorando ancora di più la situazione per tutte le piante.
Per questo, ed altri, motivo/i sarebbe sempre una buona idea avere molte specie di piante in vasca, magari dello stesso biotipo dato che, nei secoli, queste si sono abituate a convivere
... secondo me ovviamente
Ma come ho quotato prima è molto più suggestivo pensare a chissà quale strana sostanza sia stata generata da alcune piante suicide
Questo non significa che l'
Allelopatia non esista, è quasi scientificamente dimostrato ma, come spesso accade, è più facile che il problema sia altrove
