Volendo dotarmi di un piccolo impianto ad osmosi mi è sorto il dubbio di quale potesse essere la pressione disponibile sugli attacchi idrici di casa.
Purtroppo non dispongo di un manometro adatto per cui ho adottato un metodo che, pur se con notevoli limiti di precisione, riesce tuttavia a dare una buona indicazione di massima.
Colleghiamo in qualche modo uno spezzone di tubo trasparente di lunghezza nota al rubinetto di casa. Tappiamo ermeticamente l'altra estremità e, tenendolo in verticale in modo che l'acqua rimanga tutta dalla parte dell'ingresso, apriamo il rubinetto. L'acqua entrerà nel tubo comprimendo l'aria al suo interno e si avvicinerà all'altra estremità fino a fermarsi ad un certo livello. Ora misuriamo la lunghezza di tubo che non è stata riempita dall'acqua e, dividendo la lunghezza totale del tubo per la lunghezza di tubo vuoto rimasto otteniamo la pressione. Ovviamente è essenziale che i raccordi siano assolutamente ermetici.
ATTENZIONE! Questa è un'applicazione diretta della legge di Boyle secondo cui per un gas perfetto a temperatura costante il prodotto della pressione per il volume è costante. Il metodo in linea di principio sarebbe preciso se non fosse che sotto pressione il tubo si dilata aumentando di volume. Sapendo di quanto si dilata il tubo si potrebbe avere una maggior precisione ma, per un tubo di gomma del tipo da acquario, credo che togliendo un 20

% dalla misura eseguita non dovremmo scostarci troppo dalla realtà.
Misurando il diametro del tubo prima e dopo l'apertura del rubinetto si potrebbe calcolare l'aumento di volume e quindi la lunghezza di tubo da sottrarre nel calcolo.
Se qualcuno avesse anche un manometro potrebbe fare qualche verifica.
Un saluto a tutti.