Studiando tossicologia ho potuto notare che una cura per l'avvelenamento cronico da cianuro è la somministrazione di sali di nitrati per la loro azione metaemoglobinizzante. I nitrati infatti causano un cambiamento del numero di ossidazione del ferro dell'emoglobina, che così lega un numero minore di molecole di ossigeno; il gruppo CN- (cianidrico) sembra avere affinità per la metaemoglobina, quindi si lega ad essa e viene eliminato più facilmente.
Così in caso di intossicazione da cianuro si tenta la terapia causando un'intossicazione controllata con nitrati.
Dopo tutta questa pappardella, mi sono incuriosita e vorrei sapere se a qualcuno di voi è successo che un pesce, che presentava i sintomi tipici dell'avvelenamento da cianuro, introdotto casualemente in acquario con nitrati non proprio a zero, si sia ripreso, magari facendovi pensare di esservi sbagliati riguardo alle modalità di pesca.
Spero di essere stata chiara, sia nella spiegazione iniziale che nella domanda.
Grazie
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