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Vallisneria avvelena il fondale ???
Ciao a tutti mi sono imbattuto in questo sito e volevo sapere se è vero che la Vallisneria con il tempo avvelena il fondale dell'acquario dove cresce.
Ecco il sito http://www.acquarioweb.it/modules.ph...rticle&sid=226 |
Direi di no altrimenti nessuno userebbe la Valli in vasca, mentre lo si continua a fare da anni ;-)
Si chiama alleopatia e, le sostanze alleopatiche, sono usate dalla pianta per inibire la crescita delle altre piante favorendone la propagazione. In pratica cerco di inibire la crescita delle altre piante cosi io riesco a crescere meglio. Di piante suicide non ne ho ancora sentito parlare, a parte che sarebbe un controsenso della natura ... ed alla fine sarebbero estinte. Probabilmente in quel 'link' volevano dire che la pianta consuma molti nutrienti per via radicale ed ovviamente il fondo dopo un po va reintegrato (leggasi pasticche da fondo) #07 |
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interessante..ho giusto preso una vallisneria tortifolia da poco e mi sono imbattuta anche io in un articolo del genere dove spiega che dopo un paio d'anni bisogna rifare il fondo poichè quest'ultimo viene avvelenato dalle vallisneria
www.mare2000.it/Piante/tortifolia.htm ma se inibisce la crescita di altre piante allora arresta la crescita di piante vicine che poi fin dove emette questa sostanza alleopatica? su una base di 60x40 quanto vicine devono essere le piante per subirne gli effetti negativi? ------------------------------------------------------------------------ può bastare una semplice integrazione di pastiglie fertilizzanti? |
ho trovato questo http://www.walterperis.it/piante/sce...llelopatia.htm
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più che suggestivo è inquietante
ora mi viene un'altro dubbio: una volta tolta la vallisneria che non cresce più bene, in quello stesso punto è possibile far crescere senza problema altre piante o per un dato periodo ci sarà la presenza di sostanze allelopatiche che inibiranno la crescita di qualunque pianta? |
Secondo me, in acquario, è più una semplice questione di nutrienti nel fondo che di sostanze allelopatiche. Diciamo meglio di squilibrio dei nutrienti.
Sicuramente in vasca abbiamo percentualmente più accumuli dannosi che 'veleno di vallisneria' quindi non mi preoccuperei più di tanto ;-) Una sifonata e delle buone pasticche da fondo dovrebbero risolvere senza problemi. ps. un altro punto a favore dei fondi inerti: nel peggiore dei casi si svuota, conservando acqua e pesci, si sciacqua il fondo con abbondante acqua di rubinetto, si rimette il fondo e quindi l'acqua della vasca ed i pesci ... un paio di ore di lavoro e la vasca è nuova ;-) |
si ma... se la pianta in questione rilascia queste sostanze .............. c'è poco da fare
per accumuli dannosi cosa intendi? le sostanze di scarto dei pesci? poi ricordo che nel vecchio 60 litri avevo tante vallisneria lunghissime e folte che dopo 3 anni non crescevano più bensì rimanevano basse una decina di centimetri e quasi tutte le altre piante erano abbastanza deperite nonostante un buon protocollo di fertilizzazione e luce potrebbe essere stato l'effetto negativo di quella sostanza che ormai si stava propagando in tutta l'area (60x30) infatti le piante che stavano un pò meglio le ho portate nel 100 litri appena allestito ed in particolare la cryptocoryne è diventata ENORME... tanto da dover eliminare settimanalmente le foglie più lunghe per farla rimanere come pianta da primo piano ------------------------------------------------------------------------ il problema dei fondi inerti è che vanno messe solo piante poco esigenti tipo anubias, ceratophyllum e microsorium, non c'è molta scelta |
Per accumuli dannosi intendo tutte quelle cose (cacca, resti di cibo, fertilizzante non consumato, chelante fotodegradato, aloe vera inserito nei biocondizionatori ecc. ecc. #23) che non vengono consumate dalle piante e che non riusciamo a togliere con il normale cambio acqua.
Supponiamo ad esempio che la vallisneria consumi molto Manganese (Mn). Guardando il peso secco medio delle piante il manganese dovrebbe essere presente con percentuali di circa la metà del Ferro (ma non abbiamo strumenti per misurare il Manganese in vasca). Anche fertilizzando abbondantemente e continuamente noi inseriamo sempre una percentuale bene equilibrata di elementi nutritivi ma, a lungo andare, andremo incontro ad una carenza di Manganese non quantificabile ... dopo tre anni tutte le piante iniziano a deperire senza riuscire a darcene una motivazione dato che tutto il 'misurabile' è 'a posto' ma le piante continuano a deperire sempre più ... iniziamo a pensare di chiamare l'esorcista -04 Ovvio che se spostiamo la pianta in un altra vasca o in un altro punto (a volte basta spostarla di 5 centimetri) questa 'stranamente' si riprende come non l'avevamo mai vista ... in realtà ci eravamo abituati nel tempo a vederla deperita ;-) C'è anche di peggio, se noi fertilizziamo in maniera abbondante, per ripristinare la carenza di Manganese, non facciamo altro che accumulare tutti gli altri elementi nel fondo ... e un eccesso di Ferro nel fondo può diventare anche tossico peggiorando ancora di più la situazione per tutte le piante. Per questo, ed altri, motivo/i sarebbe sempre una buona idea avere molte specie di piante in vasca, magari dello stesso biotipo dato che, nei secoli, queste si sono abituate a convivere ... secondo me ovviamente ;-) Ma come ho quotato prima è molto più suggestivo pensare a chissà quale strana sostanza sia stata generata da alcune piante suicide #19 Questo non significa che l'Allelopatia non esista, è quasi scientificamente dimostrato ma, come spesso accade, è più facile che il problema sia altrove #13 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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